L'isola di Capraia è nota per i fenomeni di erosione che presentano le sue ripide coste, specialmente a O., dove si osservano sculture alveolari, marmitte, ponti naturali, ecc. La costa orientale presenta invece un terrazzo dovuto a sollevamento recente, sul quale sorge l'abitato detto Castello; esso raccoglie la parte maggiore della popolazione, alquanto aumentata nell'ultimo decennio (nel 1931 ab. ...
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Comunità dell’Africa orientale
Origini, sviluppo e finalità
Le origini della Comunità dell’Africa orientale risalgono agli anni Sessanta del secolo scorso, quando Kenya, Uganda e l’allora Tanzanica (in seguito Tanzania, dopo l’unione con l’isola di Zanzibar) iniziarono il cammino verso una maggiore cooperazione, agevolati dalla condivisione di modelli amministrativi ed economici derivanti dall’assoggettamento ...
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La Repubblica autonoma Cecenia-Inguscezia, soppressa dopo la seconda guerra mondiale, è stata ricostituita nel febbraio 1957; il suo territorio si estende dalla alta cresta del Caucaso Centrale, ove si innalza il Kazbek (5043 m s. m.) sino al Terek. Superficie 19.300 km2; pop. 711.000 ab.; capit. Groznyj (240.000 ab.). Il paese della Cecenia, accanto alla tradizionale attività della pastorizia, ha ...
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ABEBA È oggi la capitale dell'Africa Orientale Italiana, posta a più di 2600 m. s. m., secondo alcuni, mentre secondo altri sarebbe a circa 300 m. più in basso. Dai calcoli fatti in occasione della costruzione della ferrovia Gibuti-Addis Abeba risulterebbe che il piano della stazione ferroviaria si trova a 2641 m. s. m.
Circondata a occidente e a settentrione da un complesso di alture dal M. Furi, ...
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Ufficiale e viaggiatore, nato a Vasto (Abruzzo) il 16 aprile 1864; morto nel Congo Belga il 17 novembre 1905. Nel 1884 prestò la sua opera volontaria a Napoli, colpita dal colera. Salpato per l'Eritrea col grado di tenente d'artiglieria, combatté a Mai-Marèt contro ras Sebhàt, e ad Adua come ufficiale della terza batteria da montagna della brigata Albertone, comandata dal Bianchini, si coprì di gloria ...
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Il capoluogo della Cirenaica contava 66.795 ab. nel 1939, di cui 22.000 Italiani. Con decreto 9 gennaio 1939 la provincia di Bengasi venne aggregata al territorio del regno. Negli ultimi anni l'attrezzatura turistica ed alberghiera della città era molto migliorata, come pure gli altri servizî (centrale termo-elettrica, acquedotto, fognature, centrale del latte, ecc.). Anche le attività industriali ...
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La città aveva raggiunto nel 1931 i 30.169 ab., dei quali 27.683 accentrati; il comune aveva 34.382 ab., compresi i centri minori di S. Marinella, S. Severa, Ladispoli e Palo. Il censimento del 1936 ha dato una popolazione (legale) di 31.858 ab., dei quali 24.822 nel centro; ma i dati non sono comparabili con quelli del censimento precedente. Il movimento del porto si era venuto, nell'ultimo decennio ...
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Città e porto dell'Alasca, situata all'estremità occidentale della penisoletta che separa le due appendici nelle quali si biforca il Cook Inlet, profonda insenatura della costa sud. Sorta in mezzo a una regione selvaggia come accampamento di operai, si è sviluppata mercé la posizione sicura, fino a diventare il maggiore scalo marittimo dello stato, collegato da linee regolari a Seattle. Poco a nord, ...
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. Capitale (dal 1935) della Costa d'Avorio (47.700 ab. nel 1955), e porto principale; sorge sulla laguna di Ébrié, che ha fondali profondi ed è stata posta in comunicazione col mare mediante lo scavo attraverso il cordone sabbioso del canale di Vridi, aperto il 5 febbraio 1951, lungo 2,7 km e largo 350 m. La città, che è ben collegata all'interno, si è sviluppata su una penisoletta, dove sono sorti ...
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La questione di Alessandretta, sollevata dal governo turco il 27 settembre 1936 e portata davanti alla Società delle nazioni fu definita, dopo lunghi negoziati, con l'accordo franco-turco del 23 giugno 1939, che fissò i confini tra la Siria e la Turchia attribuendo alla Turchia il sangiaccato di Alessandretta (dai turchi detto Hatay: v. in questa App.). Il governo siriano protestò immediatamente, dichiarando ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.