AYALA, Mariano d'
Giovanni Di Peio
Nacque a Messina il 14 giugno 1808 da Raimondo, tenente colonnello d'artiglieria al servizio dei Borboni, e da Rosaria Ragusi. Rimasto orfano a nove anni e messo dalla [...] verso lo straniero, che aveva caratterizzato il governo borbonico e la Repubblica partenopea, si unisce un giudizio nel complesso negativo sull'età napoleonica, per le tante energie italiane disperse. Del regno di Murat sono notate l'abolizione del ...
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CORTESE, Nino
Mario Themelly
Nacque a Perugia il 25 sett. 1896 da Vincenzo ed Emilia Sperandeo. Gli obblighi di servizio del padre, un preside di scuola secondaria, napoletano d'origine, segnarono, [...] al Mezzogiorno una posizione di primo piano nella storia intellettuale italiana del '600 e del '700, furono pubblicati in della repubblica e dell'Impero: F. Pignatelli principe di Strongoli, I-II, Bari 1927; L'esercito napol. e le guerre napoleoniche ...
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ANTONINI, Giacomo
Teodolfo Tessari
Nacque in Prato Sesia presso Romagnano, il 29 ott. 1792, da Giovanni, notaio, e da Francesca Bozzi di Crevalcuore. Entrato a 15 anni nel Collegio militare di Pavia [...] Fabrizi, Ardoino, Ribotti fra i militari italiani fece sperare in una effettiva possibilità d' ecc. del Governo Provvisorio della Repubblica Veneta,Venezia 1848, e la ricavabili dalle diverse storie delle armate napoleoniche e del periodo dal 1821 al ...
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Bologna
Margherita Zizi
La città dei dotti e dei buongustai
Bologna è una delle più importanti città d'Italia per la ricchezza delle tradizioni culturali e la vitalità di un'economia basata sul commercio [...] e livello di benessere si colloca ai primi posti tra le città italiane: una 'opulenza' che si riflette anche in una cultura del Napoleone la città divenne prima capitale della Repubblica Cispadana e poi il secondo centro, dopo Milano, della Repubblica ...
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LECHI, Teodoro
Luciano Faverzani
Nacque a Brescia il 16 genn. 1778, nono figlio del conte Faustino e della contessa Doralice Bielli. Poco più che diciottenne, fu con i fratelli Giuseppe, Giacomo, Angelo [...] vita alla rivoluzione antiveneta che portò alla nascita della Repubblica bresciana.
Seguendo l'esempio dei fratelli Giuseppe e all'incoronazione di Napoleone a imperatore dei Francesi e fu poi nominato membro della deputazione italiana incaricata di ...
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Vienna, Congresso di
Congresso convocato a norma della prima Pace di Parigi del 30 maggio 1814 con il compito di dare un nuovo assetto politico all’Europa dopo la sconfitta della Francia napoleonica, [...] napoleonico a favore del granducato di Varsavia e assunse una funzione preminente nella Penisola Italiana e nell’Oceano Indiano. In Italia non furono restaurate né la Repubblica di Venezia, il cui territorio unito a quello della Lombardia entrò ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] esportate con le guerre della Francia rivoluzionaria e napoleonica.
Il travaglio intellettuale dell’età romantica (G. 51, co. 2, Cost., che, nel postulare l’esistenza di «italiani non appartenenti alla Repubblica» pare distinguere tra n. e Stato. ...
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La massoneria
Anna Maria Isastia
La storia della rinascita della massoneria in Italia, dopo la lunga parentesi della Restaurazione, quando le logge (l’unità di base di un’organizzazione massonica) erano [...] , degli ideali e della cultura napoleonica, destinata a lasciare un segno profondo nella società italiana.
L’identità tra i nuovi in Sicilia nel 1860, e Aurelio Saffi, triumviro della Repubblica romana del 1849 e sempre legato a Mazzini. La loggia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] trascurabile fu il caso di Genova, dove il cancelliere della Repubblica Giacomo Bracelli fu anche uno dei primi umanisti liguri e nella penisola. Nessuno dei sovrani italiani era rimasto in piedi sotto Napoleone, mentre la Sicilia rimase borbonica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] , 2° vol., pp. 97-161; P. Villani, L’età rivoluzionaria e napoleonica, 2° vol., pp. 163-207; A. Scirocco, Il periodo 1815-1870, Rienzo, Un dopoguerra storiografico. Storici italiani tra guerra civile e Repubblica, Firenze 2004.
Y. Gouesbier, ...
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italiano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Dell’Italia: il popolo i.; lingua, storia, letteratura i.; la civiltà, la cultura i.; le coste, le regioni, le città, le province i.; la Repubblica I., sia quella proclamata da Napoleone nel 1802...
complottista
s. m. e f. e agg. Chi o che ritiene che dietro molti accadimenti si nascondano cospirazioni, trame e complotti occulti. ◆ proprio in un momento di evidente, clamorosa difficoltà di chi sostiene che il prezzo della guerra è comunque...