PIOMBINO (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Gino SCARAMELLA
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Città marittima della Toscana nella provincia di Livorno, da cui dista oltre 70 km. verso sud. La città è posta sulla testata meridionale [...] Appiano volle farne signora la figlia Caterina, moglie di Rinaldo Orsini, usurpando i diritti dell'erede legittimo, Emanuele, suo cognato 1803 annessa alla Francia; nel 1805 fu destinata da Napoleone alla sorella Elisa e a suo marito Felice Baciocchi, ...
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Uomo politico e scrittore inglese, nato a Londra il 21 dicembre 1804 da una famiglia d'israeliti trapiantati in Inghilterra da Venezia cinquant'anni prima, morto ivi il 19 aprile 1881. Suo padre, Isacco [...] gli stranieri, suggerite dalla reazione generale per l'attentato Orsini. Per diciotto mesi il D. tenne di nuovo economico, dell'emancipazione delle nazionalità e degli accordi con Napoleone III resero popolari i whigs nell'opinione inglese. Tornato ...
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Nacque il 22 novembre 1819 ad Arbury Farm, nella parrocchia rurale di Chivers Cotton nel Warwickshire. Il padre Robert era il fattore di un ricco proprietario di terre. Trascorse gli anni della fanciullezza in campagna, nella casa paterna insieme al fratello Isaac, per il quale essa nutriva vivissimo affetto: i loro giochi e le loro bizze infantili ricompaiono nella prima parte del Mill on the Floss, ...
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Uomo politico e scienziato prussiano, nato a Korbach nel Waldeck, il 25 agosto 1791, da distinta famiglia borghese (suo padre era colonnello di un reggimento di Waldeck al servizio dell'Olanda), morto [...] del 1813. Era il momento della fase decisiva nella lotta contro Napoleone. Anche per il B. l'orientamento verso Berlino significò un privato protestante, nei nuovi locali dell'ambasciata a palazzo Orsini. Niebuhr e B. erano a capo della comunità ...
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Famiglia romana, originaria di Siena, dove i suoi membri sono ricordati fino dalla prima metà del sec. XIII come magistrati, come ambasciatori, capitani e soprattutto come giuristi. Un Agostino B. fu incaricato [...] 1803) Paolina Bonaparte vedova del generale Leclerc e militò sotto Napoleone, fino a raggiungere il grado di generale di brigata. Fucino.
Delle donne di casa B., vanno ricordate Camilla nata Orsini, che, rimasta vedova di Marcantonio I, si ritirò in ...
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È la maggior città dell'isola di Corsica (8° 42′ long. E., 41°55′ lat. N.), capoluogo di dipartimento, sede di vescovado. Secondo la leggenda, porterebbe il nome del suo fondatore Alace.
Situata sul lato [...] , che fu dal 1553 al 1559 governata da Giordano Orsini, luogotenente di Enrico II in Corsica. I Francesi allora Gérard. Sulla Place du Diamant s'innalza una statua equestre di Napoleone I, opera del Barge. Fuori di questi ricordi storici, Ajaccio non ...
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TRAÙ (gr. Τραγούριον; lat. Tragurium; ant. volgare ital. Tragura e Trahura; in serbocroato Trogir; A. T., 24-25-26 bis)
Alessandro DUDAN
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Giuseppe PRAGA
Città costiera della Dalmazia. È situata su [...] di A. Alessi, a. 1467) e la cappella del b. Giovanni Orsini (opera dell'Alessi e di N. Fiorentino, 1468-72), due meraviglie di fino al 1806, poi fece parte del Regno Italico di Napoleone fino al 1809, indi delle Provincie Illiriche fino al 1813, ...
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Nato a Edimburgo il 10 settembre 1778 e dedicatosi all'avvocatura, iniziò nel 1802 la collaborazione all'Edinburgh Review, di cui divenne l'arbitro. Trasferito al fòro di Londra nel 1803, viaggiò nell'anno [...] lord Palmerston nell'assecondare, come dovette pur fare il conte di Cavour, le richieste di Napoleone III dopo l'attentato d'Orsini, per una legislazione repressiva contro i rifugiati stranieri (il Conspiracy Bill). Una delle ultime iniziative ...
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Uomo politico francese, nato a Lione il 21 marzo 1809, morto a Versailles il 22 gennaio 1880. Partecipò alla rivoluzione del luglio 1830 pubblicando nel National del 22 una lettera in cui sosteneva la [...] 1858 fu però eletto deputato al corpo legislativo, e nello stesso anno fu difensore di Felice Orsini, autore dell'attentato contro Napoleone III. Come deputato, militò sempre nel partito dell'opposizione, prendendo spesso la parola su questioni di ...
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Diplomatico britannico, figlio del 1° barone Cowley, anch'egli diplomatico e nipote del duca di Wellington, nato a Londra il 17 giugno 1804. Nominato ambasciatore a Parigi nel 1852, vi rimase per quasi [...] seguente si trovò ad affrontare le complicazioni dovute all'attentato Orsini, in quanto il govemo francese accusava quello britannico di fallì. Dopo la guerra, toccò al C. di persuadere Napoleone III che i suoi continui mutamenti di politica e le ...
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