Nanchino (cinese Nanjing) Città della Cina (2.966.047 ab. nel 2003; 4.575.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), di cui è stata, in alcune fasi storiche, la capitale; capoluogo [...] mondiale il Tribunale militare internazionale per l’Estremo Oriente e il Tribunale per i crimini di guerra di Nanchino hanno condannato alla pena capitale alcuni generali giapponesi, non essendo però incriminati l'imperatore Hirohito e i membri ...
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Locuzione con cui si fa riferimento ai crimini di guerra compiuti dalle truppe nipponiche tra il dicembre 1937 e il gennaio 1938 nella città di Nanchino - all’epoca capitale della Cina -, durante la seconda [...] tra i 20.000 e gli 80.000 (da cui si fa riferimento al’eccidio anche con la definizione di Stupro di Nanchino) e uccidendo – nonostante l’istituzione nella città di una zona di sicurezza demilitarizzata a presenza occidentale - almeno 300.000 civili ...
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Hong Xiuquan
Rivoluzionario cinese (Hua Xian, Guangdong, 1813-Nanchino 1864). Contadino, frequentò la missione battista di Canton e interpretò la Bibbia come messaggio di redenzione sociale. Si mise [...] Nel 1851 si proclamò Tianwang («re celeste»), fondando la dinastia Taiping («grande pace») e ponendo la sua capitale a Nanchino, dove resistette oltre dieci anni. Il movimento, a sfondo sociale e nazionalistico, fu domato, dopo sanguinose lotte, dall ...
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Zeng Guofan
Politico e generale cinese (Shuangfeng, Hunan, 1811-Nanchino 1872). Contribuì insieme a Zuo Zongtang (1812-85) e a Li Hongzhang (1823-1901) a restaurare la stabilità della dinastia Qing (1616-1912): [...] . Fu nominato viceré del Liangjiang e commissario di guerra imperiale (1860), marchese Yiyang di prima classe (1864) dopo aver riconquistato Nanchino, e viceré del Zhili (1865). Dopo l’insuccesso contro i Nian (1853-68) e il massacro di Tianjin (1870 ...
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Uomo politico e letterato cinese (n. Fuzhou, Jiangxi, 1021 - m. presso Nanchino 1086). Primo ministro (1069), propugnò importanti riforme nell'amministrazione statale (agricoltura, difesa, ecc.), cui guardarono [...] con interesse i politici riformisti della fine del sec. 19º. W., che fu anche poeta d'ispirazione civile, espresse i suoi principî politici e filosofici nel Wanyan shu ("Memoriale di diecimila parole") ...
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Nome di una delle dinastie cinesi del Sud che ebbero la capitale a Jiankang, l'odierna Nanchino. Fondata da Chen Baxian, durò dal 556 al 589. L'ultimo imperatore fu detronizzato dai Sui del nord, che unificarono [...] così tutta la Cina ...
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Nome della dinastia cinese che regnò in Cina dal 1368 al 1644, con capitale dapprima a Nanchino, poi dal 1421 a Pechino. Dei suoi imperatori i più famosi furono Hongwu (1368-1398) e Yongle (1402-1424). [...] Nell'ultima fase della dinastia si stabilirono rapporti culturali e commerciali con l'Occidente europeo e si assisté all'ingresso in Cina dei gesuiti, con Matteo Ricci. Nel 1644 la grande ribellione guidata ...
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nanchino
s. m. (o nanchina s. f.) [dal nome della città cinese di Nanchino (donde veniva importato)]. – Tipo di tessuto di cotone di colore chiaro venuto di gran moda, per i pantaloni estivi, nel sec. 18°.