CASSI, Francesco
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Pesaro il 4 giugno 1778 dal conte Annibale e dalla marchesa Vittoria Mosca.
Era legato per vincoli familiari a molte delle più note personalità del piccolo [...] 'alta burocrazia napoleonica, lo fece nominare segretario della viceprefettura di Pesaro dei Regnoitalico. Compì in 1866, pp. 22-26 (a F. Odescalchi); Lettere edite ed inedite del cav. D. Strocchi, a cura di G. Ghinassi, II, Faenza 1868, pp- 84 s. ...
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Ippolito Nievo: Opere - Introduzione
Sergio Romagnoli
«Ieri alla fine ho terminato il mio romanzo; son proprio contento di riposarmi. Fu una confessione assai lunga.» Con queste ormai famose parole, [...] Italiano tra le glorie e le sconfitte napoleoniche e i patiboli partenopei e la borghese burocrazia della Repubblica e del Regnoitalici compagni. Egli era uno di quei pochi, che al grido d'Italia si levarono ritti, e pronti a tutto patire; e forse ...
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Storia del Regno di Napoli
Aurelio Musi
Un’avvertenza importante
Scritta in tre mesi, la Storia del Regno di Napoli esce a puntate nel 1923-1924 su «La Critica» ed è pubblicata in volume nel 1925. L’“Avvertenza” [...] avevano avuto seguaci e successori non nel Regno, ma fuori d’Italia. Inoltre anche la «nuova cultura» non classe che validamente concorse all’opera rivoluzionario-riformatrice dei re napoleonici, e che si sentì anche in diritto di condannare all ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Debito pubblico e banca pubblica
Fausto Piola Caselli
Origine e legittimità del debito pubblico
Il primo debito pubblico, nella forma di prestito volontario o forzoso, è documentato a Genova e a Venezia [...] monete e dell’istituzione delle zecche d’Italia [1751] in Id., Delle napoleonico, durante il quale il debito pubblico di molti territori italiani era stato ridotto d cause che possono far abbondare li regnid’oro e d’argento, dove non sono miniere, in ...
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ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da Ferdinando I. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III di Castiglia - di cui, per ragioni [...] regnod'Aragona, per rendere veramente efficiente la dominazione in Sicilia e in Sardegna, che è a dire nel Mediterraneo, tenesse saldamente un piede nella penisola italiana. Il dominio sulle isole d'Italia resse fino al periodo napoleonico. Ed essa, ...
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Maria Chiara Romano
Abstract
Lo scritto sottopone ad analisi l’evoluzione istituzionale e legislativa della Provincia e della Città metropolitana, a partire dall’unificazione nazionale del Regno di [...] al Governo italiano; Raccomandazione del d’oltralpe, appare dunque costituire un’applicazione ulteriore del principio di differenziazione, contribuendo così a suggellare l’abbandono del geometrico uniformismo dei modelli di conio napoleonico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Gli scienziati e l’Europa
Marco Ciardi
Così scriveva da Modena Giovanni Battista Amici a Cosimo Ridolfi il 23 maggio 1826:
Il signor Herschel mi ha spedito da Londra una memoria pubblicata assieme al [...] Rivoluzione francese alla caduta di Napoleone, la scienza si rivelò Plana e a parecchi dei matematici d’Italia i principi giusti cui io aveva inventato i propri sentimenti di riconoscenza nei confronti del Regno di Sardegna, sino a dedicare la sua ...
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GIANNI, Francesco Maria
Vieri Becagli
Nacque a Firenze il 4 nov. 1728, figlio secondogenito di Nicolò Francesco, di nobile e antica famiglia fiorentina (nel 1751, con la nuova legge sulla nobiltà, fu [...] Lunéville e la nascita del Regnod'Etruria il suo ruolo pubblico governi liberi meglio convenga alla felicità d'Italia, in E. Passerin, La Tognetti Burigana, Tra riformismo illuminato e dispotismo napoleonico, Roma 1965; Relazioni e memorie diverse ...
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BECATTINI, Francesco
Gian Franco Torcellan
Nacque probabilmente intorno al 1740, sicuramente a Firenze, dato che egli stesso, nella prefazione alla terza edizione della Istoria dell'Inquisizione (Milano [...] della città e regnod'Algeri. È regno e della vita di Gustavo III re di Svezia, altri quattro tomi usciti a Venezia nel 1802.
Ma, sensibilissimo al mutare del vento politico, il B. non si smentì allo, stabilirsi del dominio napoleonico in Italia ...
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Vedi FIRENZE dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
FIRENZE (Florentia)
G. Maetzke
G. A. Mansuelli
G. Caputo
T. Coco
Colonia romana dedotta circa la metà del I sec. a. C.: secondo le più recenti ipotesi colonia [...] più profonda si ebbe durante il regno di Adriano, in concomitanza con il e temporaneamente durante il periodo napoleonico a favore della grande raccolta d'archivio.
Infine, più che una sezione speciale, va considerata un vero museo, il secondo d'Italia ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica indoeuropea, eccettuati gli abitanti...
intendente
intendènte s. m. [dal fr. intendant, der. del lat. intendĕre «attendere a qualche cosa, curare», sul modello del lat. mediev. superintendens «sovrintendente»]. – In senso generico, chi è preposto all’amministrazione di beni, o è...