I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] per la cancelleria aragonese diNapoli). In questi primi esempi, quindi, lei è ancora in bilico tra la funzione di pronome anaforico rispetto alla formula di cortesia antecedente e la funzione di nuova forma allocutiva autonoma di cortesia. Alla sua ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] con i caratteri della lingua promanante dalla corte romana viene elaborata, agli inizi del Cinquecento, la Volgare ‘civile’ e volgare cancelleresco nella Napoli angioina, in Italia linguistica delle origini, a cura di V. Coletti et al., Lecce, Argo, ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] di quest’ultimo, che permettono una conoscenza molto analitica della Toscana, basata su esplorazioni approfondite anche delle periferie, circostanza che rende la regione una delle meglio conosciute dell’intera Romània del Regno diNapoli in età ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] e ➔ pronomi:
(1) ho appena finito di leggere un libro sulle quattro giornate diNapoli
(2) è già passato il (tram numero) 8°
mentre deve essere evitato l’uso di tali segni esponenziali quando si utilizzano cifre romane:
(43) fu Paolo VI a chiudere ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] marcati regionalmente, come la formula di chiusura e cosa, usata a Napoli.
I livelli in cui la di filologia dell’Italia mediana» 6, pp. 255-271.
Bernhard, Gerald & Gerstenberg, Annette (2009), Storia delle varietà regionali ed urbane nella Romania ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] a individuare per primo unità areali di primaria importanza nell’articolazione della Romània, quali appunto quella ladino-retoromancia 1977-1982), La teoria del sostrato. Metodi e miraggi, Napoli, Macchiaroli, 3 voll.
Sobrero, Alberto A., Romanello, ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] in un ambiente molto aperto all’assorbimento di culture diverse. Anche a Napoli l’ambiente cittadino può aver favorito nel fine del XIX secolo (Colocci 1889: 136-146). Provengono dalla Romania, dalla Russia, dall’Ungheria, e da altri paesi. I ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] e centro-meridionali, ma anche dell’intera Romània, suddividendola in occidentale (comprendente, oltre ai dialetti del XIX convegno nazionale dell’Associazione italiana di acustica (Napoli, 10-12 aprile 1991), a cura di F. Albano Leoni et al., ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] , tra la Romània occidentale e la Romània orientale (Tekavčić 19802).
In sincronia, i processi di derivazione allofonica più acustici, in Italiano parlato. Analisi di un dialogo, a cura di F. Albano Leoni & R. Giordano, Napoli, Liguori, pp. 1-24 ...
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Derivato del verbo di origine latina divulgare, il nome divulgazione, attestato nell’italiano antico con il valore di «diffusione», «pubblicazione» di notizie, scritti, ecc., ha acquisito solo in epoca [...] Storia dei linguaggi tecnici e scientifici nella Romania: italiano, in Romanische Sprachgeschichte. Ein pp. 141-172.
Serianni, Luca (1989), Saggi di storia linguistica italiana, Napoli, Morano.
Sobrero, Alberto A. (1993), Lingue speciali ...
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tribute band loc. s.le f. Gruppo che ripropone brani di un altro gruppo o artista molto famoso, cercando di riprodurne pedissequamente lo stile musicale e di imitarne il modo di stare sulla scena, di atteggiarsi e di vestire. ♦ Festa in libreria,...
impapocchiare
v. tr. e intr. [der. di papocchia, papocchio; napol. ’mpapucchià] (io impapòcchio, ecc.; come intr., aus. avere), napol. e roman. – Impasticciare; impastocchiare.