PERDIX (Περδιξ)
A. Bisi
Nipote di Dedalo per parte di madre la quale, secondo alcune più tarde versioni (cfr. Suda, s. v. Πέρδιχος ἱερόν) si impicca per il dolore causatole dalla morte del figlio. Anch'essa [...] una caduta, sebbene non procurata dal padre - ma i modi e i tempi di questa trasmissione rimangono quanto mai vaghi .
Bibl.: Höfer, in Roscher, III, 2, 1902-1909, cc. 1947-55, s. v., n. 2; C. Robert, in Pauly-Wissowa, IV, 2, 1901, cc. 1996-7, 2006, ...
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EUTHYMIDES (Εὐϑυμίδης)
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo, con la prima generazione dei maestri a figure rosse, nei due ultimi decenni del VI sec. a. C. Insieme ad Euphronios e a Phintias egli riassomma [...] forse a lui in persona si deve l'aver fissato i modi di uno stile monumentale, pieno allo stesso tempo di gravità In particolare la scena dell'armamento di Ettore nell'anfora di Monaco n. 2307, in cui le tre monumentali figure dell'eroe, di Priamo ...
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SATRAPO (iran. khsathra-pa; σατράπης; satrapes)
A. de Franciscis
In particolari circostanze i satrapi persiani coniarono monete proprie imprimendovi la loro immagine e talvolta anche il loro nome. Essi [...] ), trattato volta a volta con lievi differenze (v. ritratto, n. 4). Le satrapie, nel riordinamento di Dario I, 518 altre opere ove l'intenzione iconica, pur concepita secondo i modi ellenici, è ampiamente affermata. Oggi si tende a riconoscere almeno ...
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Vedi SPELLO dell'anno: 1966 - 1997
SPELLO (Hispellum, Colonia Iulia Hispellum e Flavia Constans)
U. Ciotti
Centro della VI Regione Augustea, nel sito della moderna S. (prov. Perugia), ricordato da Silio [...] impero di Augusto, da cui fu favorita in varî modi (tra l'altro con la donazione delle Fonti del XI, 1956, p. 377; G. Lugli, La tecnica edilizia romana, Roma 1957, pp. 46, n. 4, 244, 349, 488, 634, 642, tav. CLXXXVII; L. Crema, L'architettura romana, ...
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ONESIMOS (῎Ονήσιμος)
E. Paribeni
3°. - Ceramografo attico la cui attività può esser fissata nei primi tre decenni del V sec. a. C. Il nome è dato unicamente da una coppa del Museo del Louvre (B 2) in [...] quella del Pittore di Panaitios di cui accoglie i modi e le forme in modo tale che riesce difficile, Gnomon, IV, 1928, p. 328; W. Technau, in Röm. Mitt., XLVI, 1931, p. 189; N. Plaoutine, in Rev. Arch., S. VI, X, 1937, pp. 27-38; A. Rumpf, in Thieme ...
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Kush
Nome che nei testi egiziani, a partire dal Medio Regno, designava la regione a S della seconda cateratta del Nilo (Alta Nubia). K. era inizialmente diviso in varie entità politiche contro le quali [...] impadronirono delle fortezze egiziane sul Nilo e si attestarono a N fino a Elefantina. Rapporti commerciali e diplomatici furono stabiliti tra sovrani kushiti avevano adottato l’organizzazione, i modi, la lingua e l’ideologia della regalità faraonica ...
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NIKOSTHENES, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante circa l'ultimo decennio del VI e l'inizio del V sec. a. C. Per convenzione, a questo artista che dipinge esclusivamente nella tecnica [...] studiosi.
Un primo nucleo delle opere del Pittore di N. era stato un tempo accentrato intorno alla notevolissima coppa prime opere sono coppe a occhioni in cui egli si esprime in modi paralleli a quelli del Pittore di Bowdoin (Bowdoin-eye Painter) o ...
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MYSON (Μύδων)
E. Paribeni
Ceramista e ceramografo attico, la cui attività può esser fissata intorno al 500 e nei primi due decennî del V sec. a. C. I frammenti di un cratere a colonnette dall'Acropoli [...] (E. Langlotz, n. 806) ci conservano la sua firma come vasaio e come pittore.
J. D. Beazley lo considera caposcuola del gruppo dei sue prime e più soddisfacenti opere, come una semplificazione dei modi di Phintias e di Euphronios: su queste basi egli ...
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TANTALO (Τάνταλος, Tantalus)
E. Paribeni
È uno dei grandi puniti della Nèkyia omerica, e non diversamente dagli altri della stessa categoria è da affiancare ai Titani. In seguito, peraltro, viene sistemato [...] trascorrere nella colpa di höbris, che ci è narrata in vari modi: vanterie, l'immondo banchetto offerto agli dèi con le carni che compare su un cratere a volute italiota, a Monaco (n. 843), con figurazioni degli Inferi mentre a fianco di altri ...
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EURICLEA (Εὐρύκλεια)
A. Comotti
Figlia di Ops, nutrice di Odisseo. Gli resta sempre fedele ed è lei a riconoscerlo, mentre gli lava i piedi per ordine di Penelope, dalla cicatrice della ferita che gli [...] Efeso. L'episodio del riconoscimento è rappresentato in varî modi. La raffigurazione più antica è quella di uno sköphos -rendu de la Gommission Imperiale Archéologique, iv, Pietroburgo 1863, p. 184, n. 48.
Bibl.: H. W. Stoll, in Roscher, I, coll. ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [ant. o dial. vònno]; pres....