GIOLI, Francesco
Giovanna Uzzani
Nacque a San Frediano a Settimo, frazione di Cascina (Pisa), il 29 giugno 1846, da Ranieri e da Rosa Del Panta.
Primogenito di una famiglia benestante, studiò presso [...] R. Fucini (catal.), a cura di E. Matucci - P. Barbadori Lande, Firenze 1985, pp. 15-19, 88-92; R. Monti, Le mutazioni della macchia, Roma 1985, pp. 10 s.; E. Spalletti, Dipinti e sculture dell'Ottocento e Novecento, in Opere d'arte della collezione ...
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Cubismo
Nello Ponente
di Nello Ponente
Cubismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Cubismo e tradizione. 3. Il cubismo e le esperienze del Novecento. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Con il termine cubismo [...] inteso rivendicare la specificità di una tecnica e di una rappresentazione assolutamente diverse. Tal che le stesse mutazioni prospettiche vengono elaborate in contrasto con quella che Braque ha definito una prospettiva meccanizzata: ‟La prospettiva ...
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ANSEATICHE, Città
G.P. Fehring
Città dell'Europa settentrionale che nel Medioevo furono caratterizzate dapprima dall'associazione cooperativa dei loro mercanti all'estero (Hansa dei mercanti) e in seguito [...] , a gradini o a scudo - come anche il tipo di edificio subirono nel corso dell'epoca gotica poche mutazioni sostanziali, il che permise la singolare omogeneità del tessuto urbano caratteristica di queste città.Prima della comparsa del Dielenhaus ...
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Altichiero (o Aldighieri o Aldigheri)
F. Flores d'Arcais
Pittore veronese. Documentato nel 1369 a Verona nel Capitolo di S. Anastasia, riceveva nel 1379 il saldo per i lavori eseguiti nella cappella [...] di Roma. Tutta la restante decorazione spetta a una sola mano, anche se occorre riconoscervi forti differenze e mutazioni di registro, tali da giustificare le perplessità di parte della critica. Nella grandiosa Crocifissione, impaginata nello spazio ...
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CRESPI, Luigi
Renato Roli
Nacque a Bologna il 23 genn. 1708 da Giuseppe Maria e da Giovanna Cuppini (Bologna, S. Pietro, Registro d. Battistero, ad a., c. 18v; Ibid., Bibl. com., ms. B 872: B. Carrati, [...] del C. per gli interessi che egli esprime rispetto alla conservazione delle opere d'arte antiche, deplorando le frequenti mutazioni del gusto (Felsina..., 1769, pp. 112, 155-157, 297, 330), foriere di distruzione dei manufatti artistici (e qui è ...
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SPADA (spatha; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
Arma bianca, in origine di bronzo, poi costantemente di ferro, derivata, per allungamento e rafforzamento della lama, dal pugnale bronzeo [...] mutamenti nel congegno tattico dell'armata romana più antica fanno credere che anche l'armamento offensivo non subisse radicali mutazioni se non assai di rado. Le difficoltà incontrate nella lotta coi Galli indussero ad adottarne l'arma, però la ...
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COMUNE
P.F. Pistilli
L'uso sostantivato dell'aggettivo comune (dal lat. communis 'comune, mediocre', composto da cum e munus) indica storicamente la forma di governo tipica delle città (v.) medievali [...] minus all'elegante disegno della fabbrica primitiva (Marconi, 1990).Anche a livello costruttivo il broletto non subì considerevoli mutazioni nel corso del Duecento. Si continuò infatti a evitare l'impiego di coperture in muratura, consentendo modeste ...
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MONZA
D. Ricci
(lat. Modicia; Modoëtia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, in Brianza (prov. Milano), attraversata dal fiume Lambro.Citata come vicus già da Ennodio nel sec. 5° (Ep., CCLXXV), [...] pp. 425-467; A. Belloni, M. Ferrari, La Biblioteca Capitolare di Monza, Padova 1974; A.M. Romanini, Tradizione e "mutazioni" nella cultura figurativa precarolingia, "XXII Settimana di studio del CISAM, Spoleto 1974", Spoleto 1975, II, pp. 759-807; id ...
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GRASSI, Orazio
Cesare Preti
Maria Grazia Ercolino
Figlio di Camillo, nacque a Savona il 1° maggio 1583. Dopo un'infanzia e una prima giovinezza trascorse nella città natale a diciassette anni si recò [...] che si ha da fare, con prendere le misure necessarie, acciocché si possa stabilire un disegno perfetto che non ammetta altre mutazioni" (Di Raimondo - Müller Profumo, p. 86). Tornò poi a Roma dove si trattenne per alcuni mesi e concordò con il padre ...
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ATTARDI, Ugo
Rosa Monaco
Nacque a Sori (Genova) il 12 marzo 1923 da Aurelio e Natalia Donnini.
Gli esordi pittorici e il trasferimento a Roma
Nel 1924, il padre, sindacalista, a seguito della soppressione [...] con una politezza che è insieme classica e arcaica, ellenistica e primitiva, minata da inaspettate deformazioni o mutazioni, specchio esteriore della corruzione interiore.
Gli anni Settanta si aprirono per Attardi con un’antologica, allestita nel ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...