All'inizio degli anni Novanta del 20° sec. la disintegrazione dell'Unione Sovietica e il collasso dei regimi satelliti nell'Europa orientale si imposero nell'opinione comune come la fine del comunismo. [...] e dei regimi comunisti seguita al crollo dell'Unione Sovietica, pertanto, può essere letta come una storia di sopravvivenze, mutazioni e adattamenti allo scenario del nuovo ordine globale.
Nel 2005 circa un miliardo e mezzo di persone, pari a un ...
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LOTARIO I, imperatore, re d'Italia
Mario Marrocchi
Primogenito di Ludovico il Pio, re di Aquitania, e di Ermengarda, nacque in Aquitania nel 795. Conobbe un primo impegno istituzionale nell'814, quando [...] una tale ampiezza e complessità storiografica da non poter essere trascurato. La questione va inserita nelle problematiche mutazioni degli ordinamenti del territorio peninsulare in atto in quei decenni, a partire dal passaggio dal dominio longobardo ...
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FUSINATO, Guido
Giulia Caravale
Nacque a Castelfranco Veneto il 15 febbr. 1860 da Arnaldo e da Erminia Fuà. Laureatosi in giurisprudenza a Roma nel 1880, approfondì la sua preparazione culturale a Berlino, [...] di nazionalità il cardine delle relazioni internazionali. E tale adesione ebbe modo di approfondire ulteriormente nel volume Le mutazioni territoriali. Il loro fondamento giuridico e le loro conseguenze (Lanciano 1885) dove, nell'esaminare i modi di ...
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Ignacio Ramonet
Francia
Allons enfants de la patrie…
La situazione politica francese
di Ignacio Ramonet
5 MAGGIO
Nel secondo turno delle elezioni presidenziali francesi il presidente uscente Jacques Chirac [...] mondializzazione, si ritrova (alla stessa stregua della sinistra) frastornata, incapace di trovare una misura propositiva. Queste mutazioni, assieme alla crisi economica e alle politiche per costruire l'Europa liberale, hanno implicato un'esplosione ...
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CAPPELLO, Giovanni
Gino Benzoni
Secondogenito di Lorenzo (1555-1625) di Piero e di Orsetta di Andrea Bernardo, nacque a Venezia il 9 ag. 1584 e studiò a Padova seguendo in particolare gli insegnamenti [...] primi Visiri, Capitani, Bassà e Muftì - ricordava - ho... avuto grandi e spinosi negozii", resi ancor più ardui dalle "frequenti mutazioni" ai vertici della burocrazia ottomana. Il momento di più acuta tensione si verificò quando, in un impeto d'ira ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] crede, nel secondo caso per quello che è. Nel primo caso, l'identità ebraica è provvisoria, soggetta a mutazioni. Nell'altro, è definitiva, naturale. Sono due diversi paradigmi interpretativi dell'identità ebraica, che tuttavia hanno presentato nella ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] in griglie di dimensioni murali: la sua opera era una sfida alla systemic art e alla sua ricerca seriale delle mutazioni logiche e inespressive del segno, mediante l'audace affermazione dell'intervento della mano dell'artista sull'immagine e la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gabriele De Rosa
Giampaolo D'Andrea
Nella stagione di profondo rinnovamento della storiografia italiana del secondo Novecento, Gabriele De Rosa si segnala per il rigore metodologico, l’originalità tematica [...] e del movimento cattolico, a coglierne le intime connessioni tanto con la vita religiosa e di pietà quanto con le mutazioni sociali e le trasformazioni economiche, con la realtà civile e culturale.
Società religiosa e movimento cattolico: Veneto e ...
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CONTRI, Valentino
Carlo Capra
Nacque il 5 febbr. 1736 a Castello (comune di Pavullo nel Frignano, prov. di Modena) da una "delle più illustri e delle più rinomate famiglie della montagna modenese" (Santi), [...] 'altre aggiunte, può adattarsi anche a noi. Il dottissimo Filangieri... è quegli che ci addita le mutazioni da farsi all'indicata Costituzione".
Unificazione politica della penisola, adozione del modello costituzionale francese con varianti intese ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] la cosiddetta circonvallazione nuova (30 kmq.).
Le successive fasi del suo sviluppo si lasciano riconoscere anche attraverso le mutazioni avvenute nel corso dei secoli. Da un originario nucleo quadrato o rettangolare, che risale almeno all'epoca ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...