CASELLI, Tommaso Giovanni
Agostino Lauro
Nacque nel 1511 a Rossano (Cosenza) ed entrò giovanissimo nel locale convento domenicano, nel quale pare abbia compiuto gli studi ed emessa la professione religiosa. [...] de gli altri... et s'industriano et si fanno capo di parte" (gusta, II, p. 129).
Le successive mutazioni delle sedi vescovili furono il risultato delle pertinaci rimostranze mosse per ottenere vescovati più consistenti e più remunerativi; affinché si ...
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BARCELLONA, Antonino
Francesco Traniello
Nacque a Palermo il 22 nov. 1726 da nobile famiglia decaduta. Studiò nel Collegio dei gesuiti, ottenendo la laurea in teologia ed entrando poi nella Congregazione [...] e la qualità della Giudea, e sullo stabilimento del governo politico che vi trovò Gesù Cristo nella sua nascita e le mutazioni che si fecero"; "Sulla diversa maniera di conciliare le due diverse genealogie di Gesù Cristo una descritta da S. Matteo, l ...
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CASAROTTI, Ilario
Gian Paolo Marchi
Nacque a Verona l'8 luglio 1772 da Antonio e Teresa Cabianca, terzo di sei fratelli. Fu tenuto al fonte battesimale dal marchese Borgia Canossa e dalla contessa Lavinia [...] e quindi alla fine gente inabile a mantenersi, e gente facoltosa che la mantenesse").
Ma anche a Como non rimase a lungo: ciò avvenne, "a motivo d'alcune mutazioni a cui l'animo suo non seppe, né potea senza discapito, accondiscendere" (Borgogno); le ...
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FONTANI, Francesco
Carlo Fantappiè
Nacque a Firenze il 23 maggio 1748 da Niccolò di Paolo e da Maria Francesca Meucci, in una famiglia di modeste condizioni. Ancora ragazzo venne accolto fra i chierici [...] , n. 132, ins. I, cc. 16-18). Ancora nel 1786 il F. inviava al Ricci una bozza di lettera pastorale con "alcune piccole mutazioni fatte da Monsignore Pannilini e per le quali io non feci che prestar la mano e la mia penna" (Arch. di Stato di Firenze ...
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CRUCIANI, Vincenzo
Werther Angelini
Nato ad Ancona il 9 apr. 1748 da Giovanni e Maria Scagnetti di Macerata, fu avviato ai primi rudimenti del leggere e scrivere nella parrocchia di S. Nicola e presto [...] là dove si legge che "la conquista ha di proprio di dar nuove forme a tutto ciò che le cade in potere", che le mutazioni "succedono per diritto delle genti", e che insomma il vinto è tenuto ad accettare la nuova autorità se pure "non è obbligato ad ...
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CORDARA, Giulio Cesare
Magda Vigilante
Nacque ad Alessandria il 16 dic. 1704, da Giulio Antonio ed Eleonora Crescini. Trascorsi i primi anni della fanciullezza a Calamandrana - dove il padre aveva ereditato [...] Ius sulle spose degli antichi signori sulla fondazione di Nizza della Paglia nell'alto Monferrato (pubblicato a Parigi nel 1788 con mutazioni ed omissioni nel testo; la redazione completa del poemetto apparve solo nel 1934 ad Alessandria, a cura di A ...
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LUCA di Armento (di Demenna), santo
Gianluca Borghese
Nacque nei primi decenni del secolo X da Giovanni e da Tedibia, esponenti del patriziato di Demenna, centro fortificato di Val Demone, regione nordorientale [...] , la sua Vita, attraverso l'idealizzazione del suo percorso, offre una prospettiva generalizzante, non priva di valore, delle profonde mutazioni in corso nella società grecofona di Sicilia e del Sud d'Italia nel secolo X, in un periodo critico ...
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CRISTIANOPULO, Ermanno Domenico
Giuseppe Pignatelli
Nato a Traù (oggi Trogir), in Dalmazia, probabilmente nel 1730 (come si desume dal Libro dei morti della parrocchia di S. Maria sopra Minerva), entrò [...] dal singolo vescovo. Non solo perché la giurisdizione particolare nella diocesi viene conferita dal papa ed è "soggetta a mutazioni, a restrizioni, e ampliazioni, ad arbitrio similmente o del concilio, o dei Papa" (p. 381), ma anche perché la ...
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GRASSI, Orazio
Cesare Preti
Maria Grazia Ercolino
Figlio di Camillo, nacque a Savona il 1° maggio 1583. Dopo un'infanzia e una prima giovinezza trascorse nella città natale a diciassette anni si recò [...] che si ha da fare, con prendere le misure necessarie, acciocché si possa stabilire un disegno perfetto che non ammetta altre mutazioni" (Di Raimondo - Müller Profumo, p. 86). Tornò poi a Roma dove si trattenne per alcuni mesi e concordò con il padre ...
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CORSINI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Roma l'11 giugno 1735 quintogenito dei sette figli del principe Filippo (1706-1767) e di Ottavia Strozzi, figlia del principe Lorenzo, in quella nobile famiglia [...] la soggezione all'autorità del papa: egli giudicò che, per mantenere l'unità della Chiesa, "il Papa non può approvare le mutazioni fatte nei soliti giuramenti" e che "se tra due mesi non lo faranno nelle mani del Nunzio di Colonia ... si intenderanno ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...