Pittore (Bologna 1512 - ivi 1597). Esponente del manierismo emiliano, risentì in un primo tempo dei modi raffaelleschi di Innocenzo da Imola e di Perìn del Vaga, di cui fu aiuto a Genova (1527). A Roma, [...] e la Disputa di s. Caterina, 1551, Bologna, chiesa del Baraccano, in cui il suo stile volge a forme michelangiolesche. n La figlia Lavinia (Bologna 1552 - Roma 1614), dal 1600 a Roma, deve la sua fama ai numerosi ritratti (La famiglia Gozzadini ...
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Architetto (n. forse Bologna 1350 circa - m. tra il 1401 e il 1402), operoso nella città e nel territorio di Bologna. Tra il 1382 e il 1388 venne incaricato dal comune di lavori di fortificazione in città [...] Firenze. In essa ciò che rimane del primitivo progetto di A. denota un'originale elaborazione di elementi gotici, anche oltremontani, in ritmi ampî e spazî chiaramente composti. Di modi più gotici è il campanile della chiesa di S. Francesco (1397). ...
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Pittore, scultore e architetto (n. forse Treviso 1498 - m. Boulogne 1544), probabilmente appartenente alla famiglia di P. M. Pennacchi, benché non vada confuso con il pittore Girolamo Pennacchi, anch'egli [...] in S. Petronio, la Presentazione al Tempio, in S. Salvatore, che rivelano spunti lombardo-emiliani e la conoscenza dei modi di Raffaello. Predilesse la pittura in chiaroscuro (grisaille): in questa tecnica è famosa la sua Allegoria antipapale (1543 ...
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Pittore e decoratore (n. presso Saluzzo 1530 circa - m. dopo il 1607). Educato ai modi dei manieristi, soggiornò a Roma dal 1570 al 1577 circa (affreschi nella chiesa di Trinità dei Monti); giovane ancora [...] si recò in Spagna, ove dipinse affreschi e pale d'altare nelle cattedrali di Malaga (1579), di Cordova (1585-86), nel pal. Santa Cruz a Viso nella Mancia (1586). Tornato in patria, nel 1601 dipingeva il ...
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Pittore (n. Venezia 1430 circa - m. dopo il 1491). Fratello di Antonio, collaborò con lui in numerose opere (polittico, 1450, Bologna, Pinacoteca). In seguito la sua attività si differenziò, anche stilisticamente, [...] sulla base di una più stretta adesione ai modi mantegneschi (S. Giuseppe da Capestrano, 1459, Parigi, Louvre; Madonna e santi, 1465, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte; trittico con storie della Vergine, 1473, Venezia, S. Maria Formosa; polittico ...
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Scultore (n. Fiesole 1465 - m. 1526). Le opere giovanili (dossale d'altare nel duomo di Fiesole, 1492-93) riecheggiano i modi di Benedetto da Maiano e di Andrea Sansovino. In seguito, questo eclettismo [...] si complicò in michelangiolismo (S. Andrea del duomo di Firenze, 1513). Ha inoltre scolpito: il fonte battesimale del duomo di Pistoia (1499); il busto di Marsilio Ficino (1522) nel duomo fiorentino, ecc ...
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Pittore (n. Napoli 1650 circa - m. 1710); allievo di L. Giordano, ne seguì fedelmente i modi. Terminò gli affreschi da lui iniziati nella cupola di S. Maria Donnaromita a Napoli, ed eseguì affreschi e [...] dipinti per chiese di Napoli e della Campania (Madonna del Rosario, 1702, Napoli, S. Giovanni delle Monache; varî dipinti, 1701-04, Aversa, Annunciata) ...
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Pittore (n. Amersfoort 1600 circa - m. 1669). Venuto in Italia, soggiornò a Roma, per ritornare a Amersfoort nel 1628. Vicino ai modi dei "caravaggeschi di Utrecht" (Terbruggen), riprende tuttavia spunti [...] rembrandtiani ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] diverse culture, gli uomini pensano e vivono e producono in modi diversi e che per intendere il passato è necessario aver The mind and art of Giovanni Battista Piranesi, Londra 1978; N. Carboneri, La reale chiesa di Superga di Filippo Juvarra, Torino ...
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RESTAURO
Michele Cordaro
Alessandra Melucco Vaccaro
Paolo Fancelli
(XXIX, p. 127; App. II, II, p. 698; IV, III, p. 210)
Inquadramento generale
di Michele Cordaro
C. Brandi, come è noto, agli inizi [...] . Teoria e metodologia del restauro cinematografico, a cura di G.L. Farinelli e N. Mazzanti, Bologna 1994; L'eclisse della memoria, a cura di T. Gregory cultura e nel saper fare tradizionale, anche i modi dell'intervento di r. sono stati investiti da ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [ant. o dial. vònno]; pres....