Uomo di stato prussiano (Osnabrück 1777 - Wiesbaden 1820), fu a capo della polizia di Berlino (1809) e quindi di tutta la polizia di stato. Avverso a Napoleone, partigiano di H. F. K. Stein e di A. W. [...] Gneisenau e fautore di una rivolta pantedesca contro i Francesi, diede le dimissioni (1812) dopo l'accordo franco-prussiano di Parigi. Rifugiatosi a Praga, continuò ivi a svolgere opera attiva per un sollevamento generale in Germania, ma fu arrestato ...
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Generale e diplomatico (Caulaincourt, Aisne, 1773 - Parigi 1827). Da generale che era divenne nel 1793 semplice soldato perché nobile, ma dopo due anni Hoche gli fece restituire il suo grado, dal 1802 [...] al congresso di Châtillon-sur-Seine (1814) tentando invano di ottenere condizioni di pace più favorevoli per l'Impero. Alla caduta di Napoleone, Alessandro I gli evitò l'esilio, per quanto nei Cento Giorni egli avesse retto ancora gli Affari esteri. ...
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Medico e uomo politico francese (Matagne-la-Petite, Ardenne, 1796 - Rodez 1865); tra i primi a introdurre in Francia la carboneria, aderì poi al sansimonismo e, alla rivoluzione del 1830, con un programma [...] socialismo cristiano creò la Association ouvrière. Deputato nel 1848, e nelle prime settimane presidente della Costituente, avversò poi Napoleone III. Fu un pioniere dell'organizzazione degli operai, esercitò influenza su G. Mazzini e, col suo Traité ...
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Militare e uomo politico francese (Auch 1767 - Monthuchet, Parigi, 1828). Con Bonaparte durante la campagna in Italia (1796), recò al Direttorio i preliminari di pace di Leoben. Generale di brigata (1797), [...] invase l'anno dopo i Grigioni e la Valtellina, distinguendosi anche nelle successive campagne. In disparte nei primi anni dell' creò pari, nel marzo 1815 tentò di fermare la marcia di Napoleone su Parigi. Fu poi (1818-19) presidente del Consiglio e ...
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Agente segreto e storico (Montgaillard 1761 - Chaillot, Parigi, 1841). Dopo una breve esperienza militare nelle Antille (1777), entrò nel servizio diplomatico segreto (1789) prestando i suoi servigi dapprima [...] ai realisti, quindi ai rivoluzionarî. Al servizio segreto di Napoleone (1804-14), seppe guadagnarsi il favore di Luigi XVIII alla Restaurazione. Scrisse: État de la France au mois de mai 1794 (1794); De la France et de l'Europe sous le governement de ...
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Diplomatico e uomo politico francese (Aubagne 1747 - Parigi 1830). Ministro plenipotenziario e ambasciatore in Svizzera allo scoppio della Rivoluzione, fu mantenuto al suo posto dalla repubblica. Nel 1795 [...] deportato a causa delle sue convinzioni monarchiche. Evaso romanzescamente l'anno dopo dalla Guiana, ebbe onori e prebende da Napoleone e più tardi anche nella Restaurazione, avendo firmato l'atto di decadenza dei Bonaparte (2 apr. 1814). Importanti ...
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Militare e uomo politico spagnolo (Betanzos 1784 - Madrid 1841). Prese parte alla guerra d'indipendenza contro Napoleone e dopo la restaurazione del 1815 aderì al movimento liberale. Nel 1820 guidò l'insurrezione [...] campo del re e in seguito capitano generale della Galizia. Ribellatesi le province del Nord al governo costituzionale e intervenuti i Francesi in loro aiuto, Q. fu da questi sconfitto a la Coruña (1823). Fuggito in Inghilterra, rientrò in patria alla ...
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Uomo politico francese (Mirecourt, Vosgi, 1818 - Parigi 1898); fu deputato alla Costituente nel 1848, ministro del Commercio e dei Lavori Pubblici nel 1848-49 e nel 1851; fu più tardi uno dei capi del [...] cosiddetto "terzo partito", che ottenne da Napoleone III la trasformazione dell'impero da autoritario in "liberale", e nel gabinetto 1871, ministro dell'Interno, 1875-76, e dal 1876 senatore inamovibile) avversò i repubblicani e sostenne il Mac-Mahon. ...
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Ammiraglio (Dover 1757 - Teignmouth 1833). Si distinse brillantemente in varie occasioni nelle guerre contro i Francesi e la sua audacia e la sua abilità divennero leggendarie. Nel 1804 ebbe il comando [...] della flotta delle Indie e nel 1811 quello della flotta del Mediterraneo, nel qual mare operò contro i porti francesi e italiani, tenuti da Napoleone. Il bombardamento di Algeri (1816), che egli decise in risposta al rifiuto del bey di Algeri di ...
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Uomo politico (Lucca 1751 - Firenze 1825) al servizio della Prussia; fratello di Cesare. Fu chiamato (1779) quale ciambellano alla corte di Federico II di Prussia, che lo prepose alla sua biblioteca, lo [...] scienze e, morendo, gli affidò l'incarico di raccogliere i suoi scritti. Dal successore Federico Guglielmo II fu inviato (1800-05) a Parigi come ministro. Successivamente ebbe da Napoleone la carica di gran maestro della corte dei Baciocchi a Lucca ...
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napoleonico
napoleònico agg. (pl. m. -ci). – Dell’imperatore Napoleone I: vittorie, campagne n.; codice n.; impero n.; strategia n., degna di Napoleone, simile alla sua; spesso scherz., posa, attitudine n., peculiari di Napoleone o di suoi...
napoleone
napoleóne s. m. – Moneta francese d’oro da 20 franchi o lire e d’argento da 5 franchi o lire, che ha al dritto la testa di Napoleone I (da cui riceve il nome); la moneta d’oro, detta in Italia anche marengo, coniata per la prima...