Scrittore belga di lingua francese, nato a Malines il 22 gennaio 1913. Laureatosi in giurisprudenza, dopo aver preso parte nel 1944 alla Resistenza, dal 1946 si è trasferito a Parigi, ove ha dato vita, senza successo, a una casa editrice. Si è sottoposto in seguito a psicanalisi e ha iniziato a comporre versi. Negli anni Cinquanta, periodo in cui ha fondato un collegio internazionale femminile a Gstaad, ...
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Romanziere e critico indiano, nato a Peshawar il 12 dicembre 1905. Ha compiuto gli studi al Khalsa College (Amritsar), alla Punjab University (1921-24), all'University College di Londra (1926-29) e all'università di Cambridge. Dopo aver preso parte alla guerra civile spagnola nelle file della Brigata Internazionale, ha soggiornato per lunghi periodi in Francia, Germania, Austria e Belgio, venendo a ...
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Scrittore, nato a Luino (Varese) il 23 marzo 1913, morto a Varese il 31 dicembre 1986. Rifugiatosi in Svizzera nel 1943, iniziò come collaboratore di quotidiani e periodici e come autore di versi (Incantavi, 1945), che anticipano le prose di Itinerario svizzero (1950). Solo in età matura si scopre narratore capace di creare storie ricche d'ingredienti beffardi, burleschi, sensuali, causticamente ironici ...
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(App. II, I, p. 745)
Pittore, scrittore e poeta spagnolo, morto a Figueras il 23 gennaio 1989. Negli anni Quaranta, trascorsi fino al 1947 negli Stati Uniti, all'attività pittorica e all'illustrazione di testi quali Macbeth, Don Chisciotte, ecc., affianca scenografie per opere teatrali e cinematografiche. Tornato in Spagna si stabilisce nel 1948 a Port Lligat, in uno studio-sacrario. Soggetti di tematica ...
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Poeta e scrittore tedesco, di lontana origine veronese, nato a Tölz (Alta Baviera) il 15 dicembre 1878. Figlio di un medico e medico egli stesso, il C., eccettuati il periodo della guerra mondiale (i cui ricordi ritornano in diversi libri e specialmente nel Rumänisches Tagebuch), gli anni passati a Monaco, dove fu neurologo, e una più breve dimora a Norimberga, è vissuto sempre in piccoli paesi di ...
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Romanziere, poeta e pittore belga, nato ad Aalst il 15 marzo 1912, morto a Erembodegem il 10 maggio 1979. Dopo aver seguito i corsi dell'Accademia delle Belle Arti ad Aalst, è stato operaio e pittore edile, dal 1944 giornalista.
Ha debuttato nella narrativa con il romanzo De voorstad groeit (1943, "Il sobborgo cresce"), scritto sotto l'influenza di Céline e di Dos Passos. Seguirono altre non meno aspre ...
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Poeta e narratore guatemalteco, nato a Guatemala il 19 ottobre 1899, morto a Madrid il 9 giugno 1974, premio Nobel per la letteratura nel 1967. Durante gli studi universitari prese parte alle lotte degl'intellettuali e dei giovani contro il dittatore Estrada Cabrera. Dovette perciò trasferirsi a Parigi, dove tradusse in francese il testo sacro degli indios, il Popol Vuh'.
Di questo periodo sono le ...
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Scrittore statunitense, nato a Tacoma (Washington) il 30 gennaio 1935, morto suicida a Bolina (California) il 19 o 20 ottobre 1984. Intellettuale hippy, si è sempre tenuto ai margini della cultura ufficiale, che lo ha bollato e ignorato come ''marginale''. È stato uno degli idoli della controcultura beat, che ha apprezzato dei suoi testi l'apparente ingenuità, spontaneità e immediatezza − una radicalizzazione ...
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Pittore e scrittore d'arte, nato a Parigi il 21 dicembre 1904. Laureatosi in lettere, entrò poi all'Accademia di belle arti. Partito dallo studio dei maestri e da una diretta ispirazione dal vero, è giunto, attraverso una lenta evoluzione, a un'arte non figurativa sorretta però sempre da un rapporto con la realtà esteriore, alla ricerca di un suo ritmo essenziale ed eterno.
Notevolmente indicativa ...
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Scrittore lettone, nato a Madonas Lejas Kaupas il 14 aprile 1877, morto il 20 aprile 1945 in prigionia sovietica. Studiò nel seminario religioso di Vitebsk e frequentò i corsi di pittura e disegno a Pensa, poi a Pietroburgo. Nel 1898 apparvero le sue prime poesie e novelle. Stabilitosi nel 1902 a Riga, si distinse subito per le sue tendenze d'avanguardia.
Si è soliti considerarlo promotore del decadentismo ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.