LUCA di Armento (di Demenna), santo
Gianluca Borghese
Nacque nei primi decenni del secolo X da Giovanni e da Tedibia, esponenti del patriziato di Demenna, centro fortificato di Val Demone, regione nordorientale [...] , la sua Vita, attraverso l'idealizzazione del suo percorso, offre una prospettiva generalizzante, non priva di valore, delle profonde mutazioni in corso nella società grecofona di Sicilia e del Sud d'Italia nel secolo X, in un periodo critico ...
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GIOLI, Francesco
Giovanna Uzzani
Nacque a San Frediano a Settimo, frazione di Cascina (Pisa), il 29 giugno 1846, da Ranieri e da Rosa Del Panta.
Primogenito di una famiglia benestante, studiò presso [...] R. Fucini (catal.), a cura di E. Matucci - P. Barbadori Lande, Firenze 1985, pp. 15-19, 88-92; R. Monti, Le mutazioni della macchia, Roma 1985, pp. 10 s.; E. Spalletti, Dipinti e sculture dell'Ottocento e Novecento, in Opere d'arte della collezione ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] per la Sicilia, quindi in volume (Palermo 1826).
Il G. si propose di "illustrare le origini, i progressi, le mutazioni, le riforme avvenute nella nostra composizione politica, la quale tiene come a suo principio alle leggi dettate dai conquistatori ...
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CONTARINI, Tommaso
Gino Benzoni
Nacque a Venezia, il 7 sett. 1547, da Marcantonio (1517-1597) di Tonunaso e da Lucrezia di Giovanni Basadonna.
Ebbe due sorelle, Comelia e Marcella, spose rispettivamente [...] mediceo, allora, come forma-Stato (quale l'ha definita, dopo il fluttuare delle "varie forme" e "spesse mutazioni" antecedenti, Cosimo I) diversa da quella di Venezia, epperò dotata d'intrinseca congruenza, di produttiva efficacia. Una spregiudicata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giorgio Falco
Grado Giovanni Merlo
La significatività della figura di Giorgio Falco consiste soprattutto nel fatto che egli rappresenta, per così dire, uno storico di transizione: formatosi ai tempi [...] i cammini della cultura storica europea sia pure in un rapporto privilegiato con il progressivo definirsi e con le successive mutazioni del concetto di Medioevo, o, se di vuole, della ‘periodizzazione’ di un’età definita e assunta come Medioevo. Il ...
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Altichiero (o Aldighieri o Aldigheri)
F. Flores d'Arcais
Pittore veronese. Documentato nel 1369 a Verona nel Capitolo di S. Anastasia, riceveva nel 1379 il saldo per i lavori eseguiti nella cappella [...] di Roma. Tutta la restante decorazione spetta a una sola mano, anche se occorre riconoscervi forti differenze e mutazioni di registro, tali da giustificare le perplessità di parte della critica. Nella grandiosa Crocifissione, impaginata nello spazio ...
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CRESPI, Luigi
Renato Roli
Nacque a Bologna il 23 genn. 1708 da Giuseppe Maria e da Giovanna Cuppini (Bologna, S. Pietro, Registro d. Battistero, ad a., c. 18v; Ibid., Bibl. com., ms. B 872: B. Carrati, [...] del C. per gli interessi che egli esprime rispetto alla conservazione delle opere d'arte antiche, deplorando le frequenti mutazioni del gusto (Felsina..., 1769, pp. 112, 155-157, 297, 330), foriere di distruzione dei manufatti artistici (e qui è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Montalenti
Giovanni Chieffi
Giuseppe Montalenti è stato uno degli eredi più rappresentativi della tradizione naturalistica italiana, sviluppando grandi interessi che spaziano dalla zoologia [...] un interessante caso di eterosi, che poneva fine alla vexata quaestio sull’improbabile ipotesi di una maggiore frequenza di mutazioni per spiegare l’alta frequenza di un gene subletale, che con il tempo avrebbe dovuto scomparire o comunque diminuire ...
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CRISTIANOPULO, Ermanno Domenico
Giuseppe Pignatelli
Nato a Traù (oggi Trogir), in Dalmazia, probabilmente nel 1730 (come si desume dal Libro dei morti della parrocchia di S. Maria sopra Minerva), entrò [...] dal singolo vescovo. Non solo perché la giurisdizione particolare nella diocesi viene conferita dal papa ed è "soggetta a mutazioni, a restrizioni, e ampliazioni, ad arbitrio similmente o del concilio, o dei Papa" (p. 381), ma anche perché la ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] che il mondan romore non è altro che fiato di vento; la rappresentazione, allucinante per evidenza di particolari, delle mutazioni e trasmutazioni dei ladri o delle mutilazioni dei seminatori di discordie, e la delucidazione dei più ardui e astratti ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...