GAISER, Gerd
P. Ch.
Scrittore tedesco, nato a Oberriexingen an der Enz (Württemberg) il 15 settembre 1908. Figlio d'un pastore protestante e avviato dapprima agli studî teologici, ha seguito poi i corsi [...] morale. Anche in questo ultimo romanzo, entro i modi di una tecnica compositiva "surrealista" assai vicina a , The modern German novel, Londra 1959, pp. 107-109; P. Chiarini, Da Nossack a G., in L'Europa letteraria, I (1960), n. 3, pp. 148-156. ...
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SANGUINETI, Edoardo
Alessandra Briganti
(App. IV, III, p. 263)
Poeta, romanziere, critico italiano. La produzione poetica di S. si è svolta coerentemente sulla linea inaugurata dalla serie Reisebilder, [...] crepuscolare. L'appiattimento e la banalizzazione dei modi espressivi e del linguaggio, l'avvicinamento alla 27 aprile 1980; M. Marchi, in Alcuni poeti, Firenze 1981; N. Lorenzini, Scartabellando Sanguineti: anatomia di una scrittura ''mise à nu'', ...
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Poeta austriaco, nato a Cernăuţ (Bucovina) il 23 novembre 1920. Compiuti gli studî liceali si recò a Parigi, seguendovi per qualche tempo corsi di medicina; sorpreso dallo scoppio della guerra in Bucovina, [...] semantico tradizionale (e sia pure metaforico) per adeguarsi ai modi espressivi di una tecnica astratta, informale. Ma l'arte, , Poesia tedesca del dopoguerra, Milano 1958, e da A. Rendi, Giovani scrittori tedeschi, in Tempo Presente, IV (1959), n. 4. ...
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VITTORINI, Elio
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Siracusa il 25 luglio 1908. Da ragazzo fece l'operaio. Si rivelò intorno al 1927, nell'ambiente fiorentino di Solaria. Trasferitosi a Milano, diresse, [...] Firenze 1931; Il garofano rosso, in Solaria, 1933-35; n. ed., Milano 1948; Nei Morlacchi; viaggio in Sardegna, Firenze il V. è stato assiduo traduttore; e dove, appunto, nei modi di una "conversazione" cantilenante e iterativa, di un "viaggio" che ...
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Scrittore, nato a Roma il 17 marzo 1917; ha dimorato a lungo nel Volterrano, dove prese parte alla Resistenza; è professore di liceo a Grosseto.
La sua narrativa, fin dalle stringate "moralità" o "caratteri" [...] al quale deve il ''Premio Strega,, 1960). I modi di questa narrativa sono di un realismo asciutto, "oggettivo 24 nov. 1955, 17 genn. 1957; E. Falqui, in Il Tempo, febbr. 1954; N. Gallo, in Il contemporaneo, 8 maggio 1954; C. Bo, in L'Europeo, 23 ott. ...
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STĂNESCU, Nichita
Alexandru Niculescu
Poeta romeno, nato a Ploiešti il 31 maggio 1933, morto a Bucarest il 5 dicembre 1983. Nelle sue liriche tocca i problemi dell'adolescenza investita dalla guerra [...] , mondano, in cui si possono riconoscere alcune riprese di modi e contenuti della poesia valacca del primo Ottocento.
Tradotto in Si veda anche la disputa recente (G. Grigureu, Al. George) sul valore poetico di N. Stănescu, in România Literarā, 1994. ...
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LUZI, Mario
Arnaldo Bocelli
Poeta, nato il 20 ottobre 1914 a Firenze, dove è professore di liceo.
Formatosi nel pieno dell'esperienza ermetica, le sue inclinazioni mistico-religiose lo hanno portato, [...] è venuto gradatamente attenuandosi, con lo sciogliersi di quei modi in un elegismo dalla intonazione vagamente parlata, un 15 agosto 1957, 17 sett. 1960; F. Fortini, in Il menabò, n. 2, Torino 1960; P. P. Pasolini, Passione e ideologia, Milano 1960. ...
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GADDA, Carlo Emilio
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Milano il 14 novembre 1893. Laureato in ingegneria, esercitò per alcuni anni la professione, mentre veniva affermandosi (intorno al 1930) fra gli [...] . Ne nasce una prosa barocca, mista di modi illustri e di modi dialettali e gergali; un gusto "macaronico", per ª, V, 3, Bologna 1936 (cfr. le Postille del G., in Letteratura, n. 2, aprile 1937); G. Contini, Esercizî di lettura, ecc., Firenze 1939; ...
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Pseudonimo di Mario Fagiolo, poeta in dialetto romanesco e architetto, nato a Roma il 12 marzo 1905; ha fondato alcune riviste di poesia e curiosità dialettali, fra cui Orazio (1949) e Il Belli (1952).
La [...] cigno, Roma 1957, ecc.), che si riallaccia ai modi della contemporanea lirica in lingua e specialmente alla ermetica, . Bo, in La Fiera lett., 23 dic. 1951; G. Vigolo, prefaz. a La peste a Roma, cit.; G. Mariani, in Letterature moderne, 1957, n. 6. ...
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Scrittore, nato a Belluno il 16 ottobre 1906; redattore del Corriere della sera.
Si rivelò con un breve romanzo, Bàrnabo delle montagne (Milano 1933) dove è già presente quel suo poetico dono di far levitare [...] una materia narrativa, apparentemente ligia a modi e particolari realistici, in forme fiabesche, dando a quel reca impronte di Kafka, rimane artisticamente genuino.
Bibl.: A. Bocelli, in N. Antologia, 16 maggio 1933, e in Primato, 1° settembre 1940; ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [ant. o dial. vònno]; pres....