Cultura
Francesco Remotti
Dal latino cultura, derivato di colere, "coltivare", il termine ha acquisito, oltre all'accezione di 'coltivazione' (rispetto alla quale però prevale in italiano la forma coltura), [...] procurato o programmaticamente previsto deve essere tenuta presente, soprattutto quando si prendono in considerazione le mutilazioni dei genitali sia femminili sia maschili (v. circoncisione). Dall'Africa orientale al Mali, così come in alcuni gruppi ...
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Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] (mediante scarificazione, per esempio, o mutilazione degli organi genitali, come la circoncisione e la subincisione per società rivendicano una capacità procreativa analoga o superiore a quella femminile: v. per esempio Lattas, 1989); la seconda, al ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] genitali, mentre l'atto sessuale, più che riproposto, viene anch'esso sottoposto a un processo di astrazione, sperimentazione, straniamento.
Uno sguardo femminile trapiantate sul corpo di un pianista mutilato in un incidente ferroviario nel film ...
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uranismo
s. m. [der. del nome del dio Urano, il quale, secondo una recente ipotesi, priva peraltro di fondamento mitologico e letterario, avrebbe acquisito questo comportamento dopoché fu mutilato dei genitali]. – Termine coniato dal giurista...