Vedi NIMES dell'anno: 1963 - 1996
NÎMES (Nemausus)
F. Benoît
Capitale dei Volsci Arecomici all'epoea dei Galli, era anche un santuario importante per la sua posizione lungo la strada che dall'Italia [...] Arles et la Camargue, Parigi 1946; P. Orgels, La première vision de Constantin et le temple d'Apollon à Nîmes, in Ac. Royal de Belgique, Lettres, XXXIV, 1948, p. 176; E. Galletier, La mort de Maximien dans le panégirique du 310, in Rev. Ét. Anciennes ...
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NÎMES, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio, che ha dipinto, nel primo venticinquennio del VI sec. a. C., tre vasi tuttora inediti: una kotỳle frammentaria a Nîmes (Museo Arch., n. 56o), alla quale [...] deve il suo nome, e due vasi, trovati in una tomba di Taranto, una oinochòe a larga base (inv. n. 52900) e una kotỳle (inv. n. 52895). La decorazione è ispirata dal fregio animale corinzio (v. corinzi, ...
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Pittore e incisore (Nîmes 1700 - Castel Gandolfo 1777), direttore dell'Accademia di Francia a Roma (dal 1751 fino al 1774). Artista brillante, autore di grandi cicli decorativi (Storia di Psiche, 1737-39, [...] Hôtel de Soubise, oggi Archives Nationales, Parigi) e di galanti mitologie di gusto rococò, dipinse anche fresche vedute di Roma ...
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Pittore e attore (Nîmes 1809 - Parigi 1865). Allievo di A.-J. Gros, fu presente ai Salons dal 1831 ma si dedicò soprattutto al teatro. Recitò alla Comédie, all'Odéon (1839) poi in teatri popolari, riscuotendo [...] lodi entusiastiche (fu ammirato, tra gli altri, da Ch. Baudelaire) e forti critiche per l'originale impetuosità ...
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Architetto francese (Nîmes 1829 - Marsiglia 1874), attivo a Marsiglia ove, fra l'altro, completò la cattedrale, iniziata nel 1855 da L. Vaudoyer (di cui fu allievo all'École des beaux arts di Parigi) in [...] forme di imitazione bizantino-romanica, la chiesa di Notre-Dame de la Garde, il Palais de Longchamp in forme rinascimentali, la Biblioteca e la Scuola di belle arti ...
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Architetto (Nîmes 1723 - Strasburgo 1795). Fu decisivo per la sua arte un soggiorno a Roma. Tra le sue opere: il convento e la chiesa di Buchau (1773-76); la chiesa per il convento benedettino di S. Biagio [...] nella Selva Nera, una delle più significative opere del tempo (1768-79); la chiesa del convento di Hechingen, notevole esempio di stile classico (terminata nel 1783); il castello di Coblenza (1777-86, ...
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REBURRUS (T. Crispus Reburrus)
P. Moreno
Il nome di R. è inciso due volte sui blocchi dell'anfiteatro di Nimes, la cui costruzione risale forse, nelle parti più antiche, alla fine del I sec. d. C. (v. [...] nîmes).
Le iscrizioni, di data incerta, potrebbero conservare il nome d'un architetto che ha lavorato all'anfiteatro.
Bibl.: C.I.L., XII, 3315; A. Grenier, Manuel d'Archéologie Gallo-romaine, III, Parigi 1958, p. 626: P. Wuilleumier, in Enciclopedia ...
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PYTHIS (Πῦϑις)
Red.
3°. - Mosaicista di origine ed epoca ignote, figlio di Antiochos. Firma un mosaico proveniente dai pressi di Nîmes, con al centro la rappresentazione, in tessere bianche e nere, di [...] un labirinto, e intorno pesci e stelle.
Bibl.: Inv. Mos. Gaule, I, Parigi 1909, n. 341; Thieme-Becker, XXVII, 1933, p. 485 ...
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Architetto (Parigi 1653 - Montpellier 1701). Studiò a Roma (1676-81) e lavorò quindi a Parigi con J.-H. Mansart. La sua attività si svolse soprattutto a Nimes, Carcassonne, Montpellier (Promenade du Peyrou, [...] in collab. con F. d'Orbay), Beziers. Nel 1693 divenne "architecte de la province" (Linguadoca). La sua opera principale è il pal. arcivescovile di Tolosa. Tradusse il libro VI del Trattato di V. Scamozzi ...
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MANIKOS
L. Guerrini
Supposto mosaicista (o forse più precisamente aiuto mosaicista) di epoca romana la cui firma si ritrova unita a quella di Methyllos (v.), su un mosaico di Nîmes, di fattura rozza. [...] Il frammento che conteneva la firma dei due artisti è andato perduto.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. gr. Künstler, Stoccarda 1889, p. 313; H. Lukas, in Röm. Mitt., XVII, 1902, p. 126, nota 2; A. Blanchet, ...
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arèna s. f. [dal lat. (h)arēna (v. la voce prec.), perché cosparsa di sabbia]. – 1. a. Negli stadî, circhi e anfiteatri dell’antichità classica, spazio libero, di forma rettangolare o ellittica, circondato da gradinate riservate agli spettatori,...
provenzale
agg. e s. m. e f. – Della Provenza, regione storica e moderna della Francia sud-orientale: il territorio p.; la letteratura p. (o occitanica), quella prodotta in Provenza nei sec. 12° e 13°, spec. con riferimento alla poesia dei...