La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] di D. De Marco, 4 voll., Roma 1988. Sui documenti dell’inchiesta dell’Académie celtique l’opera di riferimento è quella di G. Tassoni, Arti e tradizioni popolari. Le inchieste napoleoniche sui costumi e le tradizioni del Regnoitalico, Bellinzona ...
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Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] soppresse dal regime napoleonico, nel secolo della Restaurazione e dell’Unità d’Italia.
Provvidero ad
72 Sulla famiglia meridionale cfr. G. Delille, Famiglia e proprietà nel Regno di Napoli, XV-XIX secolo, Torino 1988.
73 Concilium Tridentinum, sess. ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] Regno sabaudo prima, e della Repubblica italiana poi. All’atto dell’Unità d’Italia lo Statuto di Carlo Alberto divenne la costituzione del Regno favore la Rivoluzione francese (1789) e l’era napoleonica, che li riconobbe come citoyens de la République ...
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Il clero curato: modelli e sviluppi
Maurilio Guasco
Tra liberalismo e intransigentismo
A pochi anni di distanza dalla raggiunta Unità d’Italia sarebbero iniziate le discussioni sulla futura capitale, [...] operanti fuori d’Italia.
Dai primi anni dopo l’Unità d’Italia a oggi il napoleonico e primo Novecento. Alcune ipotesi di rilettura, in M. Rosa, Clero e società nell’Italia G. Gillini, Il celibato per il Regno. Le condizioni per accogliere il dono, ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] regno, il problema della limitazione dell’influenza politica di un’autorità spirituale universale mostrano a dito uno dei caratteri, se non il più marcato dei caratteri originali della storia d’Italia al trauma napoleonico, fino alle ...
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AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] stati i figli Roberto e Prospero nominati da Napoleone rispettivamente uditore al Consiglio di Stato e allievo della dal p. G. Baraldi, l'Amico d'Italia, che fu per lunghi periodi redatto quasi stampate o introdotte nel regno, che istituiva una ...
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GIUSTINIANI, Giacomo
Simone Bonechi
Nacque a Roma il 29 dic. 1769 dal principe Benedetto e da Cecilia Mahony, irlandese. La famiglia paterna godeva del titolo principesco a Genova e a Roma, mentre quella [...] e il comportamento tenuto durante il RegnoItalico. Il Consalvi, pur criticando si era ripresa dagli sconvolgimenti del periodo napoleonico), il G. fu incline a un della S. Sede e negliarchivi ecclesiastici d'Italia, Città del Vaticano 1970, pp. 269 ...
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GRASSER, Giuseppe
Pierantonio Gios
, Nacque il 3 dic. 1782 a Glurns (Glorenza), in Val Venosta, da Joseph e Barbara Veihl. Dopo la cresima (26 ott. 1794) entrò in seminario a Merano, allora diocesi [...] , se non con entusiasmo: il RegnoItalico, ricco di idee e di promesse caotica creatasi durante il periodo napoleonico, con la manomissione e l 1855, pp. 198 s.; G. Cappelletti, Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni, X, Venezia ...
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GIUDICI, Gaetano
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 17 genn. 1766 da Carlo Maria e da Giuseppa Lomeni. Cresciuto in un ambiente familiare benestante e aperto ai contatti con il mondo degli artisti [...] d'applicazione delle norme concordatarie (1804), ispirò molte delle scelte di politica ecclesiastica anche del successivo RegnoItalico 1823 alla diocesi di Pavia).
Caduto l'Impero napoleonico, il G. era infatti entrato nell'amministrazione austriaca ...
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BOVARA, Giovanni
Lucia Sebastiani
Nacque a Malgrate (Como) il 30 sett. 1734, secondogenito di Cristoforo Bovara Rejna e di Teodora Brentano Riati, in una famiglia che, arricchitasi con il commercio [...] il ritiro del Melzi e il passaggio dalla Repubblica al Regno: l'annullamento del decreto organico e le decisioni prese durante nazionale convocato da Napoleone, a cui parteciparono i vescovi e i due ministri del Culto di Francia e d'Italia, ma la sua ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica indoeuropea, eccettuati gli abitanti...
intendente
intendènte s. m. [dal fr. intendant, der. del lat. intendĕre «attendere a qualche cosa, curare», sul modello del lat. mediev. superintendens «sovrintendente»]. – In senso generico, chi è preposto all’amministrazione di beni, o è...