Biodiversità
Enrico Porceddu
Gian Tommaso Scarascia Mugnozza
La biodiversità, o diversità biologica, è definita dalla Conferenza dell'ONU su ambiente e sviluppo tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992 (art. [...] miliardi di anni di evoluzione. Tutti gli organismi viventi o vissuti in passato si sono sviluppati da un microrganismo originario attraverso processi di mutazione e selezione. La separazione tra le specie avvenne quando tra organismi si instaurarono ...
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Eredita biologica
Giuseppe Montalenti
di Giuseppe Montalenti
Eredità biologica
sommario: 1. Concetti generali: a) introduzione: concetti tradizionali di eredità; b) il mendelismo; c) carattere e norma [...] umane. Dalle tabb. III e IV, in cui sono riportate alcune stime considerate come le più attendibili, si vede come la frequenza di mutazione varia da 2 a 100 per milione di gameti: la frequenza media è dell'ordine di 2 × 10-5
Tabella III
Come è ...
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In biologia evoluzionistica, teoria ormai abbandonata secondo la quale la comparsa di specie e categorie superiori di viventi avrebbe luogo improvvisamente per subire poi, in seguito a mutazioni in singoli [...] individui, importanti innovazioni evolutive ...
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In genetica, variazione prodotta da cause esterne, ambientali, sul corpo (soma) degli organismi viventi, priva di riflesso sulle cellule germinali. Le m. quindi non divengono ereditarie; si contrappongono [...] perciò alle mutazioni. ...
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Transgenico
Elisabetta Mattei
Si definiscono organismi transgenici quegli organismi in cui un gene estraneo è presente in tutte le cellule, inclusa la linea germinale, e può quindi essere trasmesso [...] generazione di animali transgenici.
Il loro uso si è rivelato fondamentale per lo studio delle funzioni dei geni, mediante mutazioni che possono inattivarli o aumentarne il grado di attività. Per questi studi si possono usare anche colture di cellule ...
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Studioso di igiene tropicale (Tetz 1879 - Colonia 1953), dal 1913 prof. all'univ. di Colonia. I suoi lavori riguardano varî argomenti di igiene e batteriologia (igiene delle popolazioni, entomologia, botulismo, [...] tifo, mutazioni batteriche, ecc.). ...
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riproduzione asessuata
Saverio Forestiero
Tipica dei Procarioti, della maggior parte degli Eucarioti unicellulari e di molti invertebrati, tipo di riproduzione in cui un singolo individuo genera (se [...] non intervengono mutazioni) prole formata da individui geneticamente identici. La riproduzione asessuata può avvenire attraverso diversi meccanismi, quali la scissione binaria o multipla, la gemmazione, la frammentazione e, esclusivamente nelle ...
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comportamento ipermutabile
Andrea Levi
Caratteristica delle cellule cancerose, il cui patrimonio genico è alterato rispetto alle cellule normali in seguito ad aneuploidia (alterato numero di cromosomi), [...] di tumori). Il cancro, infatti, è assimilato a un processo evolutivo in cui, attraverso la selezione di mutazioni vantaggiose, le cellule tumorali superano quelle barriere che, in un organismo pluricellulare, limitano la crescita delle cellule ...
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instabilità genetica
Stefania Azzolini
Fenomeno che provoca alterazioni del corredo genetico di una cellula. Il genoma è in equilibrio fra eventi che ne causano l’alterazione e sistemi per la riparazione [...] protette da appropriati fattori, che permettono di distinguerle dalle rotture a doppia elica nel DNA. L’instabilità genetica e la tendenza ad accumulare mutazioni crescono in modo evidente nell’ultimo periodo della vita.
→ Oncogeni e oncosoppressori ...
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Biologia
R. del DNA In biologia molecolare, la reintegrazione della funzionalità delle molecole di acido desossiribonucleico (DNA) che hanno subito un danno. Alcuni danni sono dovuti all’azione di sostanze [...] formare molecole che presentano un appaiamento non corretto di una base che determinerà, nel successivo ciclo di duplicazione, una mutazione. Per impedire questo interviene un sistema di r., detto r. dell’appaiamento errato guidato dal metile (v. fig ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...