L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] d’accordo, pare obbligatoria quasi solo prima di è (c’è, ce n’è, dov’è, com’è, queste ultime due sequenze frequentissime nelle domande) soprattutto come modo del ➔ discorso riportato. Tra i modi indefiniti, l’infinito presente si usa spesso al posto ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] a, plur. masch. -i, plur. femm. -e).
I modi finiti, a eccezione dell’imperativo, distinguono tre persone al singolare e per indicare il significato possessivo parafrasabile con «pieno, dotato di N» sono -oso (omertoso, pedicelloso) e -ato (mansardato ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] a scuola che vado oggi, lo stesso contenuto è espresso in modi marcati. Le strutture marcate hanno la funzione di mettere in evidenza Leoni et al. 2004 (Cd Rom, B06).
Höhle, Tilman N. (1992), Über Verum-Fokus im Deutschen, in Informationsstruktur und ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] la propria grafia a scapito di quella locale (se ce n’è una). In piccola misura, ci serviamo di questo fondo, la semplificazione e la frantumazione sono per una lingua modi estremi per resistere alla dissoluzione. Questi fenomeni sono estranei a ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] considerate dal punto di vista statico, i modi di essere presentati come statici prevalgono sui processi , e fiso riguardai
per conoscer lo loco dov’io fossi.
Vero è che ’n su la proda mi trovai
de la valle d’abisso dolorosa
che ’ntrono accoglie ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] è
In unione con le forme non finite di altri verbi (➔ modi del verbo) svolgono una funzione di ‘aiuto’, poiché servono a formare The MIT Press (trad. it. Aspetti della teoria della sintassi, in N. Chomsky, Saggi linguistici, a cura di A. De Palma, 3 ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] tra l'altro, sono poste queste domande:
"Sei anche a conoscenza dei modi in cui si deve procedere per palesare ciò che non è chiaro nei definire basilari: p b t d ṣ [ts] k g h ḫ s z m n l r y w più la laringale alef con le vocali a i u. Le consonanti ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] fiorentina, uno straripante numero di francesismi: «Nel giardin me n’andai molto gicchito [umile] / per dotta [paura] di hanno ibridato la presumibile veste linguistica degli originali in modi difficilmente districabili.
Sulla lingua della Vita nova e ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] al maceratese [ɛ ˈitu ˈvia] i dialetti mediani del Lazio rispondono con [se n ɛ ˈjːitu] «se ne è andato» (e sim.), a [ˈbːutta Tacchia, Artemio (1990), Che nn’è? Mille proverbi e modi di dire rovianesi, trascritti in dialetto, tradotti e commentati, ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] del 1327).
La lingua dei testi normativi è ricca di modi espressivi e di lessico tratti dal latino giuridico medievale. :
Nella città di Roma anticamente
aveva [«c’era»] una colonna ’n Campidoglio,
che v’era scritto ogni uomo prode e valente,
saggio ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [ant. o dial. vònno]; pres....