Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di spese di un cantiere nautico stilato tra la fine dell’XI e (con maggiore probabilità) l’inizio del XII secolo (➔ italiano antico), conservato da una pergamena poi usata come carta di guardia di un codice ...
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Il termine paretimologia fu coniato dal linguista italiano Vittore Pisani (19672) con l’intenzione di rimpiazzare la più antica denominazione etimologia popolare (traduzione italiana del ted. Volksetymologie coniato da E. Förstemann nel 1852; cfr. anche fr. étymologie populaire, ingl. folk etymology), ritenuta inadeguata per il suo ovvio, ed esclusivo, riferimento ad attività linguistiche del ‘popolo’, ...
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Le locuzioni avverbiali sono unità formate da due o più parole che, prese nel loro insieme, svolgono una funzione paragonabile a quella degli ➔ avverbi.
In italiano, esse sono costituite per lo più da una preposizione seguita da un sintagma nominale, come illustrato in (1) e (2); possono inoltre essere formate da una preposizione e un avverbio (cfr. 3 e 4), oppure essere costituite da espressioni più ...
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Sistema linguistico fondato sull'inglese, con una semplificazione radicale del lessico e della grammatica: il nome infatti significa "inglese fondamentale". Proposto nel 1927 da C.K. Ogden, mira a diventare una lingua internazionale elementare e insieme a fornire uno schema per un primo insegnamento approssimativo dell'inglese agli stranieri. I diritti d'autore del Basic sono stati acquistati dal governo ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi sulle labbra di una più o meno ampia comunità di parlanti, come il francese o, almeno fino a ieri, i dialetti in Italia. Ne consegue che, mentre per l’inglese, il francese e lo spagnolo le trasformazioni ...
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Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del mondo. La fama di genio, meritata ma anche ingigantita, ha favorito l’attenzione per le sue invenzioni e per le sue realizzazioni artistiche, ma ha spesso costituito un ostacolo all’analisi profonda ...
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Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di essi si presenta come ➔ maschile o ➔ femminile (in altre lingue anche ➔ neutro). In alcune lingue (come l’italiano), il sistema di genere si riflette anche sui modificatori del nome (aggettivi, participi, ...
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I verbi atmosferici (o meteorologici) sono quei ➔ verbi che esprimono appunto eventi meteorologici. Nella lista appaiono albeggiare, annottare, balenare, brinare, diluviare, fioccare, fulminare, gelare, grandinare, imbrunire, lampeggiare, il raro nevare, nevicare, nevischiare, piovere, sgelare, spiovere, tempestare, tuonare. A questi vanno aggiunti i verbi costruiti con un predicato nominale preceduto ...
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Filologo, morto a Napoli il 24 agosto 1971. Direttore del Grande dizionario della lingua italiana dell'Utet, era passato, nel 1961, dalla cattedra di filologia romanza a quella di letteratura italiana, sempre nell'università di Napoli. B. aveva proseguito la sua attività di studioso e di filologo volgendosi ai più vari momenti della letteratura italiana (Occasioni critiche, 1964, che raccoglie indagini ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. Basti pensare che fino al 1927 contava la sola provincia di Roma e che in quegli stessi anni fu notevolmente ampliato, inglobando vasti territori dall’Umbria (gran parte della provincia di Rieti), ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.