Scrittrice italiana (n. Milano 1971). Grazie al notevole successo commerciale di romanzi quali Mi piaci da morire (2005) e L’amore non fa per me (2007) e delle guide ironiche di auto-aiuto 101 modi per [...] riconoscere il tuo principe azzurro (2007) e 101 modi per dimenticare il tuo ex e trovarne subito un altro (2009), B. è stata accomunata spesso alla scrittrice inglese S. Kinsella (specializzata nel genere chick lit). Vincitrice del Premio Selezione ...
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Missiroli, Marco. – Scrittore italiano (n. Rimini 1981). Laureato nel 2005 in Scienze della comunicazione presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna, ha esordito nella scrittura con il romanzo Senza coda [...] (2005, premio Campiello Opera prima 2006). Attento osservatore dei modi della contemporaneità e dotato di una scrittura agile e piana, in grado di restituire una profonda dimensione introspettiva ai suoi personaggi, nei romanzi successivi (Il buio ...
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Pittore (n. San Severino Marche 1374 - m. prima del 1420), esponente, insieme al fratello Iacopo, del gotico cortese nelle Marche. Il trittico con il Matrimonio mistico di s. Caterina (San Severino, Pinacoteca), [...] datato 1400 e firmato da Lorenzo, mostra una precoce adesione ai modi del gotico internazionale, attenta all'arte coeva veneta e lombarda; l'affresco Madonna col Bambino, martirio di s. Stefano e s. Ginesio (1406, San Ginesio, Collegiata), firmato da ...
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Pittore senese (n. 1330 circa - m. Siena o San Gimignano 1410). La sua maniera, che si rifà ai modi sia di S. Martini sia dei Lorenzetti e di L. Memmi, rappresenta, alla fine del Trecento, il perdurare [...] di una tradizione senese ormai impoverita nelle qualità più propriamente creative, ma pur sempre di alto tono stilistico e non priva di soluzioni originali. Nel 1353 aveva bottega con A. Vanni. Del 1367 ...
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Pittore (Bologna 1512 - ivi 1597). Esponente del manierismo emiliano, risentì in un primo tempo dei modi raffaelleschi di Innocenzo da Imola e di Perìn del Vaga, di cui fu aiuto a Genova (1527). A Roma, [...] e la Disputa di s. Caterina, 1551, Bologna, chiesa del Baraccano, in cui il suo stile volge a forme michelangiolesche. n La figlia Lavinia (Bologna 1552 - Roma 1614), dal 1600 a Roma, deve la sua fama ai numerosi ritratti (La famiglia Gozzadini ...
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Architetto (n. forse Bologna 1350 circa - m. tra il 1401 e il 1402), operoso nella città e nel territorio di Bologna. Tra il 1382 e il 1388 venne incaricato dal comune di lavori di fortificazione in città [...] Firenze. In essa ciò che rimane del primitivo progetto di A. denota un'originale elaborazione di elementi gotici, anche oltremontani, in ritmi ampî e spazî chiaramente composti. Di modi più gotici è il campanile della chiesa di S. Francesco (1397). ...
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Compositore italiano (Napoli 1954 - Pescara 2023). Formatosi ai conservatori di Roma e Pesaro, ha fondato il suo personale linguaggio sul recupero di forme e modi della tradizione musicale classica, accompagnato [...] (1993), Marconi (1995), Alleluja (1995), Orlando (1997), Missa de beatificazione per Padre Pio (1999), Passio et Resurrectio (2000), Romanza (2002), Jakta (2003), De profundis (2006), Sinfonia n.1 e n. 2 (2006-07), Cantata per S. Paolo (2009). ...
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Montesano, Giuseppe. – Scrittore italiano (n. Napoli 1959). Laureato in Lettere, insegna Filosofia al liceo, e oltre a scrivere romanzi, è anche studioso e traduttore di letteratura francese. Sin dal suo [...] la saggistica 2017), Come diventare vivi (2017), Baudelaire è vivo. I fiori del male tradotti e raccontati (2021) e Tre modi per non morire. Baudelaire, Dante, i Greci (2023). Collabora inoltre con diverse testate giornalistiche, tra cui Il Mattino. ...
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Pittore, scultore e architetto (n. forse Treviso 1498 - m. Boulogne 1544), probabilmente appartenente alla famiglia di P. M. Pennacchi, benché non vada confuso con il pittore Girolamo Pennacchi, anch'egli [...] in S. Petronio, la Presentazione al Tempio, in S. Salvatore, che rivelano spunti lombardo-emiliani e la conoscenza dei modi di Raffaello. Predilesse la pittura in chiaroscuro (grisaille): in questa tecnica è famosa la sua Allegoria antipapale (1543 ...
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Filosofo dell'India meridionale (n. 1050 circa - m. 1137 circa). Fondò la scuola del cosiddetto monismo differenziato (viśiṣṭa-advaita), secondo cui, contrariamente a quanto insegna l'antico Vedānta, realtà [...] oggettiva e individualità non separano illusoriamente le creature dall'Assoluto, ma sono modi e attributi di Dio, ad esso esterno e al contempo da esso dipendenti e comunque destinati al ricongiungimento. Ciò avviene quando il ciclo delle ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [ant. o dial. vònno]; pres....