DE MARCHI
Sergio Guarino
Famiglia di intagliatori cremaschi attivi a Bologna nei secoli XV e XVI. Capostipite dovrebbe essere Iacopo, menzionato come "plasticatore" attivo nel convento di S. Agostino [...] evidenti richiami stilistici alle opere dei Lendinara, rispetto ai quali Agostino (malgrado il giudizio debba tenere conto delle mutazioni subite dal coro bolognese) appare per certi versi più moderno (Ferretti, 1982, p. 502).
Durante la costruzione ...
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IZAR, Guido
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Milano l'8 nov. 1883 da Antonio, originario dei Pirenei, e da Adele Bellani. Dopo aver concluso gli studi superiori, si iscrisse alla facoltà di medicina e [...] Italiana, XXII, pp. 782 s., s.v. Meiostagmica, reazione).
Notevole interesse dedicò l'I. allo studio delle malattie infettive (Mutazioni morfologiche culturali e biologiche in vitro e in vivo del micrococco di Bruce per azione dei sali di chinino, in ...
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BREGOLINI, Ubaldo
Nereo Vianello
Nacque a Noale (Venezia) il 15 maggio 1722 da Andrea e da Anna Tibaldi. A nove anni fu mandato dal padre, uomo non digiuno di lettere, dalla natia Noale, allora nel [...] B. fu uomo modesto e solitario, di carattere schietto e ingenuo anche nell'adulazione di genere; con le mutazioni intervenute all'ingresso dei Francesi a Venezia, veniva esonerato dall'insegnamento e privato dello stipendio: non potendo ottenere la ...
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DE TOTIS, Giuseppe Domenico
Giovanna Romei
Nacque probabilmente a Roma nel 1644 o 1645. Percorse una dignitosa carriera presso la corte pontificia: monsignore, fu referendario della Segnatura. Fece [...] le usuali strutture, con prevalenza di interni a prospettiva centrale, nella tradizione cinquecentesca: è nell'iconografia e nelle mutazioni di scena, ingegnose ma verosimili, che compaiono elementi di novità. La rappresentazione, di cui il Molinari ...
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BECELLI, Giulio Cesare
Alberto Asor-Rosa
Nacque, Verona nel 1686 da Giovanni Battista, da Cecilia Comer, di nobile famiglia. Frequentò le scuole dei gesuiti e vestì giovinetto l'abito della Compagnia; [...] fresche storie che i fatti altrui e le storie più lontane" (Novella poesia, p. 11). Le mutazioni dei tempi inducono una continua, instahcabile mutazione delle forme e dei contenuti letterari. Ne consegue che, laddove imitazione dei generi antichi c'è ...
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CONTRI, Valentino
Carlo Capra
Nacque il 5 febbr. 1736 a Castello (comune di Pavullo nel Frignano, prov. di Modena) da una "delle più illustri e delle più rinomate famiglie della montagna modenese" (Santi), [...] 'altre aggiunte, può adattarsi anche a noi. Il dottissimo Filangieri... è quegli che ci addita le mutazioni da farsi all'indicata Costituzione".
Unificazione politica della penisola, adozione del modello costituzionale francese con varianti intese ...
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LUCHINI (Lucchini), Paolo
Paolo Peretti
Nacque quasi certamente a Pesaro intorno al 1535, ma nulla di preciso è noto sulle sue origini.
Egli stesso dice di aver ideato per sé una simbolica "arma", poi [...] libri: I (cc. 1-59r; 38 capitoli: invenzione, divisione e generi della musica, numero e proporzioni, chiavi, proprietà e mutazioni, consonanze e dissonanze, ecc.); II: Del valore delle figure, e delle proportioni (cc. 59v-85; 14 capitoli: qualità e ...
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BELTRAMI, Luca
Paolo Mezzanotte
Nacque a Milano il 13 nov. 1854 da Annibale e da Elisa Mazzuchelli. Frequentando il Politecnico di Milano conobbe L. Conconi che lo indusse allo studio dell'architettura; [...] come era dai compromessi, si dimetteva dalla carica, dolendosi di "dover lottare colla indifferenza del pubblico e le continue mutazioni di indirizzo e le incertezze del Governo" .
Della sua opera di conservazione e restauro del Castello di Milano il ...
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BERTOTTI-SCAMOZZI, Ottavio
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza nel 1719 (e non nell'anno 1726, come alcuni autori affermano: cfr. N. M. Berton), il giorno 5 aprile, da Antonio Bertotti e Vittoria Scabora. [...] le differenze in tal modo constatabili. Comincia allora un capillare lavorio critico per distinguere quali di queste mutazioni, dell'eseguito rispetto al progettato, siano accettabili, in quanto ad evidenza volute dallo stesso progettista durante il ...
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COLONNA, Fabio
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1567, da Girolamo, di un ramo napoletano della nobile famiglia romana discendente da Giovanni figlio del cardinale Pompeo e da Artemisia Frangipane.
Il [...] nell'anno 1618 (dedicato al pontefice Paolo V Borghese), ove si danno calcoli sulle vibrazioni, si, determinano molteplici possibilità di" mutazioni", nel senso antico e tecnico dei termine, e vengono offerte varie immagini di strumenti; di esso il C ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...