Filologo, morto a Napoli il 24 agosto 1971. Direttore del Grande dizionario della lingua italiana dell'Utet, era passato, nel 1961, dalla cattedra di filologia romanza a quella di letteratura italiana, sempre nell'università di Napoli. B. aveva proseguito la sua attività di studioso e di filologo volgendosi ai più vari momenti della letteratura italiana (Occasioni critiche, 1964, che raccoglie indagini ...
Leggi Tutto
Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. Basti pensare che fino al 1927 contava la sola provincia di Roma e che in quegli stessi anni fu notevolmente ampliato, inglobando vasti territori dall’Umbria (gran parte della provincia di Rieti), ...
Leggi Tutto
Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» (Berruto 1987: 43). Due avvertenze sono necessarie:
(a) il concetto di semplificazione dev’essere sempre inteso in termini locali, cioè in relazione all’ambito linguistico a cui si fa riferimento;
(b) ...
Leggi Tutto
Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo è più probabile quando la parola che fa da modello del cambiamento appartiene a un insieme di parole numeroso. In linguistica storica, analogia (con l’affine cambiamento analogico) è usato spesso ...
Leggi Tutto
Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). In particolare, tali consonanti sono caratterizzate da una completa chiusura nella parte mediana della cavità orale e da un abbassamento dei bordi della lingua.
In fonetica, le laterali ...
Leggi Tutto
. I suoni avulsivi (così chiamati da Raoul de La Grasserie) sono detti dai linguisti inglesi clicks, dai Tedeschi schnalze o Schnalzlaute, dai Francesi cliquements, ecc.; sono suoni consonantici prodotti con un moto di succiamento della lingua (e non con l'inspirazione come si credette in un primo tempo e come si continua a credere da alcuni). Nelle nostre lingue essi ricorrono molto raramente e solo ...
Leggi Tutto
Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I paradigmi possono essere rappresentati sotto forma di tabelle, le cui celle contengono le diverse forme che può assumere un lessema a seconda del contesto in cui viene impiegato. Le variazioni ...
Leggi Tutto
Si definisce posizione protonica la posizione occupata, all’interno di una parola, da segmenti o sillabe che precedono la sillaba in cui ricorre un accento primario (detta posizione tonica; ➔ accento). È protonica, ad es., la posizione delle sillabe su- e -pe- nella parola superare, delle sillabe sa- e -ni- in sanità, oppure delle sillabe ca- e -pi- in capitano. Tuttavia, mentre le sillabe -pe-, -ni- ...
Leggi Tutto
Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del nome a cui si legano. In italiano il partitivo ha tre forme: l’articolo partitivo vero e proprio (§ 2), l’articolo zero (§ 3), la particella ne (§ 4). Questa varietà di forme, tra le lingue romanze, ...
Leggi Tutto
Le date sono composte da tre elementi: il giorno del mese, il mese e l’anno. Per ciascuno di questi elementi valgono principi e regole distinti.
Il giorno del mese è un numerale cardinale (uno, due, tre, ecc.; ➔ numerali) e va sempre scritto in cifre arabe. Il primo giorno di un mese può anche essere pronunciato e letto come numerale ordinale: primo; ma, nella scrittura, è solitamente seguito dal segno ...
Leggi Tutto
eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.