BERTALOTTI, Angelo Michele
Ariella Cammarano Lanfranchi
Nacque a Bologna intorno al 1665 (secondo il Fétis, l'Eitner e altri studiosi successivi), o l'8 apr. 1666 (secondo l'Haberl, seguito dal Bertola [...] p. 54): brevi insegnamenti sulle chiavi, sull'ordine grave e acuto, sul numero e le caratteristiche delle note, sulle pause, le mutazioni, il modo autentico e piagale, che il B., nella prefazione all'edizione del 1706,diceva di essersi preoccupato di ...
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CAPPELLO, Piergiovanni
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 21 maggio 1681 da Andrea e da Paolina Bonfadini. Non molto attiva né particolarmente brillante fu la sua carriera politica, che non gli consentì [...] , dei gravi pregiudizi che arreca al regolare sviluppo del commercio lo "sconcerto" monetario, della materia, valuta, prezzo, mutazioni delle monete. Passa poi ad analizzare la situazione di Venezia, caratterizzata da monete "alzate dal suo legale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] dalle varie vicende e situazioni a cui si era trovato ad assistere, in un vortice di colpi di scena e di continue mutazioni, che del resto non si sarebbe arrestato per tutto l’arco della sua esistenza. La visione della politica che venne definendosi ...
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FUSINATO, Guido
Giulia Caravale
Nacque a Castelfranco Veneto il 15 febbr. 1860 da Arnaldo e da Erminia Fuà. Laureatosi in giurisprudenza a Roma nel 1880, approfondì la sua preparazione culturale a Berlino, [...] di nazionalità il cardine delle relazioni internazionali. E tale adesione ebbe modo di approfondire ulteriormente nel volume Le mutazioni territoriali. Il loro fondamento giuridico e le loro conseguenze (Lanciano 1885) dove, nell'esaminare i modi di ...
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BARIÉ, Giovanni Emanuele
Vittorio Sainati
Nacque a Milano il 19 ott. 1894 da nobile famiglia lombarda. Iscrittosi a legge, interruppe gli studi per lo scoppio della prima guerra mondiale, e combatté [...] che già furono cari alla meditazione del Martinetti. L'ipotiposi del tutto come "identità immutabile" non compromessa dalle "mutazioni" delle "forme particolari", l'identificazione di Dio con la "vita stessa in quanto espressione unitaria di tutte le ...
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omosessualità Tendenza a rivolgere l’interesse libidico verso persone del proprio sesso, che può essere presente in forme e gradi diversi, ora latente e inconsapevole, ora manifesta e più o meno inibita [...] di genere e identità sessuale si generano una varietà di congiunzioni e distacchi nei quali si esprimono mutazioni e trasformazioni: manipolabile e trasformabile anche mediante tecniche mediche e chirurgiche, il corpo cambia di significato, di ...
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CANAL, Pietro
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Venezia il 13 apr. 1807 da Agostino e da Teresa Maria Boldù, appartenenti entrambi a famiglie nobili veneziane, sesto di dieci figli. Trascorse la prima fanciullezza [...] studi. La memoria sulle Cagioni per le quali la musica, piucché le altre belle arti, vada soggetta a frequenti mutazioni di gusto (Venezia 1837), poco importante in sé, costituisce però una prima testimonianza dei suoi interessi musicologici. Già più ...
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CAPPELLO, Giovanni
Gino Benzoni
Secondogenito di Lorenzo (1555-1625) di Piero e di Orsetta di Andrea Bernardo, nacque a Venezia il 9 ag. 1584 e studiò a Padova seguendo in particolare gli insegnamenti [...] primi Visiri, Capitani, Bassà e Muftì - ricordava - ho... avuto grandi e spinosi negozii", resi ancor più ardui dalle "frequenti mutazioni" ai vertici della burocrazia ottomana. Il momento di più acuta tensione si verificò quando, in un impeto d'ira ...
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FRESCOBALDI, Fiammetta (al secolo Brigida)
Elena Del Gallo
(al secolo Brigida) Nacque a Firenze il 17 genn. 1523 da Lamberto di Gherardo e da Francesca Morelli. La famiglia Frescobaldi, dedita alla mercatura [...] agli originali nei contenuti, tuttavia può presentare errori formali, di cui, come al solito, si scusa.
Nel 1576 compose Mutazioni del patriarcato d'Aquileia e Le cose prodigiose e calamitose dal principio del mondo fino all'anno 1000 dopo Gesù ...
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CAMPANILE, Filiberto
Amedeo Quondam
In assenza di elementi biografici precisi, si può situare l'arco biografico del C. a cavallo tra il secolo sedicesimo e il diciassettesimo. La sua attività intellettuale [...] . Ma il fatto che poi sostituisca alle soppresse famiglie altre egualmente di poco illustre tradizione rivela che le mutazioni introdotte derivano esclusivamente da variazioni di committenza. Ed è questa la documentazione interna più probante della ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...