Prodotti costituiti o contenenti, come ingrediente principale, una sostanza organica ad alto peso molecolare (➔ polimero) e che, per quanto solidi allo stato finale, durante alcuni stadi della loro fabbricazione [...] W.H. Carothers studiava la preparazione delle resine poliammidiche e nel 1937 entravano in commercio i primi filati di nailon; successivamente, con lo stesso prodotto si preparavano masse da stampaggio.
Mentre negli USA, a opera della Du Pont, si ...
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Composti chimici che, fissandosi su un supporto (da soli o per mezzo di opportuni mordenti), gli conferiscono una determinata colorazione. Le sostanze c. devono essere solubili o disperdibili per poter [...] a questa classe i clorobenzotiazoli, le clorodiazine. Si usano per cotone (in bagno alcalino), per lana, per fibre poliammidiche (nailon ecc.); fra c. e fibre si forma un legame covalente alla cui stabilità si deve la particolare solidità dei c. di ...
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Dispositivo mediante il quale si esegue la tessitura, dotato perciò di organi adatti all’intreccio della trama e dell’ordito (➔ tessitura).
Ossatura strutturale costituita da vari elementi, per lo più [...] iuta e pelo di lana (per la sua notevole resilienza è impiegata negli articoli di maggior pregio), fiocco di viscosa, nailon, fibre acriliche ecc., si producono con questa tecnica moquettes, tappeti, stoffe per arredamento, imbottiture ecc.
Il t. per ...
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nailon
nàilon s. m. [dall’ingl. nylon, marchio di fabbrica]. – Materia plastica sintetica ottenuta dalla policondensazione di una diamina e di un acido bibasico, dotata di elevata resistenza meccanica, notevole resistenza all’abrasione e spiccata...