TOPONOMASTICA (nome formato, secondo l'esempio di γραμματική e simili, dall'agg. ὀνομαστικός, composto con τοπός, "luogo" fr. toponymie; ted. Ortsnamenkunde; ingl. toponymics)
Pietro SKOK
Dante OLIVIERI
È [...] la desinenza -ān in ōna (Emona) nello stesso modo come Barcino, Narbo, Olisipo furono sostituiti da Barcinona oggi Barcelona, Narbona oggi Narbonne, Olisipona oggi Lisboa. Il prestigio di Roma cagionò il mutamento del suffisso in tutto l'impero.
Che ...
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Città della Francia, capoluogo del dipartimento di Valchiusa, sede d'un arcivescovado.
La città è situata in eccellente posizione geografica, là dove il Rodano entra definitivamente in pianura e dove s'aprono, [...] anni e fu opera di tre pontefici. Benedetto XII era abate di Fontfroide quando vide erigere il palazzo vescovile di Narbona, non molto lontano dalla sua abbazia, e dovette evidentemente indicarlo quale modello al suo architetto Pierre Poisson per la ...
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VITTORE II, papa
Wolfgang Huschner
Andrea Verardi
VITTORE II, papa. – Al secolo Gebhard, nacque in Svevia, da un ramo della famiglia dei conti di Kühbach (Baviera), figlio di Hartwig (I), a sua volta [...] e del matrimonio dei preti, nonché la sicurezza dei beni ecclesiastici; venne decisa inoltre la scomunica e deposizione dell’arcivescovo di Narbona.
Dopo il sinodo di Firenze, Vittore II ed Enrico III (che rimase in Italia sino al novembre 1055) si ...
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STEFANO VI, papa
Vito Loré
Marina C. Sarramia
STEFANO VI, papa. – Nacque a Roma da un prete di nome Giovanni e fu per cinque anni vescovo di Anagni, prima di ascendere al soglio pontificio.
Successe [...] ).
Stefano VI ebbe rapporti solo con chiese del Regno franco occidentale: confermò possedimenti e privilegi alla Chiesa di Narbona e al monastero di Vézelay, prese sotto la protezione apostolica il monastero di Psalmodi. Inoltre indirizzò due lettere ...
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GRIFO
M. Di Fronzo
Animale fantastico, genericamente con becco e ali d'aquila e corpo di leone, il g. può presentare varietà fisionomiche: g.-uccello, con corpo di leone e testa di uccello, con o senza [...] duomo di Verona, opera di Niccolò, del 1139 (Hamann, 1922, fig. 106).Uno splendido archivolto proveniente da Saint-Cosmus a Narbona, del sec. 12° (New York, Metropolitan Mus. of Art, The Cloisters), mostra il g. insieme ad altri animali: manticora ...
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EREMITI DI S. AGOSTINO
P.F. Pistilli
L'Ordine mendicante degli E. di s. Agostino, detti anche Eremitani o Agostiniani, non esente ai primordi da accenti ascetici, nacque dalla volontà di raggruppamento [...] di Umberto di Romans (1254-1263) e di riflesso i Francescani negli stessi anni (Capitolo di Narbona, 1260) influenzarono presumibilmente la serialità insediativa degli Agostiniani. L'insistenza sull'uniformità anche in materia architettonica ...
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FERNÁNDEZ DE FRIAS, Pedro (Petrus Fernandus de Frigidis)
Wolfgang Decker
Nacque probabilmente intorno alla metà del sec. XIV a Frias in Castiglia (oggi prov. di Burgos) da una nobile famiglia. Mancano [...] Hus. Ad Avignone il cardinale aspettò le decisioni dei Regni spagnoli: sia Aragona sia Castiglia, solo dopo il trattato di Narbona della fine del 1415, avevano deciso di abbandonare Benedetto e di partecipare al concilio. Il 16 giugno 1416 Alfonso V ...
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Vedi CAPITOLIUM dell'anno: 1959 - 1994
CAPITOLIUM
F. Castagnoli
Dal nome di uno dei monti di Roma, Capitolium, oggi Campidoglio, prendeva nome il tempio di Giove, Giunone, Minerva, innalzato sulla sommità [...] 44 a. C.): ludi scenici a Giove, Giunone, Minerva.
Galliae.
Augustodunum (Autun): Eumen., Pro rest. schol., 9.
Narbo (Narbona): Ausoniùs, Carm., 298, 13; Sidon. Apoll., Carm., 23.
Tolosa: menzione del Capitolium negli atti di S. Saturnino: U. Bianchi ...
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BRANCACCIO, Niccolò
Dieter Girgensohn
Nacque intorno al 1335 (difficilmente dopo il 1340), probabilmente a Napoli. Suo padre Marino apparteneva al ramo dei Brancaccio Dogliuoli o Glivoli, sua madre [...] , il monastero di S. Lorenzo di Aversa; e aveva inoltre arcidiaconati nelle città di Luçon e Lerida, e cantonicati a Lione, Narbona, Aix, Fréjus.
Il B. partecipò all'elezione di Giovanni XXIII, avvenuta in Bologna il 17 maggio 1410. Morì il 29 giugno ...
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INSEGNA
G. Forni
− Contrassegno distintivo per indicare a vista e simbolicamente un'autorità (eventualmente con le specifiche funzioni e i poteri connessi), una dignità, uno stato giuridico, una unità [...] tradizione che sopravvisse attraverso i secoli: un cammello, in base ad una testimonianza di Artemidoro; un gallo, per una taberna di Narbona; un elefante avvolto dalle spire di un serpente e condotto da un nano, per la taberna di Sittius a Pompei. A ...
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narbonese
narbonése (o narbonènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. Narbonensis]. – Di Narbóna, città della Francia merid. (fr. Narbonne); nativo o abitante di Narbona. Come s. m., il Narbonese (fr. Narbonnais), regione della Francia mediterranea,...