Storico francese, nato a Lione il 6 luglio 1886, morto a Les Roussilles (Lione), il 16 giugno 1944. Figlio dello storico dell'antichità Gustave B., studiò all'Ècole normale supérieure, a Lipsia e a Berlino, insegnò in licei di provincia e, dal 1919 al 1936, storia medievale all'università di Strasburgo, dal 1936 storia economica alla Sorbona. Combattente valoroso nella prima e nella seconda Guerra ...
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Uomo politico salvadoregno, nato a San Salvador il 23 novembre 1925, morto ivi il 23 febbraio 1990. Fondatore nel 1960 e leader del Partido Demócrata Cristiano (PDC), fu candidato dell'opposizione nelle elezioni presidenziali svoltesi nel febbraio 1972; coinvolto nel tentativo di colpo di stato che fece seguito alla contestata vittoria del candidato governativo (il colonnello A. A. Molina), fu costretto ...
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. È il fatto di due stati in guerra contro un medesimo stato senza che la loro lotta contro il comune nemico risulti regolata e contemplata in accordi internazionali (patto di alleanza) che mirino a stabilire le basi di una politica comune.
L'espressione è entrata nell'uso corrente in occasione della partecipazione dell'Italia alla guerra delle Nazioni Unite contro la Germania (dal 13 ottobre 1943) ...
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(X, p. 257; App. I, p. 417; II, I, p. 585; III, I, p. 374; IV, I, p. 436)
Confini e problemi territoriali. - Sicurezza dei confini e integrità territoriale costituiscono ancora oggi momenti fondamentali della politica estera della C. e base di un sentimento nazionalistico molto radicato. Nella sua millenaria storia, infatti, questo immenso paese si è andato costruendo e consolidando nella funzione ...
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Storico, nato a Rieti l'8 aprile 1929. Laureatosi a Roma con F. Chabod, fu in seguito allievo dell'Istituto italiano per gli studi storici fondato a Napoli da B. Croce. La sua formazione deve molto anche all'insegnamento e all'amicizia di D. Cantimori. Professore universitario dal 1968, dal 1971 ha insegnato prima Storia dei partiti politici poi Storia contemporanea nell'università di Roma ''La Sapienza''. ...
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(VI, p. 118; App. IV, I, p. 228)
Nell'intervallo tra i due ultimi censimenti (1970 e 1980) gli abitanti di B. sono passati da 238.141 a 249.000; nel 1988, secondo una stima, erano saliti a 254.000. L'incremento annuo, a causa del persistere dell'emigrazione, è stato assai modesto (non superiore allo 0,5%), e il piccolo stato, demograficamente tanto congestionato (la densità arriva quasi a 590 ab. per ...
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Filosofo e storico, nato a Senosecchia (Trieste) il 15 agosto 1896, morto a Roma il 3 agosto 1959. Suddito austriaco, allo scoppio della prima guerra mondiale riparò in Italia e partecipò da volontario, sotto falso nome, alle operazioni. Prof. di letteratura tedesca all'univ. di Padova (1944) poi a Roma di filosofia della storia (1947), e di storia della filosofia moderna e contemporanea (1957). Prese ...
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Denominazione occidentale (Κομάνοι, per la prima volta in fonti bizantine nel 1078; ted. Valwen) della popolazione turca dei Qïpciāq, emigrata successivamente dall'Asia centrale verso ovest e verso sud e scesa intorno al secolo X d. C. nei territorî a nord del Caspio e del Mar Nero, dove erano già stabilite le popolazioni turche dei Peceneghi e altre tribù degli Oghuz (Ghuzz, Turcomanni). I Qïpciāq ...
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Il convegno di Casablanca. - Definita come la conferenza della "resa incondizionata", essa fu la più lunga e importante riunione militare di tutta la seconda Guerra mondiale (14-26 gennaio 1943).
Ad essa presero parte Roosevelt e Churchill, con i rispettivi capi militari. Come rivela Cordell Hull, "il principio della resa incondizionata rivoluzionò la nostra politica nei confronti dell'Asse e dei suoi ...
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Politico e giureconsulto spagnolo, nato a Priego (Andalusia) il 6 luglio 1877. Studiò legge a Granata. Appena deputato (1905), seguace del liberale Romañones, subito si manifestò grande oratore parlamentare. Nel 1917 ebbe il portafoglio dei Lavori pubblici sotto il governo liberale democratico di García Prieto e nel 1922 quello della Guerra, fino a pochi mesi prima del colpo di stato del Primo de Rivera ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.