Giurista francese, nato ad Autun il 13 maggio 1843, morto a Barbizon il 7 febbraio 1918. Laureatosi nel 1868, agrégé nello stesso anno a Digione, nel 1873 a Parigi, ivi nel 1881 professore titolare di diritto internazionale. Insegnò anche alla École libre des sciences politiques, alla scuola superiore militare e alla scuola superiore di marina. Fu giureconsulto del Ministero degli esteri, ministro ...
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Giurista, nato a Messina il 16 aprile 1875, ivi morto nel terremoto del 28 dicembre 1908. Studiò a Roma con V. Scialoja; nel 1901 come incaricato e nel 1902 come straordinario insegnò il diritto romano a Camerino: nel 1904 passò a Perugia e dal 1905 a Messina. Alcuni risultati dei suoi studî sono acquisiti alla scienza romanistica.
Ricordiamo le seguenti opere: Il "contractus aestimatorius" Messina ...
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GIUDICATA Nei codici civili e di procedura civile italiano 1942 la materia è stata disciplinata: a) quanto alla cosa giudicata formale, dall'art. 324 del cod. proc. civ., che, accogliendo l'insegnamento di G. Chiovenda, stabilisce che "s'intende passata in giudicato la sentenza che non è più soggetta né a regolamento di competenza, né ad appello, né a ricorso per cassazione, né a revocazione per i ...
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. Costituiscono un corpo speciale, organizzato dalla legge allo scopo di rendere possibile alla magistratura l'affidamento d'incarichi amministrativi particolarmente delicati a professionisti di sicura onestà e di capacità adeguata. Tra gli uffici, ai quali i membri del corpo speciale possono essere chiamati, emerge per importanza quello di curatore di fallimento: proprio in vista di esso, anzi, ebbe ...
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Giurista, nato a Genova il 13 febbraio 1869, morto a Firenze il 10 maggio 1945. Laureato a Pisa nel 1891, professore incaricato di diritto costituzionale, di diritto internazionale e di filosofia del diritto a Urbino (già nel 1896), poi a Perugia e Messina, titolare di diritto costituzionale a Catania (1911), quindi a Macerata, Parma e Pavia, e dal 1924 a Firenze, dove passò poi alla cattedra di diritto ...
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"La donazione è un atto di spontanea liberalità, col quale il donante si spoglia attualmente e irrevocabilmente della cosa donata in favore del donatario che l'accetta" (art. 1030 cod. civ.). Per i caratteri di attualità e d'irrevocabilità la donazione si distingue dalla disposizione testamentaria. In conseguenza dell'irrevocabilità, intesa come non revocabilità ad arbitrio del donante, sono nulle: ...
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Famoso giureconsulto nato a Chalon-sur-Saône il 23 dicembre 1527, morto ad Altdorf il 4 maggio 1591. Fu uno dei maggiori rappresentanti della scuola culta. A soli ventiquattro anni occupava una cattedra di diritto nell'università di Tolosa, dove insegnò successivamente con Duareno, con Cuiacio e con Francesco Hotman. Ma per aver accettato il protestantesimo fu costretto a fuggire dalla Francia. Passò ...
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I vini di Chianti. - La questione della tutela del vino tipico Chianti, e della definizione legale di questo vino era stata risolta, grazie all'opera d'un'apposita commissione nominata dai ministeri dell'Agricoltura e delle Corporazioni. In seguito al parere di tale commissione, espresso in una voluminosa relazione, venne emanato il decreto ministeriale 31 luglio 1932, il quale stabiliva che, agli ...
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Il codice di procedura civile del 1942 si è ispirato al concetto di adeguare l'istituto dell'arbitrato alla sua finalità sociale, intesa come bonaria e sollecita composizione delle controversie, spoglia della solennità e dell'apparato, inerenti pur sempre ai giudizî davanti agli organi della giurisdizione.
Il codice non disciplina i cosidetti arbitrati liberi o arbitrati irrituali, e ciò per la considerazione ...
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Nato ad Arezzo nel 1415 da Michele e Margherita Roselli, morto a Firenze nel 1464 e ivi sepolto nella chiesa dei Servi. A Firenze e a Bologna studiò lettere e leggi; nel 1435 lesse diritto civile a Volterra, poi a Bologna, e infine, nel 1451, diritto civile e canonico a Firenze. Nel 1448 ottenne di essere ammesso negli uffici dei Savî del comune fiorentino, e fu assessore dei sindaci; nel 1458 successe ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.