CARBONI, Angelo (Angiolo)
Deanna Lenzi
Nacque forse a Bologna nel secondo o nel terzo decennio del Settecento.
Fu allievo di Ferdinando Galli Bibiena presso l'Accademia Clementina, ove, secondo l'Oretti, [...] sul suo disegno il teatro e si rappresentò il Demofoonte e si aperse nell'autunno del 1749 e vi dipinse ventidue mutazioni di scene". Effettivamente il nome del C. figura nei libretti di due spettacoli rappresentati a Praga nel carnevale del 1750 ...
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BAROTTI, Cesare
Italo Zicàri
Nacque nel 1728 a Ferrara da Giovanni Andrea e Elisabetta Lollio. Ordinato sacerdote verso il 1747, risiedette quasi sempre in patria, ove, seguendo l'esempio del padre [...] chiese, luoghi pubblici e sobborghi di Ferrara,Ferrara 1770,che se al Cicognara parve "ben fatta... ma che per le mutazioni che hanno messo sossopra l'Italia si è resa poco servibile", per noi invece è preziosissima, dando notizia di molti edifici ...
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GAVARDO, Lelio
Michele Simonetto
Nacque nel secondo o terzo decennio del sec. XVI ad Asola, nel Mantovano, allora nella Repubblica di Venezia. Discendente dell'insegnante di retorica e umanista Gabriele, [...] di Lucca, ms. 1849, cc. 1r-37r; altra copia parzialmente edita in A. De Maddalena, Fragilità delle istituzioni. "Delle mutazioni de' Stati et delle cagioni loro": un inedito Discorso cinquecentesco, in Riv. stor. italiana, XCV [1983], pp. 314-331 ...
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CONTESTABILI (Contestabile), Antonio
Silvia Meloni Trkulja
Figlio del pontremolese dottor Ercole e di Angela Natali, figlia del quadraturista piacentino Francesco e sorella di Giovanni Battista, nacque [...] paesi su tela (fra le prime, le sei Rovine in casa Cheli, del 1754) e, nel 1769-70, sipario e sette mutazioni di scena nel teatro della Rosa.
Altre opere di cronologia non conosciuta ma importanti sono la decorazione dell'appartamento sul fiume di ...
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PUCCINOTTI, Francesco
Stefania Fortuna
PUCCINOTTI, Francesco. – Nacque a Urbino l’8 agosto 1794 da una modesta famiglia di origini contadine che veniva da Saturnana, un villaggio della campagna pistoiese. [...] , che riguardò gran parte dell’Italia centrale.
Pubblicò nel 1820 l’opuscolo Dei contagi spontanei e delle potenze e mutazioni morbose credute atte a produrli ne’ corpi umani, in cui sostenne che le malattie contagiose sono causate da esseri viventi ...
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BARCELLONA, Antonino
Francesco Traniello
Nacque a Palermo il 22 nov. 1726 da nobile famiglia decaduta. Studiò nel Collegio dei gesuiti, ottenendo la laurea in teologia ed entrando poi nella Congregazione [...] e la qualità della Giudea, e sullo stabilimento del governo politico che vi trovò Gesù Cristo nella sua nascita e le mutazioni che si fecero"; "Sulla diversa maniera di conciliare le due diverse genealogie di Gesù Cristo una descritta da S. Matteo, l ...
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ASINARI di San Marzano, Ermolao
Walter Maturi
Cavaliere, poi conte di San Marzano, nacque a Costigliole d'Asti nel 1800 dal marchese Filippo Antonio e da Polissena della Chiesa di Cinzano. Datosi anche [...] Esteri, l'A. fu chiamato a succedergli (25 ott. 1847), secondo il Solaro perché lo si sapeva inclinato a politiche mutazioni, secondo altri proprio perché era creatura di Solaro. Alla prova, l'A. si mostrò tutt'altro che incline alla trasformazione ...
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LOTARIO I, imperatore, re d'Italia
Mario Marrocchi
Primogenito di Ludovico il Pio, re di Aquitania, e di Ermengarda, nacque in Aquitania nel 795. Conobbe un primo impegno istituzionale nell'814, quando [...] una tale ampiezza e complessità storiografica da non poter essere trascurato. La questione va inserita nelle problematiche mutazioni degli ordinamenti del territorio peninsulare in atto in quei decenni, a partire dal passaggio dal dominio longobardo ...
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CASAROTTI, Ilario
Gian Paolo Marchi
Nacque a Verona l'8 luglio 1772 da Antonio e Teresa Cabianca, terzo di sei fratelli. Fu tenuto al fonte battesimale dal marchese Borgia Canossa e dalla contessa Lavinia [...] e quindi alla fine gente inabile a mantenersi, e gente facoltosa che la mantenesse").
Ma anche a Como non rimase a lungo: ciò avvenne, "a motivo d'alcune mutazioni a cui l'animo suo non seppe, né potea senza discapito, accondiscendere" (Borgogno); le ...
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FAILLA, Gioacchino
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Nacque a Castelbuono (Palermo), da Nicola e da Sara Spoleti, il 19 luglio 1891. Rimasto orfano di padre all'età di soli tre anni, e avendo la madre deciso di raggiungere i propri [...] [1949], pp. 1281-1285). In questo settore di grande interesse appaiono le sue concezioni dei danni cromosomici e delle mutazioni geniche indotti da alcuni tipi di radiazioni, alla cui prolungata esposizione farebbe seguito un aumento del numero di ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...