Marginalità sociale
Costanzo Ranci
Introduzione
La nozione di marginalità sociale riflette l'idea che l'organizzazione della società sia fondata non solo sulla disuguaglianza riguardo all'accesso alle [...] i comportamenti dei soggetti marginali in tre modi distinti: come segnali di anomia, come abitativa, Bologna 1994.
Touraine, A., Face à l'exclusion, in "Esprit", 1991, n. 169.
Turnaturi, G. (a cura di), Marginalità e classi sociali, Roma 1976.
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Cacciatori e raccoglitori, società di
Maria Arioti
Premessa
Sotto la denominazione comune di 'cacciatori-raccoglitori' vengono raggruppate tutte quelle popolazioni che non praticano alcuna forma di [...] contatto con la civiltà occidentale, avvenuto in tempi e modi diversi, che la sorte di queste popolazioni è stata -gatherers, in "Man", 1987, XXII, pp. 287-304.
Tindale, N. B., Aboriginal tribes of Australia, 2 voll., Berkeley-Los Angeles 1974. ...
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Generazioni
Alessandro Cavalli
La nozione di senso comune
Nel linguaggio comune si parla di 'generazione' quando si vuole indicare il fatto che l'essere nati in un determinato periodo e aver vissuto [...] un medesimo contesto storico-sociale che influenza modi di sentire, di pensare e di agire and society, vol. III, A sociology of age stratification, New York 1972.
Ryder, N.B., The cohort as a concept in the study of social change, in "American ...
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Subculture
Pier Giorgio Solinas
Cultura e subcultura
Il concetto di subcultura presuppone necessariamente quello, antecedente e più comprensivo, di cultura. Si può dire che la subcultura contenga le [...] tutto ciò che è suscettibile di dar vita a modi, morfologie e stereotipi di condotta. La cultura produce , B., Subcultures, cultures and class, in "Working papers in cultural studies", 1975, n. 7-8, pp. 9-74.
Cohen, A. (a cura di), Urban ethnicity ...
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Coltivatori, società di
Robert L. Carneiro
L'avvento dell'agricoltura
Per i primi tre milioni di anni della sua storia l'umanità si nutrì esclusivamente di prodotti selvatici. Poi, circa 10.000 anni [...] quotidiana del villaggio, debbono esistere altri modi per coordinare il comportamento della gente nelle (V. anche Agricoltura; Allevatori, società di; Contadini).
Bibliografia
Chagnon, N. A., Yanomamö, the fierce people, New York 1983³.
Conklin, ...
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Gestualità
Gilberto Gobbi e Alberto A. Sobrero
Per gestualità si intende l'insieme dei gesti di una persona considerati come mezzo di espressione e di comunicazione. La comunicazione fra gli uomini [...] è veicolato nello stesso tempo dal canale verbale, ma in modi e con forza diversa (funzione ripetitiva/rafforzativa).
Tuttavia non ed. A. Kendon, The Hague-New York, Mouton, 1981.
N. Lamedica, Gesto e comunicazione, Napoli, Liguori, 1987.
L. Lurcat, ...
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Costume
Alice Bellagamba
Costume significa in primo luogo comportamento abituale, consuetudine, e di qui passa a indicare sia l'insieme delle usanze di un popolo o di una collettività sia il modo di [...] parte dei costumi non solo le usanze sociali, cioè i modi di comportarsi caratteristici di un dato gruppo, ma anche le immagini e interpretazioni autonome della propria cultura.
Bibliografia
a.n. allott, a.l. epstein, m. gluckmann, Introduction ...
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Mostro
Leopoldina Fortunati
Per mostro si intende un essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura. Esseri mostruosi sono largamente [...] , deforme, anche crudele e disumana" (Battisti-Alessio 1975). N. Tommaseo nel suo Dizionario della lingua italiana (1865-79) ma è anche modello culturale. Ogni società gratifica in mille modi il normale, colui che obbedisce alle sue norme, mentre ...
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civiltà e civilizzazione
Adriano Prosperi
Cultura, civiltà, identità
Cultura, civiltà, identità: tre termini dalle storie diverse e riferiti a contenuti diversi ma che nascono dalla volontà di definire [...] anche questo termine nasce per definire differenze: di modi tra città e campagna, di diritti tra il , 1776) sia sotto il profilo dei progressi del sapere (M.J.A.N. Condorcet, Esquisse d’un tableau historique des progrès de l’esprit humain, postumo ...
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Storia di genere
Simona Feci
Le donne diventano oggetto di storia
A partire dalla seconda metà degli anni Settanta del Novecento, ricerche dedicate alla storia delle donne si propongono di dare visibilità [...] genere» (gender) e la sua introduzione in campo storico
Nel 1976 N. Zemon Davis invitava a considerare «il peso dei ruoli sessuali nella storia al suo interno l’interrogativo su «i molteplici modi con i quali le donne hanno potuto re-interpretare ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [ant. o dial. vònno]; pres....