Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi sulle labbra di una più o meno ampia comunità di parlanti, come il francese o, almeno fino a ieri, i dialetti in Italia. Ne consegue che, mentre per l’inglese, il francese e lo spagnolo le trasformazioni ...
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Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del mondo. La fama di genio, meritata ma anche ingigantita, ha favorito l’attenzione per le sue invenzioni e per le sue realizzazioni artistiche, ma ha spesso costituito un ostacolo all’analisi profonda ...
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Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di essi si presenta come ➔ maschile o ➔ femminile (in altre lingue anche ➔ neutro). In alcune lingue (come l’italiano), il sistema di genere si riflette anche sui modificatori del nome (aggettivi, participi, ...
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I verbi atmosferici (o meteorologici) sono quei ➔ verbi che esprimono appunto eventi meteorologici. Nella lista appaiono albeggiare, annottare, balenare, brinare, diluviare, fioccare, fulminare, gelare, grandinare, imbrunire, lampeggiare, il raro nevare, nevicare, nevischiare, piovere, sgelare, spiovere, tempestare, tuonare. A questi vanno aggiunti i verbi costruiti con un predicato nominale preceduto ...
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Filologo, morto a Napoli il 24 agosto 1971. Direttore del Grande dizionario della lingua italiana dell'Utet, era passato, nel 1961, dalla cattedra di filologia romanza a quella di letteratura italiana, sempre nell'università di Napoli. B. aveva proseguito la sua attività di studioso e di filologo volgendosi ai più vari momenti della letteratura italiana (Occasioni critiche, 1964, che raccoglie indagini ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. Basti pensare che fino al 1927 contava la sola provincia di Roma e che in quegli stessi anni fu notevolmente ampliato, inglobando vasti territori dall’Umbria (gran parte della provincia di Rieti), ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» (Berruto 1987: 43). Due avvertenze sono necessarie:
(a) il concetto di semplificazione dev’essere sempre inteso in termini locali, cioè in relazione all’ambito linguistico a cui si fa riferimento;
(b) ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo è più probabile quando la parola che fa da modello del cambiamento appartiene a un insieme di parole numeroso. In linguistica storica, analogia (con l’affine cambiamento analogico) è usato spesso ...
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Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). In particolare, tali consonanti sono caratterizzate da una completa chiusura nella parte mediana della cavità orale e da un abbassamento dei bordi della lingua.
In fonetica, le laterali ...
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. I suoni avulsivi (così chiamati da Raoul de La Grasserie) sono detti dai linguisti inglesi clicks, dai Tedeschi schnalze o Schnalzlaute, dai Francesi cliquements, ecc.; sono suoni consonantici prodotti con un moto di succiamento della lingua (e non con l'inspirazione come si credette in un primo tempo e come si continua a credere da alcuni). Nelle nostre lingue essi ricorrono molto raramente e solo ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.