Letterato (Signa 1787 - Firenze 1857), prof. dapprima di lingue orientali nel liceo di Ravenna, poi, esiliato politico, di lettere a Corfù, Itaca e Cefalonia; nel 1840 ritornò a Firenze. Fu uno dei più notevoli conoscitori della lingua italiana; accademico della Crusca (1847), attese alla compilazione del vocabolario, compose opere grammaticali e un Manuale della letteratura del primo secolo della ...
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Letterato (Firenze 1786 - ivi 1846); curò con V. Nannucci l'edizione delle Rime di A. Poliziano (1814), scrisse una Storia del risorgimento della Grecia (1846), un romanzo storico (La presa di Ravenna, [...] 1832) e un'opera satirica d'intonazione sterniana (Viaggio di tre giorni) ...
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LASKARÃTOS (Λασκαρᾶτος), Andréas
Silvio Giuseppe Mercati
Poeta e scrittore greco, nato a Lēxoúrion (Cefalonia) nel 1811, morto ad Atene il 28 luglio 1901. Studiò a Corfù sotto A. Kálbos e V. Nannucci, [...] poi a Parigi e a Pisa, dove si laureò in giurisprudenza. Abbandonata la carriera legale, si recò a Creta per studiarvi la lingua e raccogliere canti popolari. Nel 1845 pubblicava ad Atene Lixuri nel 1836 ...
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dirotto
Fernando Salsano
" Che sgorga senza freno "; nell'unica attestazione di Pg XXIII 87 m'ha condotto / ... la Nella mia con suo pianger dirotto (nel Boccaccio: " pianto dirotto è quando è non rattenuto, [...] di ordine sentimentale oltre che fisica (cfr. Bartolomeo da San Concordio: " Da riprendere è il riso sed egli è troppo, se è garzonevolmente sparto, se è femminilmente dirotto ", Ammaestramenti degli antichi, ediz. Nannucci, Firenze 1840, 7, 2, 9). ...
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malestruo
" Dal lat. Mala struo. Macchinatore di male " (Tommaseo, Dizionario). Ricorre in Cv IV XXVII 13 Ahi malestrui e malnati, che disertate vedove e pupilli. Il Galvani, citato da Vandelli-Busnelli, [...] un altro esempio di m. nelle Noie del Patecchio, II I 5 (Novati, p. 16). La voce è stata studiata anche dal Nannucci in Voci e locuzioni italiane derivate dalla lingua provenzale (Firenze 1810, 19), e dal Meyer Lübke in REW, sub v. *astracus.
Con ...
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CIAMPOLINI, Luigi
Mario Vitti
Nato a Firenze il 7 ag. 1786 da Giovanni, cancelliere maggiore della corte criminale, e da Laura Bianchi, studiò giurisprudenza, per volontà dei padre, nell'università [...] Affascinato, grazie ai ricordi classici, dalla rivoluzione scoppiata nel 1821 in Grecia, nel 1822passava a Corfù, dove raggiungeva V. Nannucci, con il quale aveva collaborato a preparare un'edizione delle Rime di M. A. Poliziano (Firenze 1814). Mutò ...
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etera
Andrea Mariani
Il termine étera appare in due luoghi del Paradiso e in varianti del Convivio. In Cv IV XV 8 è variante poco attendibile di corpo sottile e diafano. In III XV 16 è complemento di [...] abbiamo invece un uso più specifico, indicante " la quinta essenza, cioè aere purissimo del quale son fatte le otto spere " (Nannucci, Teoria dei nomi, Corfù 1840, 216). Si capisce che, anche in questi casi, è legittimo il traslato per cui dal senso ...
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FILIPPO da Messina
Margherita Spampinato Beretta
Nulla si conosce di F., cui il codice Laurenziano Rediano 9 attribuisce solo il sonetto "Oi Siri Deo, con forte fu lo punto", B1 412, preceduto dalla [...] da Lentini e "Voria c'al dio d'Amor, a cui son dato", in A 349 adespoto, che Trucchi (I, p. 144) e Nannucci (I, p. 217) attribuiscono a messer Migliore degli Abati. Secondo il Santangelo i componimenti farebbero parte di una tenzone dottrinale a più ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] una datazione così alta ha pensato o ad un errore del testo, come il Nannucci e il Grion (Ilserventese di C. d'A. ..., 1858, p. è eliminato dalla menzione degli "agostari", di cui già il Nannucci si era servito, sia pur con errori di datazione, per ...
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lebbra
Bruno Basile
Umberto Bosco
Nella forma lebbre, in If XXVII 95 Costantin chiese Silvestro / d'entro Siratti a guerir de la lebbre, dove designa la nota malattia. La forma è una variante arcaica [...] et le monda de sa lepre; lors maintenant devint il cretiiens o tous les siens " (Tresor I LXXXVII 2).
Bibl. - V. Nannucci, Intorno alle voci usate da D. secondo i Commentatori in grazia della rima, Corfù 1840, 59 ss.; ID., Teorica dei nomi della ...
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