CONTRI, Valentino
Carlo Capra
Nacque il 5 febbr. 1736 a Castello (comune di Pavullo nel Frignano, prov. di Modena) da una "delle più illustri e delle più rinomate famiglie della montagna modenese" (Santi), [...] 'altre aggiunte, può adattarsi anche a noi. Il dottissimo Filangieri... è quegli che ci addita le mutazioni da farsi all'indicata Costituzione".
Unificazione politica della penisola, adozione del modello costituzionale francese con varianti intese ...
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LUCHINI (Lucchini), Paolo
Paolo Peretti
Nacque quasi certamente a Pesaro intorno al 1535, ma nulla di preciso è noto sulle sue origini.
Egli stesso dice di aver ideato per sé una simbolica "arma", poi [...] libri: I (cc. 1-59r; 38 capitoli: invenzione, divisione e generi della musica, numero e proporzioni, chiavi, proprietà e mutazioni, consonanze e dissonanze, ecc.); II: Del valore delle figure, e delle proportioni (cc. 59v-85; 14 capitoli: qualità e ...
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BELTRAMI, Luca
Paolo Mezzanotte
Nacque a Milano il 13 nov. 1854 da Annibale e da Elisa Mazzuchelli. Frequentando il Politecnico di Milano conobbe L. Conconi che lo indusse allo studio dell'architettura; [...] come era dai compromessi, si dimetteva dalla carica, dolendosi di "dover lottare colla indifferenza del pubblico e le continue mutazioni di indirizzo e le incertezze del Governo" .
Della sua opera di conservazione e restauro del Castello di Milano il ...
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BERTOTTI-SCAMOZZI, Ottavio
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza nel 1719 (e non nell'anno 1726, come alcuni autori affermano: cfr. N. M. Berton), il giorno 5 aprile, da Antonio Bertotti e Vittoria Scabora. [...] le differenze in tal modo constatabili. Comincia allora un capillare lavorio critico per distinguere quali di queste mutazioni, dell'eseguito rispetto al progettato, siano accettabili, in quanto ad evidenza volute dallo stesso progettista durante il ...
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COLONNA, Fabio
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1567, da Girolamo, di un ramo napoletano della nobile famiglia romana discendente da Giovanni figlio del cardinale Pompeo e da Artemisia Frangipane.
Il [...] nell'anno 1618 (dedicato al pontefice Paolo V Borghese), ove si danno calcoli sulle vibrazioni, si, determinano molteplici possibilità di" mutazioni", nel senso antico e tecnico dei termine, e vengono offerte varie immagini di strumenti; di esso il C ...
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BATTAGLINI, Angelo
Augusto Campana
Nato a Rimini il 25 febbr. 1759, terzogenito del conte Filippo e della romana Anna Fagnani, dopo la morte dei genitori fu mandato a studio a Roma al collegio Nazareno [...] la giubilazione nel 1818 (Arch. della Bibl. Apost. Vat., t. 4, ff. 182r-184r). Le stesse cause e le mutazioni dei tempi ridussero progressivamente le sue possibilità di lavoro scientifico, tanto che dopo la eccellente monografia malatestiana del 1794 ...
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PIRELLA, Emanuele
Massimiliano Panarari
PIRELLA, Emanuele. – Nacque a Reggio Emilia il 9 gennaio del 1940, figlio di Demetrio e Maria Masini. Cresciuto a Parma, si laureò in lettere moderne presso l’Università [...] lancio di un nuovo quotidiano progressista (con il quale collaborò a lungo), che intendeva farsi portabandiera di quelle mutazioni della società che il ‘rabdomante’ Pirella trasferiva nei suoi messaggi: e, così, sotto lo slogan «La Repubblica sveglia ...
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MARCHI, Antonio
Diana Blichmann
Nacque presumibilmente nella seconda metà del Seicento. Non si hanno notizie circa il luogo di nascita e la famiglia di origine.
I libretti di numerosi drammi per musica [...] tipici del libretto veneziano del Seicento: nelle prime quattro opere sussistono effetti drammatici, come le improvvise e spettacolari mutazioni di scena, l'apparizione di divinità su macchine e scene di pazzie, incantesimi, serragli, decapitazioni e ...
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CRUCIANI, Vincenzo
Werther Angelini
Nato ad Ancona il 9 apr. 1748 da Giovanni e Maria Scagnetti di Macerata, fu avviato ai primi rudimenti del leggere e scrivere nella parrocchia di S. Nicola e presto [...] là dove si legge che "la conquista ha di proprio di dar nuove forme a tutto ciò che le cade in potere", che le mutazioni "succedono per diritto delle genti", e che insomma il vinto è tenuto ad accettare la nuova autorità se pure "non è obbligato ad ...
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BARTOLINI (Bartholino), Giovanni
Paola Zambelli
Nacque negli ultimi decenni del sec. XVI, probabilmente a Bologna, ove dovrebbe aver svolto anche i suoi studi universitari, sebbene i rotuli dei dottori [...] due almanacchi di Fabrizio Coconaro delli anni 1608 e 1609 (Bologna, Beragamba, 1610), in Alcuni presagi per conoscere le mutazioni de' tempi (ibid. 1610) e nella Breve raccolta delli giorni insalubri per purgarsi, cavar sangue, metter coppe o dar ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...