Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] Meridione: per es., laziale a mmi, de ti, ecc. (che sono le forme del roman. ant.); salentino de mie, a ttie; sicil. cu mmia, di tia, ecc.; abbiamo invece la continuazione di mē e tē a Napoli, in Lucania (a mme, [pəˈtːe] «per te», ecc.) e in Puglia ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] carta cagliaritana (1089 - 1103); iscrizione della basilica romanadi San Clemente (fine XI - inizio XII sec.); conto congresso internazionale di linguistica e filologia romanza (Napoli, 15-20 aprile 1974), a cura di A. Varvaro, Napoli, Macchiaroli; ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] , provenzale, italico, vallone, catalano. Il concetto di lingua romana comune non era nuovo, essendo già presente in germaniche nella cultura italiana da Machiavelli a Vico, Napoli, Bibliopolis.
Gensini, Stefano (1984), Linguistica leopardiana. ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] Sforza d’Aragona, figlia del re diNapoli, che arrivò in Polonia con un seguito di 280 connazionali. Nel 1565 il nunzio e Giovanbattista Marino con L’Adone.
Merita un cenno la Romania, non tanto per l’influsso italiano sul romeno antico, rimasto ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] sul confronto tra lo svolgimento fonetico dell'India e della Romània. Dalla tesi, decurtata e rielaborata, derivò poi il Ilmio compito, Milano-Napoli 1972 (raccolta di elzeviri); Gioco di forze, Vicenza 1972 (raccolta di elzeviri); Idialetti delle ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] ;
(c) deaffricazione, ovvero la perdita dell’elemento occlusivo di un’affricata: ven. mod. [ˈsento] ← [ˈtsento];
(d) rotacizzazione: napol. [ˈpεːrə] «piede» < pĕdem;
(e) nasalizzazione: roman. antro «altro» < alt(e)rum;
(f) vocalizzazione ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] tra vocali, /bː/ dopo consonante o in posizione di raddoppiamento sintattico: a Napoli [na ˈvɔtə] «una volta», ma [tre ˈ abːa] «acqua», [ˈlimba] «lingua»), che avvicina la Sardegna alla Romania;
(e) l’assimilazione del nesso latino -gn- in /-nː-/: [ˈ ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] caso Salgari. Atti del Convegno (Napoli 3-4 aprile 1995), a cura di C. Di Biase, Napoli, CUEN, pp. 67-103.
Mancini arabismi siciliani: prospetto riassuntivo dei principali studi, in Romania Arabica. Festschrift für Reinhold Kontzi zum 70. Geburtstag, ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] varia filosofia, I, Bari 1945, pp. 235-250); U. Cianciòlo, G. B. si filologia romanica stiinta idealista, Cluj-Sibiu 1944; G. Nencioni, La teoria dei linguaggio di G. B., in Idealismo e realismo nella scienza del linguaggio, Firenze 1946, pp. 17-28 ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] normanna o non piuttosto ai successivi contatti di adstrato (con gli Angioini del Regno diNapoli e con le colonie galloitaliche dell’isola Luciano (2006), Contatti linguistici all’interno della Romània: lingue romanze e italiano, sardo, in Romanische ...
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tribute band loc. s.le f. Gruppo che ripropone brani di un altro gruppo o artista molto famoso, cercando di riprodurne pedissequamente lo stile musicale e di imitarne il modo di stare sulla scena, di atteggiarsi e di vestire. ♦ Festa in libreria,...
impapocchiare
v. tr. e intr. [der. di papocchia, papocchio; napol. ’mpapucchià] (io impapòcchio, ecc.; come intr., aus. avere), napol. e roman. – Impasticciare; impastocchiare.