Se nelle ultime due decadi del secolo scorso l'a. u. ha trovato una definizione progettuale, culturale ed economica, negli ultimi anni si è assistito a una significativa evoluzione del termine, che ha acquisito nuove accezioni in rapporto a contesti metropolitani e paesaggistici complessi ed eterogenei. La stessa nozione di arredo conosce il proprio limite concettuale e, insieme, una diversificazione ...
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Durante e dopo la seconda guerra mondiale la c. ha subito una profonda evoluzione, sia nel settore artistico, dando corpo a nuove espressioni che si avvalgono anche di tecnologie sofisticate, sia nel settore tecnologico dove ha perduto per lo più il carattere artigianale divenendo una vera e propria scienza cui è stato dato il nome di "ceramurgia". Questa si occupa delle applicazioni alle sostanze ...
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Nacque a Rovereto (Trento) il 10 dic. 1896, da Leopoldo, calzolaio, e da Maria Casetti, sesto di nove figli. Nel 1906, alla morte del padre, venne accolto nell'istituto orfanotrofio della sua città, dove incontrò Fortunato Depero, che lo avviò all'arte impartendogli lezioni di disegno. Nel 1909 si iscrisse alla Scuola reale superiore elisabettiana, impostata sui programmi didattici del Werkbund tedesco, ...
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Nacque a Pesaro il 21 febbr. 1811 dal conte Antonio e da Giovanna Venturelli di Cesena (Pesaro, Biblioteca Oliveriana, ms. 1549, II).
La tradizione che lo vuole figlio di Cesare, zio paterno nato nel 1755 e morto nel 1782, è fondata sulla errata lettura del Codice Antaldi della Biblioteca Oliveriana di Pesaro (ms. 1805); la notizia del giovane G. avviato alla stessa carriera pittorica dello zio, aggiunta ...
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Misure protettive contro le offese belliche furono prese nelle sedi stesse delle biblioteche ma si palesarono presto inadeguate. Migliori risultati ebbe lo "sfollamento" del materiale più prezioso in edifici isolati, o di campagna, o monumentali; intere biblioteche furono accolte in Vaticano. Il bibliotecario dell'Archiginnasio di Bologna, Ludovico Barbieri, cadde nell'adempimento del suo dovere.
Gravi ...
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(X, p. 472)
Alla fine del Novecento la definizione di 'città', in quanto contrapposta a quella di 'campagna', continua a indicare un tipo d'insediamento accentrato, disteso su una superficie ragguardevole, densamente popolato, sede di attività extra-agricole (soprattutto terziarie) e di funzioni organizzative che interessano un'area circostante più o meno vasta.
La popolazione urbana
Quella parte della ...
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La tendenza a concepire e realizzare le esposizioni in modo che, una volta chiuse, esse possano lasciare edifici, o per lo meno opere pubbliche, permanenti si era già affermata da tempo (già, per es., con l'esposizione di Roma del 1911 cui si deve lo sviluppo del quartiere tra il Ponte del Risorgimento e la Piazza Mazzini, o con quella di Parigi del 1900, con il Grand Palais e il Petit Palais). Indubbiamente ...
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Nacque a Giacciano con Baruchella (Rovigo) il 16 nov. 1884 da Luigi e Maria Carpani. Dopo una prima laurea in legge, conseguita a Roma nel 1904, si appassionò alla storia dell'arte laureandosi nel 1908 a Bologna con I.B. Supino, per poi perfezionarsi alla scuola di storia dell'arte dell'università di Roma diretta da A. Venturi, dove ottenne il diploma nel 1911. Nel clima eclettico della scuola del ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative sia la storia del pensiero e della scienza.
Figlio illegittimo del notaio ser Piero, di Vinci, di cui non è ricordato il casato. Dal 1469 si stabilì a Firenze, dove nel 1472 era già iscritto ...
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(X, p. 784; App. I, p. 442; II, I, p. 645; III, I, p. 405; IV, I, p. 485)
Popolazione. - Oltre un terzo della popolazione complessiva (30,7 milioni di abitanti nel 1988) vive nelle 4 maggiori città, fenomeno comune ai paesi sudamericani, dove la capitale ha di solito un peso demografico sproporzionato rispetto al resto dello stato, e le periferie urbane, povere, malsane e fortemente degradate, occupano ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.