La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’): la lingua è un latino solo di facciata, fonte di equivoci, ridotto alle storpiature e agli strafalcioni che caratterizzarono poi il tipo del dottore (Graziano o ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione di parole nuove.
Si confrontino le forme del verbo lavorare nelle frasi seguenti:
(1) oggi Carlo lavora molto bene
(2) l’anno scorso Carlo lavorò molto bene
(3) oggi gli operai lavorano molto ...
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Il superlativo è insieme al comparativo (➔ comparativo, grado) un grado degli ➔ aggettivi e degli ➔ avverbi, che segnala che la proprietà espressa dall’aggettivo o dall’avverbio è intensificata al massimo grado senza riferimento a un termine di paragone (superlativo assoluto), oppure in relazione a una gerarchia di altri nomi (superlativo relativo) che formano il ➔ secondo termine di paragone. In questo ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; ➔ soggettive, frasi), le dichiarative (su questo siamo d’accordo, che la crisi sta mettendo in ginocchio il paese; ➔ dichiarative, frasi) e le relative quando l’antecedente del pronome relativo ...
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Avverbi di maniera (detti anche di modo o qualificativi) è la denominazione tradizionale di una vasta categoria di ➔ avverbi che esprimono il modo o la maniera in cui ha luogo l’evento indicato dal predicato, oppure specificano l’ambito o il grado in cui una determinata proprietà si applica:
(1) ha confessato spontaneamente
(2) parlar chiaro [o bene o male]
(3) un libro particolarmente bello
(4) politicamente ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ pragmatica. La sintassi ha infatti contatti con vari livelli della lingua: in particolare, (a) siccome non c’è frase senza ➔ curva melodica, la sintassi è correlata all’➔intonazione e alla ➔ prosodia; ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il volgare si afferma pienamente nelle scritture; ma questo vale, nel Duecento e ancora nel Trecento, per una pluralità di volgari, ai quali, soprattutto nel Duecento, si affiancano nell’uso letterario ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella definizione della grammatica tradizionale i verbi transitivi (dal lat. transire «passare a, attraverso») denotano il ‘passaggio’ dell’azione sull’oggetto. Nei verbi intransitivi, invece, ciò non si ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri soggetti, attraverso l’enunciazione di obblighi, divieti o istruzioni.
Il testo prescrittivo si collega alla ➔ modalità che definisce il comportamento immediato o futuro dell’emittente, del destinatario ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni e persino tratti grammaticali e fonologici diffusi nelle lingue europee. L’uso a cui si fa riferimento in questa voce è quello per cui europeismo è una parola (o espressione) che, partendo da una ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.