Pittore (n. Delft 1590 circa - m. prima del 1648); lavorò alla corte d'Inghilterra (1614 circa - 1635) dove, prima dell'arrivo di van Dyck, fu il ritrattista più in voga. Opere nei musei di Londra, Copenaghen, Torino ...
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Pittore (Österby, Svezia, 1697 - Monaco di Baviera 1776). Si formò a Stoccolma alla scuola di uno zio materno, M. Mytens il Vecchio, e completò la sua educazione a Norimberga e a Venezia, a contatto con [...] G. Piazzetta. Svolse attività di ritrattista presso le corti tedesche ...
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Pittore (Anversa 1576 circa - Londra 1621). Attivo a Londra forse già dal 1606, ma certamente dal 1616, fu ritrattista ufficiale della regina Anna. Lavorò anche a Leida (1612 e 1614) e a Bruxelles (1616). [...] I suoi ritratti, ancora legati alla tradizione cinquecentesca, sono vicini a quelli di D. Mytens (La regina Anna, 1617, Windsor Castle; Giacomo I, Hampton, Hampton Court palace). ...
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CLEMENTI, Maria Giovanna Battista, detta la Clementina
Andreina Griseri
Figlia di Gio. Pietro Giuseppe Bussano (Bussana, Buzana), chirurgo, e di Maria Cristina Ausineti, nacque intorno al 1692, probabilmente [...] , pittore di corte, e in quello stesso ambiente fu addetta esclusivamente ai ritratti; conobbe esemplari del ritrattista svedese Martin van Mytens il Giovane, di passaggio a Torino nel 1728 e attivo per la corte, e dei pittori francesi presenti nella ...
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FORLÌ, Giovan Vincenzo
Concetta Restaino
Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo pittore originario di Forlì del Sannio (ora in prov. di Isernia), da cui prese il nome, e attivo a Napoli tra [...] 'ultima impresa, compiuta nel 1594, il F. ebbe l'incarico di dipingere Angeli con i simboli delle litanie mariane accanto ad A. Mytens, J. Snyers, G.A. D'Amato, Curzio di Giorgio, Giulio dell'Oca e sotto la sorveglianza diretta di F. Santafede, a sua ...
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HENDRICKSZ, Dirck (Teodoro d'Errico)
Susanna Falabella
Nacque ad Amsterdam tra il 1542 e il 1544 da Henrick Centen (P. Leone De Castris, 1991, p. 330).
La ricostruzione del percorso pittorico dell'H., [...] inedito di Teodoro d'Errico, in Napoli nobilissima, XXX (1991), pp. 31-34; Id., La ritrovata "Assunzione della Vergine" di Aert Mytens, ibid., pp. 161, 164, 168-170; Id., A proposito di Teodoro d'Errico e di un libro recente, in Prospettiva, 1991 ...
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COMODI (Commodi), Andrea (Giovan Andrea)
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Riccardo, nacque a Firenze nel 1560.
Coetaneo dell'Empoli, del Boscoli, del Pagani, del Cigoli, del Passignano, cioè della [...] caso, e più concretamente, si pone un rapporto non casuale con fiamminghi operosi negli stessi anni a Roma; con Aerts Mytens e il suo celebre Cristo deriso, oggi a Stoccolma, che veniva portato a compimento proprio nello stesso tempo, con Coberger ...
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CORENZIO, Belisario
Francesco Abbate
Greco di origine - era infatti nato in Acaia nel 1558 -, giunto a Napoli nel 1570 c. (cfr. Ambrasi, 1962, p. 387), il C. godette presso i contemporanei e gli antichi [...] con la vasta area dei tardomanieristi fiamminghi presenti a Napoli quali Cornelis Smet, Teodoro d'Errico, Rinaldo Fiammingo, Aert Mytens.
I primi documenti sulla vastissima produzione del C. risalgono al 1590 (D'Addosio, 1913) quando il pittore aveva ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] collezione di opere del Rinascimento italiano e l’invito a corte di artisti come A. Gentileschi, gli olandesi C. van Poelenburg, D. Mytens e J. Lievens, il tedesco H. Steenwick, ma soprattutto P.P. Rubens e A. van Dyck, che ebbe numerosi imitatori (R ...
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