BATTAGLINI, Angelo
Augusto Campana
Nato a Rimini il 25 febbr. 1759, terzogenito del conte Filippo e della romana Anna Fagnani, dopo la morte dei genitori fu mandato a studio a Roma al collegio Nazareno [...] la giubilazione nel 1818 (Arch. della Bibl. Apost. Vat., t. 4, ff. 182r-184r). Le stesse cause e le mutazioni dei tempi ridussero progressivamente le sue possibilità di lavoro scientifico, tanto che dopo la eccellente monografia malatestiana del 1794 ...
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MORSELLI, Adriano
Nicola Badolato
– Non si hanno notizie circa i natali e i primi decenni di vita di questo poeta e librettista attivo per i teatri di Venezia nella seconda metà del Seicento.
È generalmente [...] necessariamente nell’invenzione, disposizione ed elocuzione. La drammaturgia di Morselli, ordita in trame complesse, su mutazioni sceniche frequenti e sensazionali e con escursioni cronologiche talvolta dilatate, si discosta sensibilmente dalle unità ...
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VALORI, Filippo
Vincenzo Caputo
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1496 da Niccolò di Bartolomeo di Filippo e da Ginevra Maria Lanfredini.
Il padre fu esponente di spicco dell’aristocrazia fiorentina, a [...] decapitati [...]. E patirono, allora, le pene Bartolomeo e Anton Francesco anche de’ peccati passati, commessi per loro nelle mutazioni degli stati di Firenze, che, tante volte, in tanti modi, per la loro instabilità, poca fermezza e troppa ambizione ...
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PIRELLA, Emanuele
Massimiliano Panarari
PIRELLA, Emanuele. – Nacque a Reggio Emilia il 9 gennaio del 1940, figlio di Demetrio e Maria Masini. Cresciuto a Parma, si laureò in lettere moderne presso l’Università [...] lancio di un nuovo quotidiano progressista (con il quale collaborò a lungo), che intendeva farsi portabandiera di quelle mutazioni della società che il ‘rabdomante’ Pirella trasferiva nei suoi messaggi: e, così, sotto lo slogan «La Repubblica sveglia ...
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MARCHI, Antonio
Diana Blichmann
Nacque presumibilmente nella seconda metà del Seicento. Non si hanno notizie circa il luogo di nascita e la famiglia di origine.
I libretti di numerosi drammi per musica [...] tipici del libretto veneziano del Seicento: nelle prime quattro opere sussistono effetti drammatici, come le improvvise e spettacolari mutazioni di scena, l'apparizione di divinità su macchine e scene di pazzie, incantesimi, serragli, decapitazioni e ...
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TORNABUONI, Giulietta (Lietta). – Nacque a Pisa il 24 marzo 1931, discendente dell’antica famiglia aristocratica toscana (erede diretta di Lucrezia Tornabuoni, la madre di Lorenzo il Magnifico)
Andrea [...] seppe così muoversi su diversi registri, alternando cinema, cronaca, mondanità, ma anche intrecciandoli in uno sguardo coerente, attento alle mutazioni del costume e della politica. È il caso dei suoi pezzi dal Festival di Sanremo, come quello sulla ...
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CRUCIANI, Vincenzo
Werther Angelini
Nato ad Ancona il 9 apr. 1748 da Giovanni e Maria Scagnetti di Macerata, fu avviato ai primi rudimenti del leggere e scrivere nella parrocchia di S. Nicola e presto [...] là dove si legge che "la conquista ha di proprio di dar nuove forme a tutto ciò che le cade in potere", che le mutazioni "succedono per diritto delle genti", e che insomma il vinto è tenuto ad accettare la nuova autorità se pure "non è obbligato ad ...
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BARTOLINI (Bartholino), Giovanni
Paola Zambelli
Nacque negli ultimi decenni del sec. XVI, probabilmente a Bologna, ove dovrebbe aver svolto anche i suoi studi universitari, sebbene i rotuli dei dottori [...] due almanacchi di Fabrizio Coconaro delli anni 1608 e 1609 (Bologna, Beragamba, 1610), in Alcuni presagi per conoscere le mutazioni de' tempi (ibid. 1610) e nella Breve raccolta delli giorni insalubri per purgarsi, cavar sangue, metter coppe o dar ...
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MANCINI, Giovanni Battista (Giambattista)
Angela Romagnoli
Nacque ad Ascoli Piceno il 1( genn. 1714. Dopo aver subito l'evirazione, a 12 anni fu mandato a Napoli a studiare professionalmente la musica [...] della pur scarsa trattatistica vocale. L'impostazione del solfeggio è molto diversa da quella di Tosi, ancora basata sulle mutazioni di Guido d'Arezzo; la distinzione del recitativo in tre stili diversi (camera - chiesa - teatro) non viene riproposta ...
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MAGNANINI, Giovanni Filippo
Lorenzo Carpané
Nacque a Fanano, nel Modenese, tra il 1535 e il 1545 da Santi iuniore.
Il padre era nipote di Santi seniore, che svolse incarichi amministrativi per Alessandro [...] , madrigali, ballate, stanze nonché la traduzione lirica di tre salmi), in forma spesso non finita, fitta di correzioni e mutazioni. Trattano di vicende personali, quali il matrimonio, la malattia della moglie o la morte di un figlio, ma i testi ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...