Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] furono le Considerazioni sulla difficoltà di ben tradurre la protasi dell'Iliade (1807). Ricorderemo appena, nel periodo napoleonico, La spada di Federico II (1806), Il bardo della Selva Nera (1806) in celebrazione della gloria imperiale di ...
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Figlio (Pietroburgo 1754 - ivi 1801) di Pietro III e di Caterina II. Ebbe una giovinezza inquieta, amareggiata dagli intrighi della madre stessa. Salito al trono nel 1796, ripudiò la politica di Caterina [...] II in tutti i campi: in politica interna, cercò di limtare il potere della nobiltà e di rafforzare l'autorità imperiale; in politica estera assunse, inizialmente, un atteggiamento conciliante, ma dopo la presa di Malta da parte di Napoleone, entrò in ...
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Figlio (Firenze 1768 - Vienna 1835) di Leopoldo di Asburgo-Lorena, granduca di Toscana e poi Leopoldo II imperatore, e di Maria Luisa, figlia di Carlo III di Spagna, fu inviato nel 1784 a Vienna, dove [...] la sua educazione fu affidata alle cure di Giuseppe II, suo zio, che si sforzò di comunicargli il suo entusiasmo per d'Austria era escluso dalla Germania; ma nel vortice delle guerre napoleoniche si creava tra i popoli asburgici un nuovo legame, la ...
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Diplomatico e filologo (Villa Castelnuovo, Torino, 1828 - Rapallo 1907). Uomo del Risorgimento italiano, insigne diplomatico e statista, scrittore e poeta, filologo e acuto pensatore, l'opera più importante [...] che avrebbe dovuto divampare dalla Dalmazia sino all'Ungheria. Profondamente inserito nella società francese del II Impero, le sue simpatie per Napoleone III e per la Francia non fecero mai velo a una precisa visione degli interessi italiani ...
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Figlia (Vienna 1752 - ivi 1814) di Francesco I e di Maria Teresa, sposò a sedici anni (1768) Ferdinando IV re di Napoli, dominandone completamente la debole personalità; sbarazzatasi della tutela spagnola [...] corte viennese, sorella di sovrani illuminati quali Giuseppe II e Leopoldo II, ella promosse le riforme, proteggendo anche la della Russia, M. C. non poté impedire che Napoleone nel 1806 conquistasse Napoli, obbligandola a fuggire in Sicilia. ...
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Figlio (Potsdam 1770 - Berlino 1840) di Federico Guglielmo II e di Luisa d'Assia-Darmstadt. Dopo essersi distinto agli ordini del duca di Brunswick nella campagna del 1792 contro la Francia rivoluzionaria, [...] Conseguiti ragguardevoli accrescimenti territoriali alla dissoluzione dell'Impero (1803), cercò di mantenersi neutrale nella lotta tra Napoleone e l'Austria, ma spinto dall'opinione pubblica a seguire una politica antifrancese, dichiarò (1806) guerra ...
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Generale e patriota (S. Giovanni a Carbonara 1810 - Firenze 1891). Alfiere d'artiglieria, venne implicato (1833) col fratello Antonio (1807-1889) nella congiura di C. Rosaroll; assolto, fu riammesso nell'esercito [...] capo dell'esercito toscano; ma sospettato di favorire le aspirazioni di Girolamo Napoleone al trono di Toscana, fu costretto ad abbandonare il comando. Tornato a Napoli, seguì poi Francesco II a Roma (1861). Nel 1866 si stabilì a Firenze e si dedicò ...
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Terzogenito (Torino 1845 - ivi 1890) di Vittorio Emanuele II. Sposò Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna (1867) e, rimasto vedovo, Letizia Napoleone (1888). Valoroso soldato a Custoza (1866, med. d'oro), [...] per volere del padre e dopo lunghe esitazioni accettò di succedere sul trono di Spagna alla regina Isabella II, cacciata dalla rivoluzione del 1868, col nome di don Amedeo I. Il suo breve regno (16 nov. 1870-11 febbr. 1873) mancò di qualsiasi ...
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Figlio (S. Ildefonso 1784 - Madrid 1833) di Carlo IV e di Maria Luisa di Parma. Malvisto dal padre per influsso del favorito M. Godoy Álvarez, intrigò con Napoleone contro il padre e per questo subì nel [...] per la Francia, ove peraltro mantenne buone relazioni con Napoleone e con Giuseppe Bonaparte. Reintegrato nel trono nel 1814 di Napoli), abrogò nel 1829 la legge salica a favore della figlia Isabella II, e diede così origine alle guerre carliste. ...
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Generale prussiano (Potsdam 1759 - Klein-Oels, Breslavia, 1830). Entrato giovanissimo nell'esercito di Federico II, ne fu radiato per insubordinazione; servì poi gli Stati generali d'Olanda nelle Indie [...] posizioni di rigido conservatorismo. Comandante del corpo ausiliario prussiano durante la campagna di Russia, dopo la rotta di Napoleone concluse con i Russi, di propria iniziativa, la convenzione di Tauroggen (dic. 1812), che segnò una svolta nella ...
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secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, conforme»; con diverso sviluppo...
guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...