Fisico e chimico (Como 1745 - ivi 1827). Sesto dei sette figli del patrizio Filippo e di Maria Maddalena dei conti Inzaghi, rimasto orfano di padre, la sua educazione fu curata dallo zio paterno, canonico [...] conclusione giunse nel 1802 anche J.-L. Gay-Lussac, che non conosceva il lavoro di V.; per le leggi di Volta e Gay-Lussac, v. la grande importanza. V. ne ebbe onori e riconoscimenti: nel 1801 l'Istituto di Francia, su proposta di Napoleone, gli ...
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Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato [...] un po' convenzionale, oltre che per il culto della libertà e di Napoleone. Nel clima che precedeva la rivoluzione di numerose raccolte di poesie: L'année terrible (1872); L'art d'être grand-père (1877); Le Pape (1878); La pitié suprême (1879); L'âne ...
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Uomo politico britannico (Hayes, Kent, 1759 - Putney, Londra, 1806). Secondogenito del grande statista, continuò le tradizioni del padre come parlamentare e statista di prim'ordine e come campione della [...] quest'ultimo a entrare nel ministero; ma Fox si rifiutò e il gabinetto Shelburne cadde. P. si era guadagnato intanto la fiducia subito l'enorme importanza, non riuscì a compensare i trionfi napoleonici di Ulma e di Austerlitz. Poco dopo P. morì, a ...
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Valtellina Valle della Lombardia, longitudinale rispetto al sistema alpino, incisa dal corso superiore del fiume Adda; costituisce con la valle della Mera la prov. di Sondrio. Corre rettilinea tra le Alpi [...] È attraversata dalla linea ferroviaria Milano-Sondrio-Tirano e collegata, per il Bernina, a Saint-Moritz.
I Romani riuscirono a porre stabilmente caduta di Napoleone l’Austria tenne la V. unita alla Lombardia e vi costruì le due grandi strade militari ...
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Generale (n. Parigi 1801 - m. 1854). Combatté (1827) per l'indipendenza della Grecia; ripreso in servizio in Francia, fu inviato (1836) in Africa, dove si distinse alla presa di Costantina. Maresciallo [...] di stato di Luigi Napoleone del 2 dicembre. Ne fu ricompensato (1852) col titolo di maresciallo di Francia e la carica di grande scudiere. Scoppiata la guerra di Crimea (1854-56) ebbe il comando dell'esercito francese d'Oriente: dopo la campagna ...
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MAZZINI, Giuseppe
Mario MENGHINI
Giovanni GENTILE
Mario MENGHINI
Apostolo dell'unità italiana, nato a Genova il 22 giugno 1805, morto a Pisa il 10 marzo 1872. Era figlio di Giacomo (1767-1848), [...] 1858), nel quale, durante i negoziati diplomatici tra il Piemonte e Napoleone III, inserì (1° marzo 1859) la dichiarazione e masse, ilgrande fascino della sua personalità, la sua stessa vita vissuta tutta con indomabile tenacia per il culto e per ...
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NAZIONE
Felice BATTAGLIA
Walter MATURI
. Con la parola "popolo" si designa in filosofia del diritto e nella pubblicistica un elemento materiale costitutivo dello stato, accanto al territorio, materiale [...] di nazionalità fu il compenetrarsi sempre più intimo di queste due dottrine, che passarono dalle idee nei fatti durante le guerre contro la rivoluzione francese e l'impero napoleonico. La Francia diede l'esempio d'un grande popolo consapevole di ...
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PLEBISCITO (plebi scitum)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Teodosio MARCHI
Diritto romano. - Così era chiamata presso i Romani ogni norma votata dalla plebe su proposta dei tribuni. In origine, tali norme non [...] con identica forma, al sistema inaugurato dal primo Napoleone: il plebiscito, non avente riferimento alla legislazione costituzionale, come il responso, come "il decreto del popolo" per antonomasia, sulla posta questione.
Ora, ilgrande interesse ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] vicende politiche che ininterrottamente si susseguirono dopo la caduta di Napoleone fino al 1832, non erano tali da consentire un letteraria (traduzioni dall'inglese e dal francese e ilgrande dizionario di J. Jungmann), lo studio delle antichità ...
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OSPEDALE (ted. anche Krankenhaus)
Alessandro CANEZZA
Adolfo PAOLINI
Giulio MARCOVIGI
La parola deriva dal latino hospitale; hospitalia erano chiamate le stanze destinate agli ospiti. Ma soltanto nel [...] mitigava le sofferenze con diligenti cure. Il medesimo autore ricorda anche ilgrande senodochio istituito a Porto, presso la , che rimasero però isolati e incompleti. Napoleone, che per il primo organizzò un vero e proprio servizio sanitario ...
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elettore
elettóre s. m. (f. -trice) [dal lat. elector -oris, der. di eligĕre «eleggere», part. pass. electus]. – Chi ha la facoltà di eleggere, e in partic. chi ha il diritto di voto nelle elezioni politiche o amministrative, o è nell’atto...
sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, in posizione inferiore; può dipendere...