MAZZEO DI RICCO
FFortunata Latella
Rimatore di Messina appartenente al movimento poetico della Scuola siciliana (v.); la sua attività è da collocarsi nel periodo posteriore alla morte di Federico II [...] e in Chiaro Davanzati; a lui si richiama in più modi Guittone d'Arezzo; lo citano Panuccio del Bagno, Terino poesia dei Siciliani, in Storia della letteratura italiana, diretta da E. Cecchi-N. Sapegno, I, Le Origini e il Duecento, Milano 1965, pp. 271 ...
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] secondo fibro del trattato, la descrizione dei tipi e dei modi delle facezie: e questa è una competenza del D., anche famiglia Dovizi di Bibbiena, in Atti e mem. della R. Acc. Petrarca, n. s., XX (1936), pp. 131-137; L. Russo, Commedie fiorentine del ...
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Cultura cavalleresca
Maria Luisa Meneghetti
Nell'arco dei cent'anni che precedono gli inizi della Scuola poetica siciliana, un genere letterario del tutto nuovo ‒ il romanzo cortese-cavalleresco ‒ nasce, [...] un lato impediscono una valutazione rigorosa dei modi e dei tempi di penetrazione della cultura cavalleresca è un‹o› desio che ven da core, vv. 9-11: "che li ochi rapresenta‹n› a lo core / d'onni cosa che veden bono e rio, / com'è formata natural ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] facevano parte, tra gli altri, le sorelle Maria e Pia Marchesini, Elena Valla, N. Sapegno, L. Ronga, G. Manfredini, A. Passerin d'Entrèves, E. piano ecdotico: non modificare la punteggiatura, portandola a modi a noi più prossimi e consueti, era scelta ...
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Benvenuto Cellini: La Vita - Introduzione
Carlo Cordié
L'opera artistica e letteraria di Benvenuto Cellini è, da secoli, fissata nel ritratto che l'autore fa di sé nella Vita: è perciò assai difficile [...] opera dell'orefice e nella narrazione dello scrittore i modi schiettamente individuali d'un carattere.
Così Benvenuto finì per ciò egli facesse per rendergli bene per male, o veramente perch'ei n'avesse paura, perché egli era uomo delle mani, e di tal ...
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GIOVANNI da Viterbo
Andrea Zorzi
Sulle vicende biografiche di G. non si hanno, a tutt'oggi, notizie di fondamento documentario certo. L'unica menzione diretta del suo nome è in uno dei due codici apografi [...] suoi collaboratori, cui seguono quelli che descrivono i modi di arrivo e di accoglienza nella città di 1899, nn. 468, 472; Regestum Senense, a cura di F. Schneider, Roma 1911, n. 539; Brunetto Latini, Li livres dou Tresor, a cura di F.J. Carmody, ...
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CAPACCIO, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Campagna d'Eboli (Salerno) negli ultimi mesi dell'anno 1552. Nella città natale egli venne avviato agli studi filosofici dai padri domenicani, probabilmente [...] è la "fascetta" pubblicitaria del libro: "con modi diversi da quei ch'insegnò il Sansovino, si scuopre L'Umanesimo napoletanoe la zona flegrea, in Archivio storico per le provincie napoletane, n. s., XXX (1944-46), pp. 5-36 (in particolare pp. 31 ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] e ideologie, quanto divergessero i rispettivi abiti e modi di vita. Non tacque, pertanto, l'eventuale intellettualità portoghese, cfr. G. C. Rossi, L'abate C. e il Portogallo, in Convivium, n.s., I (1947), pp. 727-738; IV (1950), pp. 821-823. Per l' ...
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IMPERIALE (Imperiali), Gian Vincenzo
Emilio Russo
Franco Pignatti
Nacque a Sampierdarena nella primavera del 1582 da genitori appartenenti a due delle famiglie più importanti della Repubblica di Genova: [...] da un discorso di Guido Casoni denso di ammirazione per i "nuovi modi" e l'ingegno con cui l'I. aveva legato le "sposizioni genovese del Seicento, Padova 1983. In particolare: I.N. Sauli Carrega, Epistolarum libri tres ad perillustrem Ioannem ...
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BARZIZZA, Gasperino (Gasparinus Barzizius; G. Bergomensis o Pergamensis)
Guido Martellotti
Era figlio di un Pietrobono, notaio, oriundo di Barzizza, paesello della Val Seriana presso Bergamo, dove la [...] in uno stile più disinvolto, con larghe concessioni ai modi del parlar comune. Nell'attività critica sui testi pp. 40, 82; Id., Die älteste Briefsammlung des G. B., in Beiträge zur Forschung, n. s., II, München 1929, pp. 39-84 (alle pp. 57-82 è dato ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [ant. o dial. vònno]; pres....