BELLONCI, Maria
Luisa Avellini
BELLONCI (Villavecchia), Maria
Nacque a Roma il 30 novembre 1902, primogenita di Gerolamo Vittorio Villavecchia, discendente da una famiglia aristocratica piemontese, e di Felicita Bellucci, di origine umbra. Il padre, professore di chimica, fondatore della chimica merceologica in Italia, dal 1896 al 1934 tenne la direzione del Laboratorio chimico centrale delle gabelle.
Gli ...
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Nacque a Torino il 1° ott. 1872, in una famiglia israelita, unico figlio di Giacomo e di Maria Esmeralda Todros, di nazionalità francese.
Il nonno paterno, Abramo, protomedico del bey di Tunisi, aveva ottenuto nel 1866 da Vittorio Emanuele II il titolo di barone per meriti scientifici e per speciali benemerenze. Il padre del L., Giacomo, era nato a Bardo, in Tunisia, nel 1844. Ellenista e papirologo ...
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Nacque a Perugia il 21 ag. 1841 da Gratiliano, di famiglia originaria di Recanati. Fu indirizzata e guidata personalmente dal padre a severi studi classici e letterari: sin da giovanetta conosceva con sufficiente approfondimento i classici latini, Dante, e sapeva anche di greco; ebbe gusto ed amore per le arti figurative, e si applicò a studi filosofici. Frattanto cominciava a comporre versi per lo ...
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Nacque da un Domenico a Gragnara di Brisighella, in Val di Lamone, nel pressi di Faenza (Valgimigli); l'anno della nascita, non noto, si deve inscrivere nel primo terzo del sec. XV.
Il C. era chiamato Mancino ("magister Mateus, Mancinus nuncupatus s), appellativo che, o appartenesse alla sua famiglia o alludesse a una menomazione personale, egli stesso, con gusto umanistico, amò grecizzare in Chiromono, ...
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Nacque a Chiavenna (Sondrio) il 9 febbr. 1869, da Giuseppe e da Teresa Morelli, ambedue di famiglia artigiana, e qui trascorse l'intera giovinezza. A Chiavenna nel 1888 pubblicò con lo pseudonimo di Ovidius la sua prima raccolta di Versi, in cui è evidente l'influsso del Carducci.
Nel 1892 si laureò all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, con una tesi su La Raccolta giuntina di rime antiche. ...
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Di famiglia bergamasca, nacque a Fourneaux (Savoia), da Felice e Carolina Gavazzi, il 25 ott. 1879. Da giovane partecipò alla vita dei cattolici organizzati nell' "Opera dei congressi", svolgendo la sua attività nella redazione dell'Osservatore cattolico di don D. Albertario, con F. Meda, E. Vercesi, A. Mauri e altri; fu anche tra gli esponenti della F.U.C.I. L'A. militava in quel gruppo della democrazia ...
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Nato a Brivio (Como) il 5 dic. 1810 da Celso e da Rachele Gallavresi, vi rimase fino a undici anni presso il nonno, mentre la famiglia si era trasferita a Milano. Morto il nonno, egli venne mandato a Sondrio, nel collegio dove insegnava il fratello Cesare, maggiore di lui di sei anni e divenuto capo della numerosa famiglia dopo la morte del padre. Il C. seguì poi Cesare a Como dove continuò gli studi. ...
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Nacque a Giussano (Milano) il 15 maggio 1878 da Decio e Margherita Sartirana. Durante il curriculum degli studi secondari e universitari si diede una solida formazione sul versante della filologia romanza, si appropriò di un metodo rigoroso di ricerca di fondamento storicistico, studiò le lingue moderne (inglese, francese, tedesco e spagnolo).
Esordi con note asciutte, perentorie, eleganti, che riguardavano ...
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Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la madre, donna energica e coraggiosa con un passato di combattente durante le Cinque giornate quarantottesche. Il D. frequentò dal 1863 al '71 la scuola e il liceo "Beccaria", poi l'accademia scientifico-letteraria dove si laureò in lettere ...
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Nacque ad Arezzo il 15 dic. 1798 da Pietro e da Agnese Albergotti.
Il padre, appartenente a una famiglia impoverita della piccola nobiltà e noto per aver scritto poesie in italiano e latino, aveva insegnato eloquenza nelle scuole di S. Ignazio ad Arezzo, poi nella scuola del seminario vescovile della stessa città e si era cimentato in quasi tutti i generi della letteratura arcadica, dal pastorale al ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.