BURNACINI, Ludovico Ottaviano
Amalia Barigozzi Brini
Figlio di Giovanni e di una Grazia, nacque forse a Mantova nel 1636. Iniziò a lavorare e studiò col padre che seguì a Vienna (intorno all'anno 1650), [...] il trionfo dello spettacolo barocco; vi presero parte circa mille persone, le scene furono ben 47 e 24le mutazioni. Data la particolare occasione, lo spettacolo aveva un carattere allegorico ed encomiastico verso la monarchia austriaca. La ricca ...
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MAZZOCCHI, Domenico
Saverio Franchi
– Nacque a Civita Castellana, non lontano da Viterbo, nel 1592 da Ostilio e da Girolama di Marta; fu battezzato l’8 novembre nella cattedrale.
La famiglia era di [...] magnifico allestimento scenico, diretto dal Cavalier d’Arpino (G. Cesari), con il primo uso noto a Roma dei periaktoi per le mutazioni di scena a vista. Per le sette recite del febbraio 1626 il cardinale Ippolito ottenne dal cardinale F.M. Del Monte ...
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ZAMPONI, Giuseppe
Aldo Roma
ZAMPONI (Zamboni, Samponi), Giuseppe (Gioseffo). – Nacque probabilmente a Roma nel primo decennio del Seicento; non si conoscono i nomi dei genitori.
Fu forse allievo di [...] »), e soprattutto per la magnificenza delle scenografie dello stesso Angelini, il quale predispose tredici macchine e nove mutazioni di scena sull’esempio delle soluzioni proposte da Giacomo Torelli nei suoi allestimenti parigini: la maestosità della ...
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DE MARCHI
Sergio Guarino
Famiglia di intagliatori cremaschi attivi a Bologna nei secoli XV e XVI. Capostipite dovrebbe essere Iacopo, menzionato come "plasticatore" attivo nel convento di S. Agostino [...] evidenti richiami stilistici alle opere dei Lendinara, rispetto ai quali Agostino (malgrado il giudizio debba tenere conto delle mutazioni subite dal coro bolognese) appare per certi versi più moderno (Ferretti, 1982, p. 502).
Durante la costruzione ...
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MABIL, Pier Luigi
Paolo Pontari
MABIL (Mabille), Pier Luigi. – Nacque a Parigi il 31 ag. 1752 da Giovan Battista Mabille e da Francesca Prevost, e fu chiamato con i nomi dei suoi due padrini, l’abate, [...] il 29 apr. 1806 e pubblicata a Brescia nello stesso anno con il titolo Dell’officio dei letterati nelle grandi politiche mutazioni, esaltava il ruolo del letterato, come «uomo pubblico», ne affermava la funzione di guida e di paladino delle «auguste ...
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IZAR, Guido
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Milano l'8 nov. 1883 da Antonio, originario dei Pirenei, e da Adele Bellani. Dopo aver concluso gli studi superiori, si iscrisse alla facoltà di medicina e [...] Italiana, XXII, pp. 782 s., s.v. Meiostagmica, reazione).
Notevole interesse dedicò l'I. allo studio delle malattie infettive (Mutazioni morfologiche culturali e biologiche in vitro e in vivo del micrococco di Bruce per azione dei sali di chinino, in ...
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OGERIO, Pane
Denise Bezzina
OGERIO, Pane. – Non si conosce l’esatta data di nascita, né l’ascendenza, di questo annalista genovese originario di Passano, nel Levante ligure (presso l’attuale La Spezia).
Benché [...] che aveva caratterizzato gli sviluppi politici genovesi negli ultimi decenni del secolo XII. In una fase di grandi mutazioni a livello istituzionale, occorre leggere nella sua mancata presa di posizione riguardo le vicende locali un tentativo di ...
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BREGOLINI, Ubaldo
Nereo Vianello
Nacque a Noale (Venezia) il 15 maggio 1722 da Andrea e da Anna Tibaldi. A nove anni fu mandato dal padre, uomo non digiuno di lettere, dalla natia Noale, allora nel [...] B. fu uomo modesto e solitario, di carattere schietto e ingenuo anche nell'adulazione di genere; con le mutazioni intervenute all'ingresso dei Francesi a Venezia, veniva esonerato dall'insegnamento e privato dello stipendio: non potendo ottenere la ...
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MELLI, Pietro Paolo
Sauro Rodolfi
MELLI (Megli, Melii, Melio, de Mellis), Pietro Paolo. – Nacque a Reggio nell’Emilia il 14 luglio 1579 da Ottavio e Laura (della quale è ignoto il cognome) e fu battezzato [...] in seguito fatte proprie dalla scuola francese, quali, per esempio, il cosiddetto «stile spezzato» o le mutazioni di accordatura, collegabili agli accords nouveaux dei liutisti transalpini. Assai interessanti per la storia dello strumento e la ...
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SANSEVERINO, Niccolò Berardino (spesso menzionato nelle fonti solo come Berardino). – Sesto principe di Bisignano, conte di Chiaromonte, d’Altomonte e di Tricarico, duca di San Marco e di Corigliano, nacque [...] il 1597 e il 1598 di intrattenersi con Tommaso Campanella, il quale lo avrebbe confortato con le sue predizioni sulle mutazioni del Regno. A parte questo episodio, benché uno dei cospiratori facesse il suo nome, non appare verosimile il suo appoggio ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...