Patriota (Meldola 1819 - Parigi 1858). Affiliato alla Giovine Italia, O. prese parte alla Repubblica romana (1849). Allontanatosi da Mazzini, organizzò (14 genn. 1858) l'attentato, fallito, contro Napoleone [...] Recatosi in Inghilterra, vi fu accolto festosamente e pubblicò i Memoirs and adventures (1857; poi nel 1858 tradotti con atto a Parigi (14 genn. 1858) un attentato contro Napoleone III, convinto che dalla morte dell'imperatore sarebbe scaturita una ...
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Uomo politico (Sella di Mosso, Biellese, 1827 - Biella 1884). Laureatosi in ingegneria a Torino (1847), prof. di geometria applicata alle arti nell'Istituto tecnico di Torino (1852), poi di matematica [...] contro la Prussia (1870), dopo la sconfitta di Napoleone III fu tra i più accesi sostenitori della presa di Roma e fu poi specie minerali, delle quali talune nuove, e valorizzò i giacimenti minerarî sardi incrementandone così lo sviluppo. Degne ...
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Fratello (Corte, Corsica, 1768 - Firenze 1844) di Napoleone; dapprima avvocato, e decisamente francofilo, lasciò la Corsica dopo la vittoria di P. Paoli nel 1793, rifugiandosi in Francia. Con le fortune [...] , almeno di nome, la difesa di Parigi (1814). Rifugiatosi in Svizzera dopo la prima abdicazione di Napoleone, fu ancora al fianco del fratello durante i Cento giorni. Andò poi negli Stati Uniti, donde si trasferì a Londra (1832), e infine a Firenze ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] abitazione la massa immigrata; gli orari di lavoro raggiungevano le 70-80 ore settimanali, mentre i salari, dopo il ventennio delle guerre napoleoniche, scesero a livelli bassissimi. Specie nelle industrie tessili si fece largo impiego di donne e ...
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L'associazione segreta dei cosiddetti "liberi muratori", che ha avuto la sua prima manifestazione storica nel sec. 16° (v. oltre). Il termine si usa talvolta, in senso fig., per indicare una consorteria, [...] e in Europa. La m. gode della cinica tolleranza di Napoleone; e nondimeno appare lacerata tra l'obbedienza del Grande Oriente oggi, oltre agli eredi più o meno legittimi dei riti storici, i regimi nuovi o restaurati, le polemiche sulla "vera" m. e ...
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Verona Comune del Veneto (198,9 km2 con 259.087 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 59 m s.l.m., al margine settentrionale della Pianura Veneta, ai piedi dei Monti Lessini e in [...] delle grandi potenze uscita dalle lotte contro Napoleone. In origine il congresso avrebbe dovuto luglio 1943. Tutti gli imputati furono condannati a morte, e 5 dei presenti (tra i quali E. De Bono e G. Ciano) vennero fucilati l’11 gennaio.
Provincia ...
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Storico e uomo politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805 - Cannes 1859), tra i maggiori esponenti del liberalismo ottocentesco. Autore di studi sulla democrazia e sulla società americane (De la [...] da parte di Luigi Napoleone (31 ott. 1849). Coinvolto nella lotta tra Luigi Napoleone e l'Assemblea costituente il 1851, in parte durante un soggiorno a Sorrento, aveva scritto i Souvenirs (pubblicati postumi solo nel 1893), atto d'accusa contro la ...
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Famiglia nobile della Turingia; prese nome dal castello di Wettin sul fiume Saale; da essa discende la dinastia dei re di Sassonia. Ebbe la contea di W. nel sec. 11º con Thimo. Enrico I, detto il Vecchio, [...] e napoleonico, dall'elettore Federico Augusto III, alleato della Francia. Ottenne (1806) da Napoleone la di F. F. von Beust, cercarono di costituire una coalizione tra i minori stati tedeschi per imporsi ai due rivali, ma, scoppiata la guerra ...
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Uomo politico e storico francese (Marsiglia 1797 - Parigi 1877). Titolare di vari dicasteri sotto Luigi Filippo d'Orléans (1832-48), fu poi (1848-51) sostenitore di Luigi Napoleone fino al colpo di Stato. [...] della duchessa di Berry (1832) e represse severamente i moti repubblicani del 1834, contribuendo, dopo l'attentato deputato nel 1863, criticò energicamente la politica estera di Napoleone III, invocando una politica di fermezza contro la Prussia ...
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Uomo politico britannico (Hayes, Kent, 1759 - Putney, Londra, 1806). Secondogenito del grande statista, continuò le tradizioni del padre come parlamentare e statista di prim'ordine e come campione della [...] , ma la vittoria di Nelson a Trafalgar, di cui non si avvertì subito l'enorme importanza, non riuscì a compensare i trionfi napoleonici di Ulma e di Austerlitz. Poco dopo P. morì, a soli 47 anni, lasciando una situazione quanto mai pericolosa, sia ...
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napoleonico
napoleònico agg. (pl. m. -ci). – Dell’imperatore Napoleone I: vittorie, campagne n.; codice n.; impero n.; strategia n., degna di Napoleone, simile alla sua; spesso scherz., posa, attitudine n., peculiari di Napoleone o di suoi...
napoleone
napoleóne s. m. – Moneta francese d’oro da 20 franchi o lire e d’argento da 5 franchi o lire, che ha al dritto la testa di Napoleone I (da cui riceve il nome); la moneta d’oro, detta in Italia anche marengo, coniata per la prima...