Melzi d'Eril, Francesco
Melzi d’Eril, Francesco
Politico (Milano 1753Bellagio 1816). Assertore di un liberalismo moderato, fu membro del comitato di Finanza (1797) della Repubblica Cisalpina per volontà [...] di Bonaparte. Avverso al regime repubblicano, auspicava un forte Stato monarchico nell’Italia settentr., ma accettò di essere vicepresidente (1802) della Repubblica italiana voluta da Napoleone, contribuendo in modo determinante all’organizzazione ...
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Uomo politico e giurista (Arleux, Nord, 1754 - Parigi 1838). Avvocato al parlamento di Fiandra, legato agli Orléans, fu deputato del Terzo Stato agli Stati generali del 1789 e uno dei più esperti legislatori [...] giornata del 13 vendemmiaio investì dei pieni poteri Barras e Bonaparte), infine ministro della Giustizia (1796), e direttore (4 sett. 1797 - 18 giugno 1799). Colmato di onori da Napoleone (conte nel 1810), fu di questo un prezioso collaboratore ...
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Giannangelo Braschi (Cesena 1717 - Valence 1799). Sotto il suo pontificato la Chiesa subì gravi colpi con la diffusione del giurisdizionalismo, lo scoppio della Rivoluzione francese e infine le campagne [...] del Contado Venassino; in seguito alla spedizione d'Italia di Bonaparte, fu costretto all'armistizio del 23 giugno 1796, e alla morali, poche settimane dopo moriva. La salma, per disposizione di Napoleone, fu riportata (1801) a Roma; nel 1822 gli fu ...
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Generale francese (Pau 1763 - Stoccolma 1844). Dopo una rapida carriera durante la Rivoluzione, partecipò da generale, accanto al Bonaparte, alla campagna d'Italia. Stimato da Napoleone, fu inviato da [...] 'esercito. Caduto in disgrazia dopo il colpo di stato del 18 brumaio, che di sapprovava, fu riconciliato con Napoleone da Giuseppe Bonaparte, di cui aveva sposato la cognata. Maresciallo di Francia (1804), principe di Pontecorvo (1806), si distinse a ...
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Generale (Morlaix, Finistère, 1761 - Lahn, Boemia, 1813). Generale dal 1793, nel 1796 ebbe il comando dell'esercito del Reno e della Mosella durante la marcia sul Danubio e su Vienna. A causa dell'insuccesso [...] essere il capo militare della repubblica, M. si volse contro Bonaparte e fu condannato (1804) a due anni di reclusione per nell'esilio, emigrò in Spagna e in America. Dopo la campagna napoleonica di Russia tornò in Europa, e lo zar Alessandro I lo ...
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Pittore (Parigi 1771 - Bas-Meudon, Seine-et-Oise, 1835). Allievo di J.-L. David, dal 1793 soggiornò in Italia, soprattutto a Genova, dove studiò, tra l'altro, le opere di P. P. Rubens e A. Van Dyck. Ufficiale [...] napoleonico durante la campagna in Italia, fu nominato a Milano commissario per la requisizione delle opere d'arte: di questo periodo è il Ritratto di Bonaparte al ponte d'Arcole (1796, Versailles). Tornato a Parigi nel 1801 si dedicò ad una serie di ...
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Figlia (Trois-Îlets, Martinica, 1763 - castello della Malmaison, Parigi, 1814) di un nobile francese stabilito alle Antille, sposò nel 1779 il visconte Alessandro di Beauharnais, da cui ebbe due figli, [...] Barras, per consiglio di questo sposò il 9 marzo 1796 il generale Bonaparte di lei innamorato. Non fu fedele al marito nei primi anni ed , poi avvenuta il 2 dic. 1804. Nel 1810 Napoleone decise di ripudiarla per assicurare, con un nuovo matrimonio, ...
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Diplomatico (Castello di Ponticchio, Nola, 1753 - Napoli 1833); ministro plenipotenziario di Ferdinando IV di Napoli a Torino (1782) e a Vienna (1786), partecipò, per conto del governo austriaco, alla [...] la Francia. Rappresentante napoletano a Parigi dal 1801, concluse con Napoleone un trattato di neutralità (1805), al quale la sua corte poi venne meno. Ministro degli Esteri (1806) di Giuseppe Bonaparte e quindi di Gioacchino Murat, che lo creò duca ...
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Uomo politico francese (Saliceto, Bastia, 1757 - Napoli 1809). Di famiglia corsa, aderì alla Rivoluzione del 1789; deputato agli Stati generali, fece votare (30 nov. 1789) l'unione formale della Corsica [...] d'Italia (1796), appoggiò la politica del generale Bonaparte; compreso nelle liste di proscrizione dopo il colpo di stato del 18 brumaio (9 nov. 1799), ne fu cancellato dallo stesso Napoleone, che lo inviò ministro plenipotenziario a Lucca, poi ...
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Generale (Aix-en-Provence 1759 - ivi 1828). Partecipò alla guerra per l'indipendenza americana e alle guerre della Rivoluzione francese; nel 1796-97, si distinse all'assedio di Mantova; nel 1802, fu posto [...] di Roma e degli Stati pontifici, rivelando tatto diplomatico nelle dure vertenze fra Pio VII e Napoleone. Servì Luigi XVIII nel 1814, quindi Bonaparte durante i Cento giorni; all'avvento della Restaurazione fu collocato a riposo. Dotto mecenate, in ...
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bonapartismo
s. m. [der. del nome della famiglia Bonaparte]. – 1. Corrente di opinione, tendente al ristabilimento in Francia della dinastia napoleonica, le cui prime manifestazioni si ebbero già nel 1814, subito dopo il ritorno dei Borboni...
secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, conforme»; con diverso sviluppo...