Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] , ma subito accanto a lei ilgrande archeologo e dittatore della cultura romana Ennio Quirino Visconti, il patrizio ferrarese Francesco Marescalchi (che poi fu il suo maggior protettore durante il periodo napoleonico), e Monsieur Jean Ferry, alias ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Medicina e societa
William F. Bynum
Medicina e società
La medicina è "una scienza sociale, e la politica non è altro che medicina su vasta scala", scriveva Rudolf Virchow [...] e i loro equivalenti, con il processo che Foucault ha chiamato il "grande confinamento".
A uno sguardo superficiale, delle società di mutuo soccorso era condizionato dal Codice penale napoleonico, che proibiva le associazioni di più di venti persone e ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] primo il recupero della naturalezza espressiva, riallacciandosi in maniera più marcata e letterale all’arte antica. Ilgrande architetto legazione umbra del cardinale Napoleone Orsini, vale a dire tra il 1300 e il 13019. Questa datazione sembrerebbe ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] le città postunitarie, come Cremona ove fu sacrificato ilgrande complesso di S. Domenico. Giova piuttosto rilevare Verona 1990, pp. 58-106; Id., Parrocchia urbana, riforma napoleonica e nuove fondazioni religiose a Verona, in Vita religiosa e cultura ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] diretta, seguaci. Ilgrande affresco di Andrea di Cione a Santa Croce, raffigurante il Giudizio universale e il Trionfo della Francesco Petrarca e uno del cardinale Napoleone Orsini, esempi che forse indussero il re di Francia a commissionarne uno ...
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Costantino nella storiografia tedesca del Novecento
Christian R. Raschle
Considerando a posteriori la ricerca su Costantino nel Novecento, si può affermare che, sulla scia della rappresentazione epocale [...] a quello compiuto da Napoleone nel 1796, ma anche all’esperienza di Cesare. Con il resoconto della battaglia di si divide in due parti, una dedicata alla ‘rivoluzione di Costantino ilGrande’ e l’altra propone una sintesi su ‘l’epoca costantiniana’. ...
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storiografia
storiografìa
Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Storiografia [...] nations, 1756). I sovrani di Voltaire (Carlo XII, Pietro ilGrande, Luigi XIV) sono eroi moderni, che trovano modi appropriati all’unità nazionale tedesca. Il «cesarismo», grazie al colpo di Stato (1850) di Luigi Napoleone e alla nascita del Secondo ...
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La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] il cui rapporto con il Risorgimento è riassumibile in un batter d’occhio: «Gesù Cristo [… è] un gran personaggio come Alessandro Magno, Napoleone biasimevoli. Fate tutto quello che volete, diceva ilgrande amico della gioventù S. Filippo Neri, a me ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] gli accordi di Plombières del 1858 tra Cavour e Napoleone III delineavano una prospettiva di rafforzamento dei Savoia, ma individualistico alla problematica della libertà religiosa.
Ilgrande problema degli anni successivi all’unificazione fu ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] libertà politiche.
Diverse le ragioni che suggerivano il mantenimento del Regno d’Italia: per l’aristocrazia esso avrebbe significato la grande occasione di recuperare un primato politico locale che Napoleone aveva troppo limitato; per i nuovi venuti ...
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elettore
elettóre s. m. (f. -trice) [dal lat. elector -oris, der. di eligĕre «eleggere», part. pass. electus]. – Chi ha la facoltà di eleggere, e in partic. chi ha il diritto di voto nelle elezioni politiche o amministrative, o è nell’atto...
sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, in posizione inferiore; può dipendere...