. È il primo grande poeta che dalla vita leggendaria del Buddha trasse materia per uno dei più importanti poemi d'arte (kāvya) della letteratura sanscrita, il Buddhacarita, o "vita del Buddha" (traduzione [...] Mahāyāna (v.), ma nulla rivela nelle sue opere la partecipazione al movimento d'idee ch'ebbe assetto sistematico da Nāgārjuna (fine del sec. II), tranne forse alcune leggende del Sūtrālaṃkāra che parlano di grazie largite dal Buddha, preludendo alla ...
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zen
Forma di buddhismo giapponese; risale direttamente al chan cinese, che fu introdotto in Giappone in due forme: la Rinzai nel 1191 dal monaco Eisai e la Soto nel 1227 da Dogen. Con il chan, lo z. [...] z.). Il modo usuale è la seduta di meditazione (zazen); la metafisica è essenzialmente quella dello shunya («vuoto») di Nagarjuna, accolto dal tantrismo: la percezione dell’identità tra questo e il meditante, che è la realizzazione soterica dello z ...
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Matilal, Bimal Krishna
Filosofo indiano (Joynagar, Bengala Occidentale, 1935 - Oxford 1991). Dopo aver studiato in profondità sanscrito e filosofia indiana (soprattutto Navyanyāya) a Calcutta, concluse [...] di espressioni come ‘la barba di Platone’. Seguendo alcune intuizioni di Russell e collegandole al pensiero di Nāgārjuna, analizza inoltre l’indefinibilità del «mondo oggettivo», poiché ogni nostro atto cognitivo implica qualche forma di costruzione ...
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nirvana
nirvāṇa
Termine sanscr. che letteralmente significa «spegnimento». È utilizzato in contesto induista e buddista per indicare la realtà ultima e la liberazione, in opposizione al saṃsāra (➔), [...] il n. rappresenta proprio l’estinzione di tali condizionamenti). Il n. è inoltre fra i bersagli dell’acume critico di Nāgārjuna, che arriva a mostrare come anche l’opposizione fra saṃsāra e n. sia insostenibile. Alcuni studiosi hanno suggerito che ...
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Scienza indiana: periodo classico. La medicina ayurvedica
Antonella Comba
La medicina ayurvedica
La medicina come Veda
Nel subcontinente indiano sono nati e si sono sviluppati molti sistemi terapeutici [...] chiaramente il suo contributo nel colofone di ogni capitolo inserito nell'opera originale, il nome dei due Suśruta o di Nāgārjuna non si ritrova in nessun colofone, a eccezione di un verso dell'edizione di Muralidhar. Ḍalhaṇa, tuttavia, nel suo ...
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tibetana, filosofia
La filosofia t. si sviluppa a partire da testi e presupposti del buddismo indiano e quasi esclusivamente in ambito buddista, offrendo interessanti soluzioni e sviluppi alle correnti [...] (n. 1054 o 1055) e i suoi discepoli, i quali, seguendo la corrente *prāsaṅgika, negano ogni proposizione del tetralemma di Nāgārjuna (➔) sostenendo che ogni cosa né «esiste», né «non esiste», né «esiste e non esiste», né «né esiste né non esiste ...
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Indologo e antichista italiano (n. Roma, 1930). Professore ordinario di Indologia all'Università di Roma “La Sapienza” (1964-2000). Allievo di Giuseppe Tucci, si è dedicato allo studio delle correnti filosofico-religiose [...] testi fondamentali della cultura indiana. Tra le sue traduzioni più note vanno ricordate quella delle Madhyamakakārikā di Nāgārjuna (1961), delle Spandakārikā di Vasugupta con il commento di Kallata (1961), del Tantrasāra (1960, 2a ed. 1990 ...
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Scienza indiana. I professionisti della scienza e la loro formazione
David Pingree
I professionisti della scienza e la loro formazione
Il sistema castale
L'organizzazione indiana della società in caste, [...] di trasportare nella sua terra d'origine i libri da lui acquistati. Nel monastero che il re fece scavare per Nāgārjuna nella roccia a Bhramaragiri, nel Kośala meridionale, furono depositate le scritture del Buddha Śākyamuni e gli scritti dei pusa (il ...
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Vasubandhu
Filosofo buddista indiano (4°-5° sec.). A V. la tradizione attribuisce tre classi di testi: l’Abhidharmakośa («Tesoro dell’Abhidarma», d’ora in poi AK) e il suo commento (testi filosofici [...] es., «vaso») e oggetti assolutamente esistenti (i singoli atomi che compongono il «vaso») e sarà decisiva nel pensiero di Nāgārjuna (➔) e, attraverso lui, di Śaṅkara. Nell’AK si citano anche degli asceti meditanti, detti yogācāra («praticanti di yoga ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] e della non esistenza, dell'affermazione e della negazione, del piacere e del dolore. Il fondatore della scuola, Nāgārjuna, metteva in rapporto questa via mediana con la dottrina della causazione dipendente, propria del buddhismo antico, secondo cui ...
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