Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] coraggio. Egli non fu che uno scettico come tanti; e la sua produzione letteraria s'inquadra perfettamente nei modi della cosiddetta seconda sofistica. Solo che egli sopravanzava di gran lunga tutti gli altri sofisti per intelligenza, raffinatezza ...
Leggi Tutto
Letteratura di consumo che punta su temi di facile presa (sesso e sangue, crimine, violenza); in particolare, la ripresa di questi temi in chiave di citazione colta e ironica, come fenomeno tipico della [...] che esso propone, ingrandita fino alla parodia, dei modi più truci della narrativa popolare può servire, a si siano fatti attrarre, specialmente ai loro esordi, dalle possibilità offerte dal p. (N. Ammaniti, A. Nove, D. Luttazzi, A.G. Pinketts). ...
Leggi Tutto
Poeta inglese (n. forse Diss, Norfolk, 1460 circa - m. Londra 1529). Laureatosi (1493) a Cambridge, fu sino al 1500 precettore del principe Enrico, poi Enrico VIII. Nel 1498 aveva preso gli ordini sacri. [...] poemetti quali The bowge of courte (1509 circa), satira contro vizî e pericoli della vita di corte, ancora secondo i modi dell'allegorismo quattrocentesco; Colyn Cloute (1519), violenta e diretta satira contro il clero in genere e in specie contro il ...
Leggi Tutto
Scrittore (n. Trieste 1888 - m. in guerra, sul Podgora, 1915). Completò gli studî a Firenze dove, venuto a contatto con le correnti più vive della giovane letteratura italiana, cominciò a collaborare alla [...] : contrasto che nel suo libro di ricordi autobiografici, specialmente di adolescenza, Il mio Carso (1912), si riflette nei modi stessi della prosa, ora narrativa e quasi diaristica, ora lirica (con vaghi echi dannunziani), ora idilliacamente effusa ...
Leggi Tutto
Poeta latino (m. Utica verso il 201 a. C.) della Campania; combattente della prima guerra punica. Autore di palliatae (restano circa 30 titoli), satireggiò, nei modi della commedia attica antica, Quinto [...] di Enea. Da parte degli studiosi è ammessa la possibilità che N. precedesse Virgilio nell'immaginare una sosta di Enea a Cartagine e l'infelice amore tra lui e Didone, alla quale N. sembra facesse riferimento nel poema (e un discusso frammento è ...
Leggi Tutto
Scrittore statunitense (n. Chattanooga 1938). Dopo studi universitari irregolari, si unì all'avanguardia intellettuale nera, nella quale emerse sia per l'originalità della vena satirica, rivolta contro [...] tecnica del romanzo in cui mette in gioco miti, testi e linguaggio, scomponendoli e ricomponendoli nei modi surreali della narrativa post-moderna. Esordì con romanzi dalla scrittura fortemente sperimentale, lontana dalla tradizione realistica degli ...
Leggi Tutto
Dubois, Jean-Paul. – Scrittore francese (n. Tolosa 1950). Abile narratore della storia e dei modi di vita francesi, in possesso di una prosa agile ed essenziale con cui organizza trame complesse e credibili, [...] toi (1999); Une vie française (2004; trad. it. 2006); Le cas Sneijder (2011); La succession (2016; trad. it. 2017). Con Tous les hommes n'habitent pas le monde de la même façon (2019; trad. it. Non stiamo tutti al mondo nello stesso modo, 2020) si è ...
Leggi Tutto
Critico e scrittore albanese (n. Vuthaj, Kosovo, 1936). Prof. all'università albanese di Priština, con le sue opere ha dato un contributo fondamentale, nell'area balcanica, alla revisione della metodologia [...] paravajtëse ("Versi antecedenti", 1996); Fjalor demokratik ("Dizionario democratico", 1997); Tri mënyra të shkrimit shqip ("Tre modi per scrivere albanese", 2004); Realiteti i shpërfillur ("Realtà sottovalutata", 2006). Nella narrativa si è affermato ...
Leggi Tutto
Drammaturgo spagnolo (n. 1800 circa - m. Avana 1888); tradusse la Dalila di O. Feuillet, aggiungendovi di suo una seconda parte; rifuse in Redención la Dame aux camélias di A. Dumas. Fra le tragedie di [...] maggiore impegno vanno ricordate Elvira de Albornoz (1836), Trece de febrero (1837), Últimas horas de un rey (1849), La muerte de César (1876). Fu vicino ai romantici, pur restando legato a modi sostanzialmente neoclassici. ...
Leggi Tutto
Poeta tedesco (n. Hannover 1890 - m. in Francia, in un ospedale militare inglese, 1918). Autodidatta, influenzato da W. Whitman e da R. Dehmel, aderì al clima e ai modi dell'espressionismo, fondendo i [...] temi della città e del lavoro in un fervore cosmico-umanitario di radicale rinnovamento. La sua non vasta produzione lirica fu raccolta postuma: Rhythmus des neuen Europa (1921); Gesang der Welt (1927) ...
Leggi Tutto
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [ant. o dial. vònno]; pres....