Luigi Belloni
Discendente da famiglia piemontese (originaria di Premosello - ora Premosello-Chiovenda - in Vai d'Ossola), nacque a Roma il 14 febbraio del 1905 da Emilio, botanico, e da Matilde Lanza. [...] dei gliomi dell'encefalo (i gliomi sarebbero fondamentalmente astrocitomi, trasformabili per fenomeni di sdifferenziazione o per mutazioni atipiche in forme immature [o spongioblastomi] e in forme atipiche [o glioblastomi]; f) riconoscimento dell ...
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BURNACINI, Ludovico Ottaviano
Amalia Barigozzi Brini
Figlio di Giovanni e di una Grazia, nacque forse a Mantova nel 1636. Iniziò a lavorare e studiò col padre che seguì a Vienna (intorno all'anno 1650), [...] il trionfo dello spettacolo barocco; vi presero parte circa mille persone, le scene furono ben 47 e 24le mutazioni. Data la particolare occasione, lo spettacolo aveva un carattere allegorico ed encomiastico verso la monarchia austriaca. La ricca ...
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Benjamin, Walter
Daniele Dottorini
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco, di famiglia ebrea, nato a Berlino il 15 luglio 1892 e morto a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Nell'ambito [...] reale, ma una costruzione artificiale, un artefatto la cui finzione permette però di guardare altrimenti la realtà e le sue mutazioni. Il cinema, dilatando la sfera della sensibilità umana, non consente soltanto di vedere in profondità, ma di vedere ...
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DE MARCHI
Sergio Guarino
Famiglia di intagliatori cremaschi attivi a Bologna nei secoli XV e XVI. Capostipite dovrebbe essere Iacopo, menzionato come "plasticatore" attivo nel convento di S. Agostino [...] evidenti richiami stilistici alle opere dei Lendinara, rispetto ai quali Agostino (malgrado il giudizio debba tenere conto delle mutazioni subite dal coro bolognese) appare per certi versi più moderno (Ferretti, 1982, p. 502).
Durante la costruzione ...
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IZAR, Guido
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Milano l'8 nov. 1883 da Antonio, originario dei Pirenei, e da Adele Bellani. Dopo aver concluso gli studi superiori, si iscrisse alla facoltà di medicina e [...] Italiana, XXII, pp. 782 s., s.v. Meiostagmica, reazione).
Notevole interesse dedicò l'I. allo studio delle malattie infettive (Mutazioni morfologiche culturali e biologiche in vitro e in vivo del micrococco di Bruce per azione dei sali di chinino, in ...
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BREGOLINI, Ubaldo
Nereo Vianello
Nacque a Noale (Venezia) il 15 maggio 1722 da Andrea e da Anna Tibaldi. A nove anni fu mandato dal padre, uomo non digiuno di lettere, dalla natia Noale, allora nel [...] B. fu uomo modesto e solitario, di carattere schietto e ingenuo anche nell'adulazione di genere; con le mutazioni intervenute all'ingresso dei Francesi a Venezia, veniva esonerato dall'insegnamento e privato dello stipendio: non potendo ottenere la ...
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DE TOTIS, Giuseppe Domenico
Giovanna Romei
Nacque probabilmente a Roma nel 1644 o 1645. Percorse una dignitosa carriera presso la corte pontificia: monsignore, fu referendario della Segnatura. Fece [...] le usuali strutture, con prevalenza di interni a prospettiva centrale, nella tradizione cinquecentesca: è nell'iconografia e nelle mutazioni di scena, ingegnose ma verosimili, che compaiono elementi di novità. La rappresentazione, di cui il Molinari ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gabriele De Rosa
Giampaolo D'Andrea
Nella stagione di profondo rinnovamento della storiografia italiana del secondo Novecento, Gabriele De Rosa si segnala per il rigore metodologico, l’originalità tematica [...] e del movimento cattolico, a coglierne le intime connessioni tanto con la vita religiosa e di pietà quanto con le mutazioni sociali e le trasformazioni economiche, con la realtà civile e culturale.
Società religiosa e movimento cattolico: Veneto e ...
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Carlo Maria Ossola
I tre pilastri dell’Europa
Nel 2015 si sono celebrati i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, nel 2016 ricorrono – lo stesso giorno, il 23 aprile – i 400 anni della morte di Shakespeare [...] in questo gran conto, mettiamo in moto le forze della vostra immaginazione» (Enrico V, Prologo). In un universo di vorticose mutazioni dove tutto è maschera, Malvolio potrà affermare: «Non è che un caso, perché tutto è caso» (La notte dell’Epifania ...
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BECELLI, Giulio Cesare
Alberto Asor-Rosa
Nacque, Verona nel 1686 da Giovanni Battista, da Cecilia Comer, di nobile famiglia. Frequentò le scuole dei gesuiti e vestì giovinetto l'abito della Compagnia; [...] fresche storie che i fatti altrui e le storie più lontane" (Novella poesia, p. 11). Le mutazioni dei tempi inducono una continua, instahcabile mutazione delle forme e dei contenuti letterari. Ne consegue che, laddove imitazione dei generi antichi c'è ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...