Appello penale (p. 733). - L'istituto dell'appello è stato conservato nel vigente codice di procedura penale, con la interessante e opportuna innovazione, però, del cosiddetto "appello incidentale del pubblico ministero susseguente all'appello dell'imputato". Questo istituto dell'appello incidentale è stato voluto dal legislatore allo scopo di attenuare il rigore della regola della incondizionata possibilità ...
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Abbandono di fanciulli e incapaci (ibidem). - Il codice penale del 1930 prevede nell'art. 591 (titolo XII, Dei delitti contro la persona; cap. I, Dei delitti contro la vita e l'incolumità individuale) il delitto di "abbandono di persone minori o incapaci". Il fatto consiste nell'abbandonare una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per ...
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È la situazione processuale dell'imputato, il quale, essendo stato regolarmente citato in un giudizio penale, si astiene dal comparire al dibattimento, e della parte che si astiene da ogni attività processuale in un processo civile da essa iniziato o contro di essa promosso. La contumacia è diversamente regolata dal diritto penale e dal diritto civile.
Contumacia penale.
In passato la contumacia era ...
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Diritto vigente (p. 291). - A eliminare numerose interferenze fra l'Ente nazionale della cooperazione e le varie confederazioni di datori di lavoro e di lavoratori interessati, fu emanato il r. decr. legge 2 marzo 1931, n. 324 (legge 4 giugno 1931, n. 997), le cui disposizioni principali concernono i seguenti punti: 1. inquadramento delle cooperative nell'ordinamento gerarchico delle organizzazioni ...
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Il culto nel diritto canonico (XII, p. 93).- L'esplicazione del culto divino nella forma ufficiale resa dalla Chiesa, o liturgia, è stata recentemente oggetto di importantissime norme nella Enciclica Mediator Dei, 20 novembre 1947, di Pio XII. Con questa, di fronte al movimento sorto negli ultimi anni nella Chiesa latina, insieme scientifico e pratico, per un rinnovamento liturgico (v. liturgia, in ...
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Appello civile. - Il codice italiano di procedura civile 1942 ha introdotto nella disciplina dell'appello notevoli innovazioni (articoli 323-338 Delle impugnazioni in generale, e articoli 339-359 Dell'Appello; disp. att. e trans., articoli 128-132 e articoli 206-214; relaz. minist. § 30) che, pur senza alterarne la tradizionale funzione, ne hanno ristretto i limiti, seguendo la tendenza ad accelerare ...
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Storia. - L'istituto della bigamia come reato autonomo, distinto dallo stupro e dall'adulterio, sembra sconosciuto ai giuristi romani: e infatti il termine bigamus si trova solo in fonti tardive (Isidoro di Siviglia, IX, 7,15; Gregorio Magno, Epist., 141) e in glosse, talvolta nel senso di "binubo".
Il matrimonio romano classico, infatti, non richiede per la sua esistenza giuridica alcuna forma legale, ...
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Diritto processuale civile (p. 1006). - Nel codice di procedura civile italiano del 1942 la ripartizione della competenza è fatta sempre in base alla materia, al valore, al territorio. Ad essi bisogna aggiungere il criterio introdotto dalla dottrina e non menzionato dal codice, tratto dalla natura e dalle esigenze della funzione che il giudice è chiamato ad esercitare: competenza funzionale. Il cod. ...
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Il termine "burocrazia" può essere considerato sotto il profilo semantico come rappresentativo della variazione della sua funzione nel corso del tempo. Sembra che esso sia stato introdotto nella seconda metà del Settecento dal fisiocratico J.-C. de Gournay come derivazione da bureau che già allora era termine che designava la scrivania dei funzionari.
Il dictionnaire dell'Accademia francese (supplemento ...
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(IX, p. 734; App. II, I, p. 560; III, I, p. 349)
Dopo l'interruzione giustificata dagli eventi bellici, nel nostro paese si è riproposto con cadenza decennale il tradizionale appuntamento con i c. generali. Dalla fine della seconda guerra mondiale sono stati eseguiti in Italia cinque c. della popolazione e delle abitazioni (1951, 1961, 1971, 1981 e 1991). Negli stessi anni è stato pure eseguito il ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.