COMANDÈ (Cumandeo), Giovanni Simone
Francesca Campagna Cicala
Figlio del pittore Stefano (allievo di Polidoro da Caravaggio, del quale il Grosso Cacopardo ricorda, sulla base del Gallo [1755, p. 185], [...] G. La Farina attribuivano invece al fratello Francesco è vicina ai modi di Catalano l'Antico e, al là del motivo iconografico che messinese (Alcuni art. siciliani..., in Arch. stor. siciliano, n.s., IV [1879], p. 160).
In effetti nella Vocazione ...
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BIAGIO d'Antonio da Firenze
Ennio Golfieri
Nacque a Firenze probabilmente negli anni intorno al 1445.
Fino al 1935 circa le opere che poi gli sono state riconosciute erano attribuite parte ad Andrea [...] data le opere attribuite a B. oscillano fra i modi del Verrocchio e quelli del Ghirlandaio per poi finire, XXXI[1938], pp. 83-5, e di C. Grigioni, in Melozzo da Forlì, II[1939], n. 6, p. 327); E. Golfieri-A. Corbara, B. d'A. pittore fiorentino in ...
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CIANI, Cesare
Ettore Spalletti
Nacque a Firenze il 28 febbraio del 1854 da Gaspero e da Carlotta Panzanini. Cominciò piuttosto tardi a dedicarsi alla pittura: diplomato nel 1875 presso un istituto tecnico [...] di questo periodo rivelano l'attenzione del pittore ai modi del Signorini tardo, e in particolare a quello delle macchiaioli. Le collezioni Martelli e Banti... (giornale del riordinamento), Firenze 1976, n. 42; C. C. Opere scelte da R. e F. Tassi ( ...
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CIGNONI (Cingnioni, Ciglioni, di Ciglione), Bernardino
Alberto Cornice
Figlio di Michele di Nanni, fu originario di Casole d'Elsa (Siena): risulta da due documenti del 1473 (pubblicati dal Milanesi, [...] miniature pervenuteci, si manifesta sensibile soprattutto ai modi di Benvenuto di Giovanni e di Guidoccio . Pini-G. Milanesi, La scrittura degli artisti ital., I, Firenze 1876, n. 67; J. W. Bradley, A Dictionary of miniaturists, illuminators..., I, ...
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FALZAGALLONI, Stefano
Anna Maria Fioravanti Baraldi
È molto incerta la fisionomia del F., pittore ferrarese, cui G. Baruffaldi dedica un intero capitolo delle sue Vite (1675); l'unico elemento sicuro [...] secondo il Laderchi (1838) e il Lanzi (1789), presenta modi vicini al fare di Giovanni Bellini. In base a ciò XVIII], a cura di M. A. Novelli, Ferrara 1991, pp. 502, 503 n. 1; C. Cittadella, Catalogo istorico de' pittori e scultori e delle opere loro, ...
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CIGNAROLI, Vittorio Amedeo Gaetano
Franca Dalmasso
Figlio del pittore Scipione e di Marianna Caretti, nacque a Torino intorno al 1730. La data di nascita viene stabilita sulla base dell'atto di morte [...] in vita un mondo arcadico ormai superato e che si risolve nei modi di una decorazione di maniera.
Nel 1778 il C. diveniva professore due Scene di caccia (Bull. du Musée hongrois des Beaux-Arts, 1972, n. 39, p. 100, ill. 80 s.). Aveva sposato nel 1766 ...
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BERNABEI, Tommaso, detto il Papacello
Maria Teresa Calvano
Nacque a Cortona tra il 1490 e il 1500, e in questa città si svolse la sua attività giovanile che lo vide attivo insieme con Turpino Zaccagna [...] e sonora, adeguandosi sia pur modestamente ai nuovi modi romani, tra Raffaello e Giulio Romano. In questo ; C. Pini-G. Milanesi. La scrittura d'arte italiana, Firenze 1876, disp. n. 8; J. A.Crowe-G. B. Cavalcaselle, Storia della pittura in Italia…, ...
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COMINELLI, Andrea
Ennio Concina
Nato probabilmente a Venezia nella prima metà del sec. XVII, il C. apparteneva a famiglia bergamasca già saldamente stabilita nella città lagunare nel secondo decennio [...] il prospetto di terra della residenza, assai prossimo ai modi di A. Tremignon in palazzo Flangini Fini. Rispetto L. Gonella, Il restauro di Pal. Labia a Venezia, in Antichità viva, 1972, n. 3, pp. 43 s.; E. Bassi, Palazzi di Venezia, Venezia 1976, p ...
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DIES, Cesare
Licia Marti
Nacque a Roma nel 1830. Frammentarie e spesso confuse sono le notizie relative alla vita e all'attività di questo artista che, stando alle affermazioni del De Gubernatis (1906) [...] ), il D. mostra, piuttosto, di ricalcare i modi del maestro soprattutto dal punto di vista grafico e 246; A. M. Corbo, T. Minardi e la scuola romana di S. Luca. Documenti, ibid., n. s., XX (1969), 1-2, pp. 131-142; M. Fagiolo, Arte a Roma dal ...
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FILOSI (Filozzi), Giuseppe
Flaminia Gennari Santori
Non si conoscono i dati biografici di questo incisore che, dal quarto al settimo decennio del XVIII secolo, fu attivo a Venezia, soprattutto nel campo [...] l'uso di simboli convenzionali, segnò una svolta nei modi di rappresentazione della città. Nel 1740, sempre per i 261, 277, 289, 298; Notizie d'arte tratte dai notatori degli annali del n. h. P. Gradenigo, a cura di L. Livan, Venezia 1942, ad Indicem ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [ant. o dial. vònno]; pres....